Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Antonio A. Borelli
Fatima Messaggio di tragedia o di speranza?

IntraText CT - Lettura del testo

  • Capitolo II - Apparizioni della Santissima Vergine
    • Seconda parte del segreto:
Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

Seconda parte del segreto:

l'annuncio del castigo e dei mezzi per evitarlo

Spaventati, quindi, e come per chiedere soccorso, i veggenti levarono gli occhi verso la Madonna, che disse loro con bontà e tristezza:

La Madonna: "Avete visto l'inferno, dove vanno le anime dei poveri peccatori. Per salvarle, Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato.

"Se farete quello che vi dirò, molte anime si salveranno e avranno pace.

"La guerra sta per finire, ma se non smetteranno di offendere Dio nel regno di Pio XI9 ne comincerà un'altra peggiore. Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta, sappiate che è il grande segnale che Dio vi del fatto che si appresta a punire il mondo per i suoi delitti, per mezzo della guerra, della fame e di persecuzioni alla Chiesa e al Santo Padre 10.

 

"Per impedire tutto questo verrò a chiedere la consacrazione della Russia al mio cuore Immacolato e la comunione riparatrice nei primi sabati. Se si ascolteranno le mie richieste, la Russia si convertirà e si avrà pace; diversamente, diffonderà i suoi errori nel mondo, promuovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa; i buoni saranno martirizzati, il Santo Padre dovrà soffrire molto, diverse nazioni saranno annientate, infine, il mio Cuore Immacolato trionferà. Il Santo Padre mi consacrerà la Russia, che si convertirà, e sarà concesso al mondo qualche tempo di pace.

Em Portugal se conservará sempre o Dogma da 11.

Isto não o digais a ninguém. Ao Francisco, sim, podeis dizê-lo”.

 

 

 

Dopo qualche istante: "Quando recitate il rosario, dopo ogni mistero dite: "O Gesù mio, perdonateci, liberateci dal fuoco dell’inferno, portate in cielo tutte le anime, soprattutto quelle più bisognose" " 12.

Lucia: "Vostra Signoria vuole qualcosa d'altro da me?"

La Madonna: "No, oggi non ti chiedo più nulla".

"E, come al solito, cominciò a elevarsi verso oriente, fino a scomparire nella immensa distanza del firmamento".

Allora si udì una specie di tuono che indicava che l'apparizione era cessata 13 (Cfr. "Memórias" II, p. 138; III, pp. 218 e 220; IV, pp. 336-342; G. De Marchi, pp. 107-110; W. T. Walsh, pp. 126-129; L. G. da Fonseca, pp. 48-49; J. Galamba de Oliveira, pp. 72-78 e 146-147)




9. Nelle dichiarazioni fatte nel febbraio 1946 al monfortano olandese p. Iongen, suor Lucia confermò di avere sentito la Madonna pronunciare il nome di Pio XI non sapendo, allora, se si trattava di un papa o di un re. Per suor Lucia non presenta nessuna difficoltà il fatto che di solito si intenda che la guerra è cominciata soltanto sotto il pontificato di Pio XII. Ella fa notare che l'annessione dell'Austria - e, potremmo aggiungere, diversi altri avvenimenti politici della fine del regno di Pio XI - costituisce una autentica premessa della conflagrazione, che si configurerebbe completamente come tale qualche tempo dopo (cfr. Conversazione con p. Iongen, in G. De Marchi p. 383).



10. Lucia pensò di vedere "grande segnale" nella luce straordinaria - che gli astronomi interpretarono come una aurora boreale -, che illuminò i cieli dell'Europa nella notte dal 25 al 26 gennaio 1938 (dalle 20 h 45 alla 1 h 15 con brevi intervalli). Convinta che la guerra mondiale stava per scoppiare – che "doveva essere orribile, orribile" - raddoppiò gli sforzi per ottenere che si ottemperasse alle richieste - che, come si vedrà nella parte IV - le erano state comunicate. In questo senso, scrisse una lettera direttamente a Papa Pio XI (cfr. G. De Marchi p. 386; W. T. Walsh, pp. 329-330; L. G. da Fonseca p. 52).



11. La frase “In Portogallo si conserverà sempre il Dogma della Fede si chiudeva, nel manoscritto di Suor Lucia (Memórias IV, p. 340), con un ecc. ... Nello scrivere la IV Memoria, Suor Lucia dichiara esplicitamente che “ad eccezione della parte del segreto che per ora non mi è permesso rivelare, dirò tutto, non trascurerò nulla deliberatamente(p. 316). Si giungeva in questo modo alla conclusione che la terza parte del  Segreto dovessi inserirsi proprio qui.

Dopo che questa è stata finalmente rivelata il 26 giugno 2000, a meno che non intervengano ulteriori chiarimenti, la frase in questione va quindi ritenuta  come conclusiva della seconda parte del Segreto, e non come la frase iniziale della terza parte, così come si era indotti a pensare. L’ha dichiarato formalmente l’arcivescovo Mons. Tarcisio Bertone, Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede, durante la presentazione del documento nella  Sala Stampa vaticana nella data di cui sopra.

Ciò che la frase mostra di interessante è che, collocata così alla fine del secondo Segreto, sembra sospesa in aria.  Prima i lettori erano indotti all’idea che il terzo Segreto fosse un suo sviluppo. Siccome il terzo Segreto, ora rivelato dalla Santa Sede,  è qualcosa di natura ben diversa — una visione e non un testo discorsivo — si deve rileggere il secondo Segreto considerandola come la sua frase finale.

Orbene, da questa frase i “fatimologiconcludevano, in modo praticamente unanime, che fosse indicativa di una grande crisi della fede che avrebbe colpito tutto il mondo, considerando degno di nota il fatto che in una nazione — il Portogallo — il Dogma della Fede si sarebbe sempre conservato (del resto, ciò non esclude che questa nazione avrebbe potuto ricevere duri colpi).

Una crisi della fede sbocca naturalmente in una crisi della Chiesa, ed è alla radice stessa di questa crisi.

Il fatto che il testo della terza parte del Segreto diffuso dalla Santa Sede non contenga questo sviluppo non smentisce la sua effetiva esistenza; basta inoltre avere occhi per vedere e orecchie per intendere. Voluminosi libri sono stati scritti sull’argomento. Ai fini di questa nota è sufficiente ricordare i pronunciamenti di Paolo VI sul  processo di autodemolizione  nella Chiesa durante la crisi postconciliare (allocuzione del 7 dicembre 1968 agli allievi del Seminario Lombardo) e la sua terribile senzazione che, dopo il Concilio, “da qualche fessura sia entrato il fumo di Satana nel tempio di Dio(allocuzione del 29 giugno 1972, nella festa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo). Anche Giovanni Paolo II ne ha parlato diverse volte e in un documento solenne  ha denunciato i gravi errori dottrinali e pratici in campo morale che cominciavano a circolare nella Chiesa,“nell’ambito delle discussioni teologiche postconciliari(enciclica Veritatis splendor,  6  agosto 1993, no 29).

Che legame si può stabilire fra questa crisi e quanto viene detto nella seconda parte del Segreto?

Uno degli aspetti più spaventosi della crisi della Chiesa è proprio quello della infiltrazione sinistrorsa negli ambienti cattolici. Questo aspetto era già così allarmante nel 1968, che in quell’anno 1.600.368 brasiliani, 266.512 argentini, 121.210 cileni e 37.111 uruguaiani sottoscrissero un messaggio a S.S. il Papa Paolo VI chiedendogli urgente misure per arginare tale infiltrazione (queste  memorabili raccolte di firme furono promosse dalle Società per la difesa della Tradizione, Famiglia e Proprietà dei rispettivi paesi).

Sarebbe del resto troppo limitativo restringere gli errori  del marxismo agli aspetti economici, sociali o politici. Il suo egualitarismo radicale è di natura metafisica e tocca le sue concezioni antropologiche, morali e, paradossalmente, teologiche (nonostante il suo ateismo di fondo). Perciò nel 1984, la Congregazione per la Dottrina della Fede si vide nella necessità di denunciare, in un documento di larga ripercussione,  l’infiltrazione degli errori marxisti in certe correnti della Teologia della Liberazione.

Orbene, il comunismo è proprio il flagello con cui Dio ha voluto punire il mondo per i suoi crimini. La Madonna dice nella seconda parte del Segreto che “la Russia diffonderà i suoi errori nel mondo”. Dal momento che questi errori sono giunti fin  nella sacrossanta barca della Chiesa cattolica appare chiara la correlazione fra il nucleo del secondo Segreto e la sua frase finale, relativa alla conservazione della fede in Portogallo, che svela ai nostri occhi la crisi della Chiesa.

Perciò è  lecito pensare che se la Madonna non abbia giudicato necessario descrivere nel  dettaglo questa crisi,  tuttavia ci ha lasciato, nella sua materna bontà, una semplice frase da cui non solo i teologi esperti ma anche i semplici fedeli istruiti avrebbero potuto dedurre l’arrivo di una crisi della fedecrisi della Chiesa e quindi  aprire gli occhi a questo proposito.

In questo modo, una frase apparentemente sospesa in aria  — “In Portogallo si conserverà…” — è ricca di senso e contenuto e ci mette sull’avviso in merito ad una dolorosa realtà che, senza questa frase, molti forse non sarebbero stati in grado di valutare in tutta la sua portata e trascendenza.



12. Di questa giaculatoria circolano formulazioni un poco diverse. Piccole varianti appaiono perfino nei manoscritti e nei colloqui di suor Lucia. La formulazione che registriamo si trova nelle "Memórias" IV, pp. 340 e 342, ed è stata confermata dalla veggente nella conversazione con Walsh (cfr. W. T. Walsh p. 326). Nelle "Memórias" III, p. 220, invece di "quelle" c'è "le"; allo stesso modo si esprime in una lettera a P. José Bernardo Gonçalves S.J. (cfr. "Memórias" e "Cartas da Irmã Lúcia", p. 442). Nella risposta all'interrogatorio del dr. Goulven, però, la frase finale ha la seguente redazione: "e soccorrete principalmente le più bisognose (cfr. S. Martins dos Reis, "A Vidente de Fatima dialoga e responde pelas Aparições", p. 39). Come si può vedere quest'ultima formulazione è quella che si allontana di più dalle altre, ma è anche quella su cui la veggente insiste meno, dal momento che è attestata in un solo documento. Per altro non si sa se don Sebastião Martins dos Reis, che l'ha pubblicata, l'ha trascritta direttamente dal manoscritto o da una copia dattilografata. In questa ultima ipotesi sarebbe interessante confrontare il manoscritto e la copia dattilografata del citato interrogatorio, per constatare se non vi è stato qualche errore di trascrizione.

E’ certo che i veggenti recitando la giaculatoria, la intendevano applicata alle anime che si trovano in maggiore pericolo di condanna, e non alle anime del purgatorio. Lo afferma espressamente suor Lucia. In una lettera del 18 maggio 1941 a p. Gonçalves: "L'hanno tradotta (la giaculatoria) facendo l'ultima supplica per le anime del purgatorio, perché dissero di non capire il senso delle ultime parole; ma io credo che la Madonna si riferisse alle anime che si trovano in maggiore pericolo di condanna. Questa fu la impressione che mi rimase, e forse anche a lei sembra lo stesso dopo avere letto la parte del segreto che ho scritto e sapendo che ce l'ha insegnato poi, nella 3a apparizione, in luglio (cfr. "Memórias" e "Cartas da Irmã Lúcia" p. 442).

Perciò la formula "O Gesù mio, perdonateci, liberateci dal fuoco dell'inferno, sollevate le anime del purgatorio, specialmente le più abbandonate", è certamente scorretta.



13. Presi d'assalto, dopo questa apparizione, con domande relative a che cosa la Madonna aveva detto, i veggenti dichiararono che si trattava di un segreto. – "E’ una cosa buona?" insistettero gli interlocutori – "Per alcuni è buona, per altri è cattiva", risposero i bambini (cfr. G. De Marchi p. 110; cfr. W. T. Walsh, p. 129).

Prima dell'ultima apparizione, Francesco e Giacinta, interrogati dal canonico dr. Manuel Nunes Formigão, se "il popolo avrebbe motivo di rattristarsi se sapesse il segreto", risposero: - "Sì" (G. De Marchi p. 186; W. T. Walsh pp. 203-204).

Il castigo predetto nella apparizione di luglio sarebbe consistito nella guerra del 1939-1945? L'analisi del testo sembra portare alla conclusione che la seconda guerra mondiale fu soltanto l'inizio o l'anticamera del grande castigo.

Infatti la Madonna annuncia che "diverse nazioni saranno annientate". Ora, diverse nazioni sono state duramente punite durante la guerra e dopo ma non si può dire che siano state annientate.

D'altra parte suor Lucia, in un colloquio concesso a Walsh, già dopo la fine della conflagrazione, e precisamente il 15 luglio 1946, osservò: - "Ciò che la Madonna vuole è che il Papa e tutti i Vescovi del mondo in un giorno particolare consacrino la Russia al suo Cuore Immacolato. Se ciò non vien fatto, gli errori della Russia si diffonderanno in ogni paese del mondo". – "Vorrebbe questo significare, secondo il suo modo di vedere, che ogni paese senza eccezione, sarà pervaso dal comunismo?" - "Sì" rispose la veggente (cfr. W. T. Walsh, pp. 327-328).

Ora, la espansione del comunismo e la sua diffusione ideologica in tutto il mondo cominciarono nel modo più chiaro con la fine della guerra. Quindi si deve pensare che il castigo annunciato dalla Madre di Dio è appunto in corso.

Finalmente, se il castigo fosse già passato, si dovrebbe già essere compiuta anche la parte del messaggio che parla della vittoria di Maria santissima e della instaurazione del suo regno, chiaramente indicate con le parole: "Infine, il mio Cuore Immacolato trionferà". Ora, questo è proprio quanto meno si può dire che sia successo.

Per tutto questo, ci sembra che le terribili sofferenze della seconda guerra mondiale devono essere considerate soltanto come premesse dei castighi annunciati dalla Madonna e che ancora devono giungere a compimento.






Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License