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Pontificia Opera delle Vocazioni Ecclesiastiche Nuove vocaz. per una nuova Europa IntraText CT - Lettura del testo |
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b) Il coraggio di seminare ovunque Proprio il rispetto d'entrambe le libertà significa anzitutto il coraggio di seminare il buon seme del vangelo, della Pasqua del Signore, della fede e infine della sequela. Questa è la condizione previa; non si fa nessuna pastorale vocazionale se non c'è questo coraggio. Non solo, ma bisogna seminare dovunque, nel cuore di chiunque, senz'alcuna preferenza o eccezione. Se ogni essere umano è creatura di Dio, è anche portatore d'un dono, d'una vocazione particolare che attende d'essere riconosciuta. Spesso ci si lamenta nella Chiesa della scarsità di risposte vocazionali e non ci si accorge che altrettanto spesso la proposta è fatta entro un cerchio ristretto di persone, e magari subito ritirata dopo un primo diniego. Giova qui ricordare il richiamo di Paolo VI: "Che nessuno, per colpa nostra, ignori ciò che deve sapere, per orientare, in senso diverso e migliore, la propria vita" 97. Eppure quanti giovani non si sono mai sentiti rivolgere alcuna proposta cristiana circa la loro vita e il futuro! È singolare osservare il seminatore della parabola nel gesto ampio della mano che semina "ovunque"; è commovente riconoscere in tale icona il cuore di Dio-Padre. È l'immagine di Dio che semina nel cuore d'ogni vivente un piano di salvezza; o se vogliamo, è l'immagine dello "spreco" della generosità divina, che s'effonde su tutti perché tutti vuol salvare e chiamare a Sé. È quella stessa immagine del Padre che torna evidente nell'agire di Gesù, il quale chiama a Sé i peccatori, sceglie di costruire la sua Chiesa con gente apparentemente inadatta per questa missione, non conosce barriere e non fa preferenze di persone. È specchiandosi in quest'immagine che l'operatore vocazionale, a sua volta, annuncia, propone, scuote, con l'identica generosità; ed è proprio la certezza del seme deposto dal Padre nel cuore d'ogni creatura, che gli dà la forza d'andare ovunque e di seminare comunque il buon seme vocazionale, di non restare dentro gli spazi soliti e d'affrontare ambienti nuovi, per tentare approcci insoliti e rivolgersi a ogni persona. |
97 PAOLO VI, Guardate a Cristo e alla Chiesa, Messaggio per la XV Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni (16/IV/1978), in Insegnamenti di Paolo VI, XVI, 1978, pp. 256-260 (cfr. anche Congregazione per l'Educazione Cattolica, P.O.V.E., Messaggi Pontifici, 127). |
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