Parte, §
1 Intro, 7| Apostoli un tempo, con la coscienza della nostra povertà e dei
2 1, 11| la Chiesa. La Chiesa ha coscienza della difficoltà a comunicare
3 1, 12| ricevuto e bene donato, tra coscienza del dono e scelta di vita.
4 1, 13| progressivamente penetrando la coscienza dei credenti, ma non ancora
5 1, 13| passare sempre più dalla coscienza ecclesiale a quella civile,
6 1, 13| di terreno comune ove la coscienza credente incontra la coscienza
7 1, 13| coscienza credente incontra la coscienza laica e con essa si confronta.
8 1, 13| è soprattutto assenza di coscienza vocazionale della vita -
9 2, 14| soddisfatti i quali, la coscienza diventa sempre più ottusa
10 2, 16| altri, ci vuole invece una coscienza più matura, una qualche
11 2, 18| dinanzi anche alla propria coscienza e alla comunità cristiana
12 2, 19| La comunità, che prende coscienza di essere chiamata, allo
13 2, 19| allo stesso tempo prende coscienza che deve continuamente chiamare" 44.
14 2, 19| ogni credente a prendere coscienza del dono ricevuto e della
15 3, 26| evangelizzatore deve prendere coscienza di diventare una "lampada"
16 3, 26| precisa persona, alla sua coscienza, all'interno d'una relazione
17 3, 27| itinerario vocazionale.~La coscienza grata d'aver ricevuto il
18 3, 27| è sempre originata dalla coscienza di un dono, e da una coscienza
19 3, 27| coscienza di un dono, e da una coscienza così grata che trova del
20 3, 29| rendere esplicita e vigile la coscienza educativa vocazionale in
21 4, 34| risvegliato nel giovane la coscienza del seme seminato nel terreno
22 4, 34| per suscitare in lui la coscienza d'esser figlio del Padre.
23 4, 35| deluse, li aiuta a prendere coscienza del loro problema e del
24 4, 37| certezza della chiamata e la coscienza della propria inettitudine,
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