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Pontificia Opera delle Vocazioni Ecclesiastiche
Nuove vocaz. per una nuova Europa

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  • Parte Terza - Pastorale delle vocazioni
    • Dagli itinerari alle comunità cristiane
      • e) Gli organismi della pastorale vocazionale
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e) Gli organismi della pastorale vocazionale

La pastorale vocazionale per proporsi come prospettiva unitaria e sintetica della pastorale in genere, deve esprimere per prima al suo interno, la sintesi e la comunione dei carismi e dei ministeri.
Già da tempo nella Chiesa si è avvertita la necessità di questo coordinamento 90 che, grazie a Dio, ha già dato notevoli frutti: Organismi parrocchiali, Centri vocazionali diocesani e nazionali già da diversi anni funzionano con grande vantaggio.
Non è però dovunque così. Il Congresso ora celebrato ha lamentato in certi casi l'assenza, o la scarsa incidenza di queste strutture in alcune nazioni europee 91, e fa voti perché quanto prima vengano regolarmente istituite o adeguatamente potenziate.
Ancora da più parti si osserva che, mentre i Centri nazionali sembrano garantire un notevole apporto di stimoli costruttivi per la pastorale vocazionale d'insieme, i Centri diocesani non paiono animati ovunque dalla stessa volontà di lavorare e collaborare davvero per le vocazioni di tutti. C'è un certo progetto generale di pastorale unitaria che ancora stenta a divenire prassi di Chiesa locale, e sembra in qualche modo incepparsi quando dalle proposte generali si passa alla traduzione capillare nella realtà diocesana o parrocchiale. Qui infatti non sono ancora del tutto sparite prospettive e prassi particolaristiche e meno ecclesiali 92.
Per quanto riguarda i Centri diocesani e nazionali, più che ribadire qui quanto già in maniera esemplare sottolineano vari documenti circa la loro funzione, sembra necessario ricordare che non si tratta semplicemente d'una questione d'organizzazione pratica, quanto di coerenza con uno spirito nuovo che deve permeare la pastorale vocazionale nella Chiesa e in particolare nelle Chiese d'Europa. La crisi vocazionale è anche crisi di comunione nel favorire e far crescere le vocazioni. Non possono nascere vocazioni laddove non si vive uno spirito autenticamente ecclesiale.
Oltre a raccomandare una ripresa d'impegno in tale campo e un più stretto collegamento tra Centro nazionale, Centri diocesani e organismi parrocchiali, il Congresso e questo Documento auspicano che tali organismi prendano maggiormente a cuore due questioni: la promozione d'una autentica cultura vocazionale nella società civile ed ecclesiale, prima sottolineata, e la formazione degli educatori-formatori vocazionali, vero e proprio elemento centrale e strategico dell'attuale pastorale vocazionale 93.
Il Congresso, inoltre, chiede che si prenda in seria considerazione per l'Europa la costituzione di un organismo o Centro unitario di pastorale vocazionale sovranazionale, come segno ed espressione concreta di comunione e condivisione, di coordinamento e scambio di esperienze e persone tra le singole Chiese nazionali 94, salvaguardando le peculiarità di ciascuna.




90 Cfr. Optatam totius, 2; DC, 57-59; cfr. anche Sviluppi della pastorale, 89-91.



91 Cfr. Proposizioni, 10.



92 "Alle volte - s'è osservato al Congresso - si rileva una certa fatica nel rapporto tra Chiesa locale e vita religiosa. È importante uscire da una lettura funzionale della vita religiosa stessa, anche se già si intravvedono segnali di nuovi orientamenti dopo il Sinodo sulla vita consacrata. Lo stesso vale per gli Istituti Secolari" (Proposizioni, 16).



93 "In una situazione religiosa e culturale che sta cambiando rapidamente, diventa indispensabile il formare gli animatori di base: catechisti, parroci, diaconi, consacrati, vescovi... e curare la loro formazione permanente" (Proposizioni, 17).



94 Cfr. Proposizioni, 29, ove, parlando di questo Centro vocazionale europeo, s'esprime il desiderio che esso, come gesto di carità e di scambio di doni, "provveda anche ad una "banca" di persone qualificate per collaborare alla formazione dei formatori". Circa la costituzione di tale organismo, vi è una sollecitazione in tal senso anche nell'Instrumentum laboris, 83 e 90/h. Un'esperienza positiva già in atto esiste da diversi anni nell'America Latina. In Bogotà (Colombia), presso la sede del Consejo Episcopal Latino Americano (CELAM), opera in forma stabile il "Departimento de Vocaciones y Ministerios" (DEVYM). Questo organismo è stato anche il punto di riferimento per la preparazione e la celebrazione del Primo Congresso Continentale, svoltosi per l'America Latina a Itaici (São Paulo del Brasile) dal 23 al 27 maggio 1994.






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