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Antonio A. Borelli
Fatima Messaggio di tragedia o di speranza?

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  • Capitolo IV - La missione di suor Lucia
    • L'itinerario di Lucia
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L'itinerario di Lucia

Il 17 giugno 1921, Lucia partì da Aljustrel per Oporto, e fu ricevuta come alunna interna nel Collegio delle Suore Dorotee, a Vilar, alla periferia della città. Il 24 ottobre 1925 entra nell'Istituto di Santa Dorotea, mentre contemporaneamente è ammessa come postulante nel convento di questa stessa congregazione a Tuy, in Spagna, vicino alla frontiera portoghese. Il 2 ottobre 1926 è novizia. Il 3 ottobre 1928 pronuncia i suoi primi voti come sorella conversa. Sei anni dopo, lo stesso giorno di ottobre, emette i voti perpetui. Prende il nome di religione di suor Maria dell'Addolorata.

In occasione della rivoluzione comunista in Spagna, è trasferita, per ragioni di sicurezza, nel Collegio do Sardão, a Vila Nova de Gaia, dove rimane per qualche tempo.

Più tardi, il 20 maggio 1946, suor Lucia può rivedere il luogo delle apparizioni andando alla Cova da Iria, nella grotta del Cabeço e nel podere dei Valinhos.

Posteriormente, il 25 marzo 1948, ha lasciato l'Istituto di Santa Dorotea per entrare nel Carmelo di San Giuseppe, a Coimbra, con il nome di suor Maria Lucia del Cuore Immacolato 27. Il 13 maggio dello stesso anno ha vestito l'abito di santa Teresa, e il 31 maggio 1949 ha fatto la professione come carmelitana scalza.




27. Sui motivi per cui suor Lucia lasciò l'Istituto di Santa Dorotea per entrare nel Carmelo di Coimbra, il vescovo-conte di questa città così si esprime in una lettera del 27 maggio 1948 a p. José Aparicio S.L. già direttore spirituale della veggente: "Di fatto la veggente passò il giorno 25 marzo al Carmelo di questa città, perché il Santo Padre, a sua richiesta, ordinò che non sollevassi difficoltà al suo trasferimento, perché era disturbata da innumerevoli visite, alcune delle quali molto impertinenti e dettate da curiosità, che la tormentavano senza vantaggio per nessuno. [...] Ella disse "e che non aveva mai provato tanta pace e gioia come in quel rifugio, che non avrebbe cambiato per nulla al mondo. Sulla base del desiderio del Santo Padre, non riceveletterevisite, ma la metto al corrente, per iscritto, delle necessità di persone che le si raccomandano. Non ho ancora una eccezione. [...] Possono farle visita soltando coloro che hanno ottenuto autorizzazione dalla Santa Sede" (cfr. Luiz Gonzaga Mariz S.J., "Fatima, onde o céu tocou a terra", 2a ed., Editora Mensageiro da Ltda., Salvador 1954, p. 43).






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