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Pontificia Opera delle Vocazioni Ecclesiastiche
Nuove vocaz. per una nuova Europa

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  • Parte Terza - Pastorale delle vocazioni
    • Dagli itinerari alle comunità cristiane
      • d) Figure di formatori e di formatrici
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d) Figure di formatori e di formatrici

Un'altra attenzione pedagogica, pastorale viene proposta con particolare insistenza in questo preciso momento storico: la formazione di precise figure educative.
È infatti risaputa, un po' ovunque, la debolezza e la problematicità dei luoghi pedagogici della fede, messi a dura prova dalla cultura dell'individualismo, dell'aggregazionismo spontaneo, o dalla crisi delle istituzioni.
D'altra parte emerge soprattutto nei giovani il bisogno di confronto, di dialogo, di punti di riferimento. I segnali al riguardo sono molti. C'è insomma urgenza di maestri di vita spirituale, di figure significative, capaci di evocare il mistero di Dio e disposti all'ascolto per aiutare le persone ad
entrare in un serio dialogo con il Signore.
Le personalità spirituali forti non sono soltanto alcune persone particolarmente dotate di carisma, ma sono il risultato di una formazione particolarmente attenta al primato assoluto dello Spirito.
Nella cura delle figure educative delle nostre comunità, due attenzioni vanno sapientemente tenute presenti: da una parte si tratta di rendere esplicita e vigile la coscienza educativa vocazionale in tutte quelle persone che sono già chiamate ad operare nella comunità accanto ai ragazzi e ai giovani (sacerdoti, religiose/i e laici); dall'altra va accuratamente incoraggiata e formata la ministerialità educativa della donna, perché sia soprattutto accanto alle giovani una figura di riferimento e una guida sapiente. Di fatto la donna è ampiamente presente nelle comunità cristiane e sono risapute le capacità intuitiva del "genio femminile" e la grande esperienza della donna in campo educativo (famiglia, scuola, gruppi, comunità).
L'apporto della donna è da ritenersi assai prezioso, per non dire decisivo, soprattutto nell'ambito del mondo giovanile femminile, non riducibile a quello maschile, perché bisognoso di una riflessione più attenta e specifica, soprattutto sul versante vocazionale.
Forse anche questo fa parte di quella svolta che caratterizza la pastorale vocazionale. Mentre in passato anche le vocazioni femminili scaturivano da figure significative di padri spirituali, autentiche guide di persone e di comunità, oggi le vocazioni al "femminile" hanno bisogno di riferimento a figure femminili, personali e comunitarie, capaci di dare concretezza alla proposta di modelli oltre che di valori.




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