IL SAGGIATORE NEL QUALE CON BILANCIA ESQUISITA E GIUSTA SI PONDERANO LE COSE CONTENUTE NELLA LIBRA ASTRONOMICA E FILOSOFICA DI LOTARIO SARSI SIGENSANO SCRITTO IN FORMA DI LETTERA ALL'ILLUSTRISSIMO E REVERENDISSIMO MONSIG. D. VIRGINIO CESARINI ACCADEMICO LINCEO MAESTRO DI CAMERA DI N. S. DAL SIGNOR GALILEO GALILEI ACCADEMICO LINCEO NOBILE FIORENTINO FILOSOFO E MATEMATICO PRIMARIO DEL SERENISSIMO GRAN DUCA DI TOSCANA ALLA SANTITÀ DI N. S. PAPA URBANO OTTAVO
In questo universal giubilo delle buone lettere, anzi dell'istessa virtù, mentre la Città tutta, e spezialmente la Santa Sede, più che mai risplende per esservi la Santità Vostra da celeste e divina disposizione collocata, e non vi è mente alcuna che non s'accenda a lodevoli studi ed a degne operazioni per venerare, imitando, essempio sì eminente, vegniamo noi a comparirle davanti, carichi d'infiniti oblighi per li benefizii sempre dalla sua benigna mano ricevuti, e pieni di contento e d'allegrezza per vedere in così sublime seggio un tanto padrone essaltato. Portiamo, per saggio della nostra divozione e per tributo della nostra vera servitù, il Saggiatore del nostro Galilei, del Fiorentino scopritore non di nuove terre, ma di non più vedute parti del cielo. Questo contiene investigazioni di quegli splendori celesti, che maggior maraviglia sogliono apportare. Lo dedichiamo e doniamo alla Santità Vostra, come a quella c'ha l'anima di veri ornamenti e splendori ripiena, e c'ha ad altissime imprese l'eroica mente rivolta; desiderando che questo ragionamento d'inusitate faci del cielo sia a lei segno di quel più vivo ed ardente affetto che è in noi, di servire e di meritare la grazia di Vostra Santità. Ai cui piedi intanto umilmente inchinandoci, la supplichiamo a mantener favoriti i nostri studi co' cortesi raggi e vigoroso calore della sua benignissima protezione.
Di Roma, li 20 di Ottobre 1623.
Della Santità Vostra Umilissimi ed Obligatissimi Servi
GLI ACCADEMICI LINCEI
IL SAGGIATORE
DEL SIGNOR
GALILEO GALILEI
ACCADEMICO LINCEO, FILOSOFO E MATEMATICO PRIMARIO
DEL SERENISSIMO GRAN DUCA DI TOSCANA
SCRITTO IN FORMA DI
LETTERA
ALL'ILLUSTRISSIMO E REV.MO SIGNOR DON VIRGINIO CESARINI