Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Luigi Pirandello Il turno IntraText - Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
Capitolo
1 7 | quasi avesse gli occhi abbagliati, non riuscì a distinguer 2 18| questo cane! Lo sente come abbaja?... Debbo parlare con Pepè 3 4 | finestre delle case vicine, abbajar di cani, e tutte quelle 4 20| perplesso ancora, se dovesse abbandonare del tutto l'appoggio segreto 5 13| a lungo; poi gli spiriti abbandonarono don Diego, che giacque sotto 6 25| a quel lume lontano.~Si abbandonava talmente a quella visione, 7 27| I tuoi occhi.~Stellina abbassava subito gli occhi.~- No! 8 22| Mammone?~- Mammone! Mammone! Abbasso Mammone! - gridò la folla, 9 27| fonte.~- ~Alt!~~E lì li abbeverava.~Al ritorno, gli avveniva 10 22| coi denti serrati, mentre abbondanti lagrime gli rigavano la 11 22| maggior parte del lavoro fu abbozzata, il Coppa volle ch'egli 12 22| assassinato una figlia!~Pepè volle abbracciare il cognato; ma questi, nell' 13 3 | Anch'io sono un pover'uomo abbruciato di danari. Povert... non 14 19| che me n'ha detto Pepè, mi abilita a parlare così. Insomma, 15 24| luogo, ove Stellina aveva abitato. Nella saletta da pranzo 16 3 | la vecchia casa, in cui abitava con la madre.~Donna Bettina, 17 1 | con un gesto che le era abituale e che ripeteva ogni qual 18 3 | davanti allo specchio: abitudine! Che poteva farci? Il bagno, 19 19| pregiudizii del paese, né dalle abitudini che ciascun uomo tende a 20 22| egli non si era messo così accanitamente in quella briga per lui, 21 7 | occhiali legati in oro, le accavalciasse il bel naso aristocratico.~ 22 12| si-donna Concordia...~- E accendete un fiammifero! - aggiunse 23 7 | cervello, chi sa perché, gli s'accendevano guizzi di pensieri alieni; 24 24| recriminazioni adesso sono inutili... Accendiamo il lume, piuttosto, e facciamoci 25 2 | tornava col solito gesto ad accennare il segno della croce.~- 26 22| così dire, don Marcantonio accennò di piegarsi su i ginocchi; 27 15| patto che donna Bettina lo accettasse per marito: " Unione di 28 3 | Girgenti, beato lui! Don Pepè, accettatemi qualcosina qua al Caffè...~ 29 1 | ed egli non avrebbe mai accettato quel partito. Ma ne aveva, 30 25| per non restar solo.~- Non accetto. Scusatemi, don Diego; non 31 18| se vengo così presto... Accidenti a questo cane! Lo sente 32 2 | ne stava presso il letto, accoccolata per terra, sul tappetino, 33 9 | fatto preparare un letto per accogliere il ferito. Non poteva certo 34 22| degno modo con cui aveva accolto colui.~- Nient'affatto! - 35 16| recò pertanto dal Ravì per accompagnarsi con lui: certo il Salvo 36 11| che cantava una romanza, accompagnata a pianoforte da Mauro Salvo: 37 4 | me, ma andiamo intanto: t'accompagnerò a casa. Vedi? Gi... se ne 38 26| titolo di benemerenza. M'accompagni pure il paese con una enorme 39 16| meraviglia dunque se io mi accompagno con un altro? ".~E, così 40 25| certo, la costringeva ad accondiscendere col corpo (ah, non con l' 41 14| ora essi perciò si erano accordati con Mauro, se non nella 42 17| Stellina. - E la gente se ne accorger..., che hai pensato al mio 43 4 | avessero fatto le viste di non accorgersene, Stellina avrebbe forse 44 3 | temendo che i suoi amici se n'accorgessero. Che baja, allora! No, via; 45 27| XXVII~- Se ti accorgi veramente e sei certa che 46 21| strillò la si-donna Rosa accorrendo a trattenere il marito che, 47 7 | commozione che lo spingeva ad accorrere verso la madre e a stringersela 48 17| balcone. Don Marcantonio era accorso in gran furia insieme con 49 7 | labbreggiava avemarie e spolverava, accostandosi ora a questo ora a quel 50 18| dei conti, di che possono accusarmi? di voler fare la fortuna, 51 20| padre, gli umori sempre pi- acerbi del marito, il quale, non 52 8 | stanchi asinelli, a cui gli acquajoli non risparmiavano il peso 53 19| che la mamma, poverina, s'acquieter... alla necessit... delle 54 7 | sul serio cominciava ad acquistarlo su lei... Perbacco, rischiava 55 2 | occhietti calvi scialbi acquosi. Gli abiti suoi pi- recenti 56 12| San Gregorio, solcato dall'Acragas, e poi del mare sconfinato, 57 13| nascevano da quella morte. Pi- acuto lo sentì Pepè; meno di tutti, 58 3 | realt..., a cui bisognava adattarsi.~Che gli diceva intanto 59 12| della Crocca, la foschìa s'addensava minacciosa; forse gi... 60 10| in bocca il tovagliolo e, addentandolo, gridava con voce soffocata:~- 61 4 | discorso tenutogli tempo addietro. Sorrise, guardò la mesta 62 19| tutto. Vedi, io sarei allora addirittura felice!~- Ci penserò, ci 63 24| saletta da pranzo si fermò e, additando un lato della tavola sparecchiata, 64 23| combattere fin oggi per farla addivenire al matrimonio? Come te lo 65 25| quest'idea soltanto vi era addivenuto, per la volutt... cioè dell' 66 15| lì a poco, la vecchietta addolorata si rimise a dormire.~ 67 4 | dava retta, tutti erano addolorati della sorte della povera 68 12| Dio, la piango! - gemette addossato a una colonna don Diego 69 3 | Ciro Coppa, con le sue aderenze avrebbe potuto procurargli. 70 22| nuovo, pi- vivamente, Ciro, adirandosi. - Lui ha creduto e crede 71 12| alzi le braccia... così. Adorate, o profani, la Dea Concordia! 72 1 | quasi una pura e semplice adozione. Stellina entrerebbe come 73 12| Concordia, integro ancora, aereo sul ciglione e aperto col 74 20| aspettato? sempre a modo, anche affabile talvolta, specialmente con 75 2 | a sua figlia Tina che si affacci alla finestra: voglio farle 76 25| per esempio, certe notti, affacciarsi una testa coi capelli rossi 77 12| compongono questa assemblea?~- Affamati! - risposero tutti a coro, 78 1 | mortale, si-donna Rosa! - s'affannava a ripeterle Carmela Mèndola, 79 6 | dall'interna agitazione, affermando ripetutamente col capo. - 80 10| dalla camera con le mani afferrate ai capelli. Ordinò alla 81 1 | in coscienza, quale padre affiderebbe loro la figlia? Dunque? 82 24| pazienza... Basta, non voglio affliggervi... Ecco, suonano alla porta: 83 3 | questo, Pepè, in fondo, non s'affliggeva molto. Lavorare non era 84 11| pure, - poi disse, - ad affrettarne la fine, lo spavento che 85 25| passi nell'altra stanza, ora affrettati e leggeri, ~tic-tic-tic~, 86 25| Daccapo?~E don Diego si affrettava a buttare una carta in tavola:~- 87 15| compensarsi della vergogna per l'affronto patito.~" Lasciatelo morire, 88 12| stradone, pi- ripido, li agevolò nella corsa allegra, sotto 89 6 | trovò la sorella che si aggirava come un'ombra per le stanze 90 17| gesto di comicissima ira, aggiungendo a bassa voce: - Vi possa 91 19| Ciro mio, - s'arrischiò ad aggiungere. - Vorrei che tu, dopo, 92 6 | petto.~- Non c'è bisogno che aggiungiate altro. Caro don Pepè, l' 93 16| cravatta - gli disse Pepè, aggiustandogli il giro che gli usciva fuori 94 17| queste son cosucce che si aggiustano in famiglia, signor avvocato 95 6 | talvolta... Tutti i torti vuole aggiustarli lui... E una povera donna 96 13| risparmiarono cure a don Diego aggrappato a un filo di vita, come 97 9 | mettere a letto per un subito aggravamento del male.~Furon così ammessi 98 16| avrebbe avuto la tracotanza di aggredirlo vedendolo in compagnia del 99 10| teneva lì ferma, vigile, agguerrita in difesa di lei la propria 100 24| punta del naso e si provò ad agitar per aria le altre quattro 101 4 | Gi- per la via la folla agitata si allontanava confusamente, 102 7 | forze e persuadere i nervi agitati a calmarsi. Ma nel cervello, 103 18| passeggiare per la stanza, agitatissimo. Pepè si presentò poco dopo, 104 12| azzurro. Il bosco stormiva agitato sotto le gravi nubi lente, 105 22| affatto! - negò Ciro. - Ho agito malissimo. Ma per causa 106 3 | una citt... scomparsa, Agrigento, citt... fastosa, ricca 107 8 | bicchierino alla sposa, aizzando poi l'Alletto e il Borrani 108 27| ora se li ammaestrava nell'aja, come un domatore di circo, 109 19| condannarmi a rimanere il loro ajo per tutta la vita; gi... 110 8 | a correre faticosamente, ajutando col moto delle braccia, 111 3 | benedetto matrimonio, e ajutatemi anzi, di...scane! Il vecchio 112 10| salvano i malati! Vuoi che t'ajuti a vestirti? Per carit..., 113 | alcune 114 | alcuno 115 3 | gli appaja la Morte con l'ali. E se lo porti via presto, 116 7 | accendevano guizzi di pensieri alieni; contraeva tutto il volto. - 117 7 | sopra, carezzandola con l'alito e baciandola, - mai, mai, 118 12| li agevolò nella corsa allegra, sotto la minaccia della 119 10| ascoltava nessuno, per non allentare d'un attimo quella tensione 120 23| Basta. Adesso, bisogna allestir subito la casa. La mobilia 121 1 | giovanotto! Bella, ricca, allevata come una principessina, 122 23| corte...~Pepè lo guardò, allocchito.~- Come... io? Non capisco...~- 123 2 | inanellata, avvicinandola, allontanandola, piegandola or di qua or 124 16| non mancher... tempo.~E s'allontanò.~ 125 | allorché 126 15| vedremo! " pensava, intanto, alludendo tra sé e sé a don Diego.~ 127 12| punta di piedi, finché, allungando il braccio armato, poté 128 4 | colse a volo la sconveniente allusione, e gli gridò sul muso:~- 129 | alquanto 130 20| della persona: colletti alti, abito nuovo... bravo Ciro! "~ 131 12| no! Bisogna rispondere ad altissima voce: ~Uomini dabbene!~ 132 | altrove 133 12| fondo in fondo, su le livide alture della Crocca, la foschìa 134 16| l'altra mano in tasca e alzandosi su la punta dei piedi, come 135 10| dica, dottore, quando potrò alzarmi? Non ne posso pi-!~Ma il 136 10| Pepè volle a ogni costo alzarsi per vedere un'ultima volta 137 12| Stellina faccia da nume; alzi le braccia... così. Adorate, 138 1 | inesperta a ubbidire. Lo amareggiava invece profondamente la 139 26| della notte, destandosi, le ambasce ricominciavano. E allora, 140 20| stemperati per tant'anni negli ambigui sorrisi, davano ora quasi 141 11| le labbra quel sorrisetto ambiguo che gi... Pepè aveva notato 142 3 | po': quale può essere l'ambizione d'un onesto padre di famiglia? 143 27| cavalli tunisini, e ora se li ammaestrava nell'aja, come un domatore 144 27| per entrargli nel cuore e ammansarglielo. Avrebbe voluto riconoscersi 145 7 | sorella:~- Ajuto! Ajuto! S'ammazzano! Ciro! Pepè!~- Zitta, bestia! 146 23| poco, che non mi facessi ammazzare per lei? Non lo sapevi che 147 6 | nulla, ormai. Possono anche ammazzarmi: ci avrei anzi piacere.~- 148 16| domandò:~- Perché non t'ammazzi?~- Ti ringrazio dell'accoglienza, - 149 15| braccio levato:~- E io t'ammazzo!~- Pepè, - chiamò ella. - 150 15| le proponeva questa tarda ammenda: avrebbe ceduto la moglie, 151 9 | aggravamento del male.~Furon così ammessi alla vista del ferito anche 152 24| e tradito peggio di voi? Ammesso che sia stato io a spingerlo 153 17| il padre!~- La legge non ammette padri che fan sevizie alle 154 8 | promessa sposa?~Egli non voleva ammettere, neppur dopo l'esito sciagurato 155 17| basta! - gridò Ciro, che non ammetteva repliche, nemmeno in casa 156 8 | il capo dalla vettura ad ammiccare dietro le lenti fortissime 157 4 | eroe, tutti i convitati lo ammirarono tanto e tanto lo lodarono 158 2 | profondeva lodi, esclamazioni ammirative, ringraziamenti.~- Ma voi 159 5 | della gente civile~ punto ammirativo. Hai scritto?~- ~Gente civile!~ 160 23| Eravamo l... tutti, è vero, - ammise Pepè, - ma non si faceva 161 12| Piano, ragazzi, piano... - ammoniva di tanto in tanto, pensando 162 23| Non lo sapevi che io l'amo da tanti anni?~- E lei? - 163 18| il Ravì. - Trovatela per amor di Dio! Vi ho preso per 164 15| Bettina, pronunziando con tono amorevole questa domanda, che soleva 165 6 | feroci...~- No no, - corresse amorevolmente Filomena. - Voglio dire, 166 7 | provato di certe esigenze amorose della madre, la quale voleva 167 7 | al solito, in giro per le ampie camere con un piumino spennato 168 5 | rappresentanti... col pi- ampio mandato~ virgola... ~i quali 169 24| vi tenevo caro, come un amuleto. Ora, invece, che v'importa 170 | an 171 | ancor 172 7 | d'antica foggia, come per andargli a confidare quelle sue preghiere.~ 173 6 | dirvi una parolina.~- Debbo andarmene? - chiese angustiato il 174 6 | barbuto, panciuto, dall'andatura stentatamente bravesca.~- 175 2 | pancione e che nel camminare andavano in qua e in l... faticosamente, 176 2 | oro e di perle, e prima un anellino con perle e brillanti e 177 2 | orecchini.~- No, questo è l'anello... M'andr... certo troppo 178 25| L'altra moglie, la prima, Angelina, c'era venuta anche lei, 179 3 | sonate il pianoforte come un angelo... Ma, caro mio don Pepè, 180 9 | ma voi la conoscete: un angioletto! Tuttavia, vi par giusto 181 7 | raffibbiò, togliendo da un angolo due frustini e porgendone 182 25| infastidiva parlandogli dei suoi angosciosi terrori, degli ~spiriti~ 183 6 | Debbo andarmene? - chiese angustiato il Ravì a l'Alletto. E, 184 23| riprese Pepè. - Ti angustii proprio senza ragione... 185 13| marito è ancora lì. Quest'animale è capace di risuscitare: 186 11| conversazione a poco a poco s'animò, e vi prese parte anche 187 26| Marcantonio, che ho soltanto un annetto di pi- di quando sposai 188 26| ingozzando bile. - Ma gi..., è un anno di pi-, e poi, lo scandalo, 189 7 | quel che faceva. Teneva annodata sul capo un'enorme treccia 190 7 | questa treccia un pizzo nero, annodato sotto il mento. La palma 191 19| forse che il matrimonio si annullasse?~- Quest'è affar mio! E, 192 9 | la carrozza! - venne ad annunziargli la serva, di corsa.~- Non 193 12| delle calandre, che forse si annunziavano anch'esse la prossima acqua, 194 11| recò giubilante a dar l'annunzio nel salottino. - Pepè! Pepè 195 6 | punto entrò la servetta ad annurziargli che qualcuno lo attendeva 196 8 | sissignori, ad aspettare con ansia e con legittima impazienza 197 10| veduto sua moglie?... Cose antiche? peccati antichi!...~E passeggiava 198 20| attorno a sé.~" L'inferno anticipato? " pensava. " No no, che! "~ 199 3 | Credo che di notte gli appaja la Morte con l'ali. E se 200 25| lagrime silenziose che gli appannavano gli occhi fissi l..., a 201 10| gridò Ciro di nuovo. - E apparecchia anche il posto per la tua 202 10| giorno dopo ordinò che si apparecchiasse la tavola, e mandò a riprendere 203 4 | inviti, volendo, almeno in apparenza, il consenso popolare. Nessuno 204 11| Pepè trasse partito per apparire pi- " interessante " agli 205 5 | bocche di due grosse pistole apparivano luccicanti su le ...nche, 206 27| notturna la donna che ora gli apparteneva; quella mummia, che poteva 207 15| si mise a cenare di buon appetito come se il suo corpo volesse 208 23| cercando con un sorrisetto d'appianar la ruga minacciosa su la 209 5 | virgola ~in cui vorreste appiattarvi~ punto e seguitando. ~Vi 210 12| senza fiato, con gli abiti appiccicati al corpo. Don Diego volle 211 16| se le meritava, ho saputo appiopparlo...~- Per combinazione!~- 212 15| sul letto, con le spalle appoggiate al guanciale rialzato su 213 11| spalle al salotto, i gomiti appoggiati su la ringhiera di ferro, 214 20| abbandonare del tutto l'appoggio segreto del Ravì, puntello 215 6 | vivere per forza in continua apprensione...~Pepè approvava col capo, 216 23| benché il modo un po' lo apprensionisse, promise.~- Non so pi- da 217 | appresso 218 1 | per il momento, non poteva apprezzare la fortuna che egli le procacciava: 219 16| voleva riconoscere in sé. Approssimandosi l'ora della visita consueta, 220 12| Nicola: c'è il tettuccio! - approvarono gli altri, seguendoli.~E 221 6 | approvava col capo, e quella sua approvazione era insieme segno di compianto 222 19| donna! che bont...!~- Tu approvi dunque?~- E come no? scusa! 223 12| Mancò infatti egli solo all'appuntamento. Don Diego sentì mancarsi 224 23| in mezzo allo scrittojo e appuntando come un'arma l'indice d' 225 25| alla ringhiera di ferro, appuntava gli occhi al lume che si 226 7 | era guastata col genero, appunto per causa di lei, per il 227 8 | vallosa campagna che s'apre a piè del colle, su cui 228 22| tirava pi- fiato.~Venne ad aprirgli Pepè Alletto.~- Voi qua? - 229 14| cui la porta seguitava ad aprirsi. Pepè aveva gi... notato 230 2 | visetto fresco e leggiadro apriva in quello specchio due occhi 231 12| Fifo Garofalo, intinto d'archeologia, con la tovaglia da tavola 232 1 | uno: ho lavorato come un ~arcibue~, tutta la vita, onestamente 233 24| so che quando si desidera ardentemente la morte di uno, quest'uno 234 5 | virgola... ~che con vigliacco ardire m'avete spedita stamani.~ 235 23| questo per me? " Intanto non ardiva domandargli nulla. Dopo 236 15| unione di due giovani che ardono d'amore... ".~A questo punto 237 7 | contrasto con quei pochi argentei che le erano rimasti intorno 238 11| questi una lunga risata argentina. Pepè si scosse, salì gli 239 2 | Ecco: batteva il pomo d'argento del bastoncino d'ebano sul 240 22| genere... - lo interruppe argutamente il vecchietto. - Sarei ridicolo, 241 25| tremende insonnie delle sue aride notti.~- Chi non li ha veduti, 242 7 | accavalciasse il bel naso aristocratico.~Nel volto, se non pi- nel 243 4 | riconobbero in quell'insolito arnese, e coi lunghi colli protesi 244 26| scojattolo, l'anima mia s'arrampicher... s- per i palchi di queste 245 12| beava della loro allegria, arrancando dietro, per lo stradone 246 12| Diego alla fine dovette arrendersi.~Stellina si mostrava contenta; 247 9 | moglie che finalmente si era arresa, delle visite che egli faceva 248 1 | caparbiet..., cocciutaggine, arrestarsi a considerar soltanto il 249 4 | mogli! " pensò don Diego, arricciando il naso; e, correndo, se 250 2 | occhi, se egli si fosse arrischiato di presentarsi a lei. Il 251 26| sesta moglie, se lo vide arrivare in casa tutto acceso di 252 6 | Le cose, del resto, sono arrivate a tal punto, che...~- Ma 253 13| vuole, pare che ci siamo arrivati...~Pepè finse di non capire, 254 18| Io? - esclamò Pepè, arrossendo fin nel bianco degli occhi. - 255 7 | vecchiaccio stolido...~Pepè arrossì, poi scosse malinconicamente 256 8 | manacce su la ringhiera arrugginita.~- Ti possa seccar la lingua! - 257 12| attesa. E dalle campagne arsicce, irte di stoppie, a destra 258 12| alla gradinata per cui si ascende all'alto zoccolo, quasi 259 18| faccia lavata di fresco e asciugata in fretta.~- Eccomi qua.~- 260 2 | cappellaccio a larghe tese, si asciugava il sudore dalla faccia paonazza.~- 261 14| troppa gente, - gli rispose asciutto il Salvo. Cammina.~Pepè 262 18| voi due... La libert..., asina, sai che vuol dire? - le 263 2 | Sedici onze di braccialetto, asinaccia! Non sei neanche degna di 264 8 | acqua, tirati da stanchi asinelli, a cui gli acquajoli non 265 16| parenti che stanno l... ad aspettarvi. Se volete dirla a me, la 266 24| Marcantonio.~Il Ravì non s'aspettava di trovar l'Alletto in casa 267 12| veramente non era sereno; s'aspettavano ancora le prime piogge autunnali. 268 23| promessa... - rispose Pepè. - Aspettavo che Dio si raccogliesse 269 19| sei ancora vestito? Che aspetti? Vèstiti, e andiamo.~- Dalla 270 4 | certo impaccio nella sala. L'aspetto di Stellina raggelava la 271 24| tanto in tanto a sbirciare l'aspirante suo erede sconfitto.~- Scusate 272 3 | la verit... non aveva mai aspirato seriamente alla mano di 273 24| che sapevo tutto: so che aspiravate alla mano di Stellina, dopo 274 12| sconfinato, in fondo, d'un aspro azzurro. Il bosco stormiva 275 25| verit..., finora non ho mai assaggiato le loro mani: ma quanti 276 20| era introdotto in casa ad assalire apertamente ogni suo diritto 277 24| Il Signore vi ha fatto assaporare la mia morte, e poi ve l' 278 22| mia! figlia mia! Mi hanno assassinato una figlia!~Pepè volle abbracciare 279 2 | star chiusa in una camera, assediata, rifiutando anche il cibo.~ 280 12| coloro che compongono questa assemblea?~- Affamati! - risposero 281 12| spalle e il cappello a cencio assettato sossopra sul capo:~- Venite, 282 1 | padre previdente possano assicurare, sposando, il benessere 283 10| e, avuta dai colleghi l'assicurazione d'aver fatto quant'era possibile 284 3 | lamentoso, remoto, d'un assiolo.~Ma di questi suoi strani 285 10| Ella è qua, qua che ci assiste... qua che ci vede tutti... 286 13| orlo d'un precipizio; lo assistettero a gara, premurosi e intenti. 287 1 | con pi- comodi, da padrona assoluta: casa d'un galantuomo alla 288 11| mano su la tastiera, mirava assorta la fiamma della candela 289 6 | silenziosi, costantemente assorti in una pena ignota, indefinita.~- 290 27| non udiva nulla, tutto assorto nel suo interno rodìo. Intanto 291 12| subalterno, chiedi prima a gli astanti: Chi son coloro che compongono 292 19| dubitare, - rispose Ciro, astratto. - Ora, andiamo.~Trovarono, 293 2 | dall'orefice, chiuse in astuccetti nuovi.~Marcantonio Ravì 294 2 | tentazione di aprire quegli astucci, di provarsi... via, almeno 295 23| Tutto è finito...~Prese dall'attaccapanni il cappello, lo pulì pi- 296 14| ho piacere né voglia di attaccar lite con nessuno, io.~- 297 4 | Salvo, vedendolo in quell'atteggiamento.~Pepè levò il capo e, aprendo 298 12| Tutti, tranne Stellina, atteggiata da nume, s'eran precipitati 299 7 | spavalda del cognato che l'atteggiava in guardia dandogli colpetti 300 7 | continuo l'antica mobilia, come attendendo alle pi- umili faccende 301 6 | per non dar sospetto, ci attender... col medico alla punta 302 19| salute ne soffre; ho poi da attendere alla professione. Così piglio, 303 19| concluse Ciro, - io non posso attendermi da lei una pronta risposta: 304 17| qui c'è la mamma che può attestarlo. Di', di' tu, mamma, se 305 22| la scrivania dello studio attiguo, e poco dopo il Coppa irruppe 306 10| per non allentare d'un attimo quella tensione violenta 307 11| quel che la sua gelosia gli attribuiva. Don Diego, sì, fin dal 308 23| gli si parò davanti, con audacia insolita.~- E non lo sapevi 309 9 | impiccio degli uomini. Auff! Gi..., una prima scena 310 26| Municipio: sar... di buon augurio... Ci ho pensato, e vedrete 311 26| don Marcantonio. - Anzi vi auguro di campar mill'anni per 312 12| risonarono stranamente, nell'austero silenzio tra le colonne 313 22| lui, bensì per ispirito d'autorit... e di giustizia. E lo 314 12| aspettavano ancora le prime piogge autunnali. Ma i giovani amici e Stellina 315 8 | vettura in fondo, che si avanzava a passo, polverosa.~- Eccola 316 18| questo mondaccio quella merce avariata di settantadue anni! A proposito: 317 7 | nell'altra: labbreggiava avemarie e spolverava, accostandosi 318 27| cagionava e il pentimento d'averla sposata; pentimento esasperato 319 | averlo 320 | avessero 321 | avessimo 322 8 | derisione dalla gente. Gli avevan tolto il saluto. Ebbene, 323 | avrai 324 | avremmo 325 | Avreste 326 | avuta 327 | avuti 328 20| sua parola e quasi avevano avvelenato l'anima di Stellina di giorno 329 27| abbeverava.~Al ritorno, gli avveniva talvolta come a quel tale 330 12| qua. Non mi par prudente avventurarci con questo cielo fino ai 331 17| piccolissima sciocchezza avvenuta questa mattina tra marito 332 6 | lite maledetta? E ora che avverr...?~- Nulla... non so... 333 6 | abboccamento coi due padrini avversarii e tutto combinato: arma, 334 25| piano, senza ch'egli lo avvertisse, gli scivolava dalla ringhiera 335 12| stradone, don Diego, avendo avvertito qualche goccia sul dorso 336 15| lo ammonì la madre, - t'avverto che una certa et... io ce 337 17| portoncino, Mauro Salvo, avviandosi coi fratelli e i cugini, 338 7 | mensola verso la quale era avviata. Solo quando ebbe passato 339 16| E, così pensando, s'avviava a malincuore alla casa del 340 2 | manina bianca inanellata, avvicinandola, allontanandola, piegandola 341 24| volto e come svanito, gli s'avvicinava, egli spalmò una mano, appoggiò 342 25| quattro voci diverse, come avviene a me, che non posso star 343 10| carit..., Filomena, non avvilirti! non farmi questo tradimento! 344 11| poverino. Coraggio! Non vi avvilite!~ 345 4 | stanza. Don Diego rimase avvilito, col bicchierino in mano, 346 10| passeggiava con le mani avvinghiate alle reni, il volto contratto 347 6 | ci ha veduti, ha cambiato avviso. Gnorsì. Ci ha detto che 348 19| una fava; farò una buona azione e provvederò un poco anche 349 16| Che dir... la gente se ci azzuffiamo proprio sotto le finestre 350 2 | quello specchio due occhi azzurri limpidi e gaj. Con quel 351 12| sconfinato, in fondo, d'un aspro azzurro. Il bosco stormiva agitato 352 25| nella stanza da pranzo un baccano d'inferno. Che era accaduto? 353 22| cognato che lo comandava a bacchetta, e per cui ora sentiva una 354 7 | carezzandola con l'alito e baciandola, - mai, mai, mamma mia!~ 355 13| sorprendere come il suono d'un bacio nel salottino al bujo, e 356 18| venuto per aprirvi gli occhi: badate che vostro cognato tira 357 19| necessaria una donna in casa, che badi, se non altro, ai ragazzi. 358 25| del letto; alla casa ci bado io ". Un'altra notte, sentii 359 2 | capelli, ben cresciuta e bagnata in un'acqua d'incerta tinta ( 360 5 | star dovrebbe coatta nei bagni e nelle galere~ virgola... ~ 361 3 | abitudine! Che poteva farci? Il bagno, le unghie lunghe da coltivare, 362 3 | amici se n'accorgessero. Che baja, allora! No, via; neanche 363 19| giacca; quindi, inchinatosi, balbettando un grazie, e sedutosi, se 364 23| come?... - poté a mala pena balbettare Pepè. - Io, il testimonio 365 12| altri lo resse a mo' di baldacchino su Stellina e don Diego. 366 18| Un altro pensiero gli balenò: che Mauro Salvo avesse 367 3 | Senza mangiare, non si balla e non si suona. Debbo aprirvi 368 3 | Quanto a ballare, lo so, ballate come se non aveste fatto 369 10| brum!~ bicchieri, posate, ballavano. - Qua comando io! Pensate 370 2 | compitissimo, spadaccino, ballerino. Né i suoi meriti si restringevano 371 25| per terra... Al fracasso, balzo dal letto, mi reco - figuratevi 372 8 | esclamò; e il cuore gli balzò in gola.~Si mise a correre 373 9 | era preso un gran colpo a bandoliera, da la spalla sinistra gi- 374 4 | stretta e lunga come una bara. Gi- per il cortile le grosse 375 6 | cicatrice; l'altro, tozzo, barbuto, panciuto, dall'andatura 376 8 | sposalizio terminato in una baruffa: il suo nome e quello di 377 3 | accordo? No. Ergo, prima base: denari. La libert... sta 378 7 | sono sempre stata così: bassina e fina fina.~Vedendo entrare 379 5 | per cui pareva anche pi- basso di statura, il collo taurino, 380 19| non ne avessimo alcuno, baster..., io credo, mostrare ai 381 25| da loro. Perché, sapete? bastonano. Io, per dir la verit..., 382 6 | pulcinella, è vero? ha dato una bastonata e ha ricevuto uno spintone; 383 4 | la scala, come tanti cani bastonati. Era gi... sonata la mezzanotte; 384 5 | subito, finir... che lo bastono. Basta. Io debbo recarmi 385 5 | arrischiò timidamente Pepè.~Ciro batté forte il frustino su la 386 22| folla cresciuta continuò a batter le mani, e Ciro parlò:~- 387 24| profondo sospiro e andò a battergli una mano su la spalla.~- 388 7 | era adesso sul punto di battersi per quella donna. E qualche 389 12| coi denti che gi... gli battevano; tutto tremante, in istato 390 13| Muore? Se non fosse carne battezzata, direi che ci ho piacere. 391 11| sul divano, svegliato dal battìo di mani e dalle voci, si 392 3 | dodici tarì tutta Girgenti, beato lui! Don Pepè, accettatemi 393 12| giovanetti e la moglie e si beava della loro allegria, arrancando 394 25| galletti in gabbia che si beccano l'un l'altro, in luogo di 395 6 | Domineddio, deve pi- metterci becco. Se voi avete da darmi comandi, 396 2 | filosoficamente gli scherzi e le beffe.~Ecco: batteva il pomo d' 397 16| In cinque minuti son bell'e vestito.~Scappò s- di corsa. 398 1 | telegrafo, illuminazione: cose belle, bellissime, che piacciono 399 1 | illuminazione: cose belle, bellissime, che piacciono anche a me: 400 23| le guance, gli occhi da belva, a passeggiare in s- e in 401 | benché 402 6 | Pepè, a gli ordini tuoi! Benedicite, grosso Marcantonio! - salutò 403 1 | pace il corpo del marito benefattore, e allora, ecco, allora 404 26| gente quest'altro titolo di benemerenza. M'accompagni pure il paese 405 1 | assicurare, sposando, il benessere della figliuola: prima che 406 14| sentiva inoltre protetto dalla benevolenza dei fratelli di lui, Totò 407 6 | intendeva di far le cose per benino. " E anche noi! " gli abbiamo 408 27| E allora imprecazioni e bestemmie, tra i reiterati comandi 409 26| fastidio dei pizzicotti, beveva un pochettino oltre la misura 410 4 | sento... non so...~- Hai bevuto?~- Mi ha fatto tanta pena, - 411 2 | E si ammirava la manina bianca inanellata, avvicinandola, 412 7 | dorso delle mani piccole e bianche, inanellate, erano protetti 413 21| nostri capelli diventassero bianchi, perché nostra figlia venisse 414 10| su la tavola, e ~brum!~ bicchieri, posate, ballavano. - Qua 415 26| dannoso non gli garbava: quel bicchierotto di giunta gli sapeva amaro 416 16| piegalo.~Gli tastò il bicipite, poi lo guardò in faccia, 417 19| nostro Pepè; o se no, un bigliettino, due parole: " Signor Coppa, 418 2 | guardava nello specchietto a bilico, si rialzava i capelli dietro 419 6 | Ciro: il D'Ambrosio alto, biondo, con le spalle in capo, 420 24| d'aver condotto qua quel birbante matricolato, che non riconoscerò 421 2 | sussurrasse a se stessa: " Birichina! ". E le veniva la tentazione 422 12| crede. S-, s-, offrite un biscottino senza macchia alla si-donna 423 25| era venuta anche lei, e si bisticciavano tra loro. Le ho sentite 424 3 | pareva derivasse dal lume blando della luna nella quiete 425 6 | desidererei prendere una boccata d'aria. Ma ormai sono arrivata, 426 5 | tirar gli orecchi a quel boja del gabellotto. Terre morte, 427 6 | giovanotti a cui il sangue bolle nelle vene? Io son padre 428 2 | suocero.~Marcantonio Ravì, bonaccione, grasso e grosso, col volto 429 3 | misterioso si fondeva col borbogliare continuo del mare in distanza 430 8 | gi... diventate una mezza bottiglia, e le cose pi- strambe e 431 9 | moglie.~Ciro si fermò di botto, aprì l'uscio e, con gli 432 18| arrabbiato, in mezzo ai suoi bracchi. Si mise allora a studiare 433 2 | orecchini, e poi i polsi coi braccialetti, e poi sul seno la lunga 434 25| non con l'anima, no!) alle brame del suo amore... Povera 435 27| se lì cacciava davanti a branco, via di galoppo, tartassando 436 6 | dall'andatura stentatamente bravesca.~- Pepè, a gli ordini tuoi! 437 20| colletti alti, abito nuovo... bravo Ciro! "~Non la pensavan 438 2 | arrancava accanto con lesti brevi passetti da pernice, tenendo 439 6 | poche parole; un solo, brevissimo abboccamento coi due padrini 440 19| come se avesse visto un brigante, - gli rispose Ciro, cupo.~- 441 22| contrario, la lite, per le brighe, le raccomandazioni e le 442 2 | un anellino con perle e brillanti e una spilla di smeraldi 443 4 | promuovere comunque un po' di brio, incitando ora questo ora 444 8 | passavan carri carichi di brocche d'acqua, tirati da stanchi 445 9 | sciabola fosse stata di bronzo massiccio. Parare? sfalsare? 446 14| incontro.~Mauro gli disse bruscamente, fermandolo:~- Vieni con 447 19| Affari, affari! - replicò brusco Ciro. - Ci ho pensato tutta 448 2 | gridava egli. - Stia lì, lì, brutta ingrata! cuor di macigno! 449 25| sentite chiamare coi pi- brutti nomi da quattro voci diverse, 450 11| era rallegrato. Mauro era brutto di faccia e ruvido di modi: 451 8 | le cose pi- strambe e pi- buffe si narravano di quella serata 452 5 | i Salvo, via i Garofalo! buffoncelli, che non fanno al caso nostro. 453 23| dire... e con te tant'altri buffoni! Quella era dunque la casa 454 25| massaja ch'era stata in vita, buon'anima, debbo dirlo... E una 455 9 | Salvo coi cugini Garofalo, buoni ragazzi allegri, lo so... 456 5 | e le parate, tenendo per burla una sciabola in mano: lo 457 17| XVII~Burrasca, anzi tempesta, quel giorno, 458 12| Fifo Garofalo, dopo aver bussato al cancello di un'altra 459 25| in tavola:~- Striscio e busso forte.~Giocavano per pochi 460 17| domandò, perdendo la bussola, il Ravì. - In casa mia? 461 5 | Scritta come Dio comanda. Una busta, e scrivi l'indirizzo. Penserò 462 18| spinta come quella di jeri, e butta all'aria tutto, ve l'assicuro 463 2 | scricchiolava, e sbuffando e buttandosi su la nuca il cappellaccio 464 25| don Diego si affrettava a buttare una carta in tavola:~- Striscio 465 16| del giardino, e quindi a buttarsi nell'acqua diaccia.~- O 466 17| prendersela, altrimenti si sarebbe buttata gi- dal balcone. Don Marcantonio 467 4 | mano, pi- tremante che mai: buttava il resto sul tappeto, adesso! 468 5 | an...ziché~, con una sola c, ~libera e sciolta... tra 469 5 | nervosamente su gli stivali da caccia. Le bocche di due grosse 470 22| parlate voi per me...~- Caccialo subito via! - ordinò Ciro 471 16| Ciro! - gli rispose Mauro, cacciandosi l'altra mano in tasca e 472 8 | diavolo si fosse divertito a cacciar la coda nella festa, suggerendo 473 19| impaccio, non trovava dove cacciarsele prima: dalle tasche dei 474 12| al corpo. Don Diego volle cacciarsi subito a letto, coi denti 475 18| per la citt..., come un cacciatore arrabbiato, in mezzo ai 476 13| otto: o usate prudenza o vi caccio fuori senz'altro. Non ammetto 477 4 | sa, ruppe in singhiozzi, cadde in una violenta convulsione 478 11| attraverso le p...lpebre cadenti, i radunati, - ma certo 479 2 | mentre il Ravì si lasciava cader su la seggiola che scricchiolava, 480 25| partitina. Spesso il discorso cadeva sul Coppa, che il Ravì, 481 12| guardate...~I fili di pioggia cadevano si pi- esili e radi, ma 482 7 | suoi, gi... da molto tempo caduti, color nocciuola, in stridente 483 20| dispetto che gli dovevano cagionare la presenza e le chiacchiere 484 24| amaro piacere che doveva cagionargli la vista di quel luogo, 485 19| mani in quel momento gli cagionassero un grande impaccio, non 486 17| che, interponendomi, avrei cagionato un dispiacere alla signora.~ 487 27| gelosia per un vecchio gli cagionava e il pentimento d'averla 488 9 | dall'altra ho paura che dia cagione alle male lingue di sparlare. 489 2 | sul tappetino, come una cagnetta ringhiosa. Strappava di 490 16| arrancava accanto, come un cagnolino. Presso la casa dell'Alcozèr, 491 5 | Lì c'è carta, penna e calamajo. Siedi e scrivi. Con una 492 12| gli strilli giojosi delle calandre, che forse si annunziavano 493 25| dirmi: " Goditi pure il calduccio del letto; alla casa ci 494 7 | persuadere i nervi agitati a calmarsi. Ma nel cervello, chi sa 495 18| assolutamente dimostrarle che è una calunnia, codesta. Mi metterò contro 496 26| tutti quelli che mi vollero calunniare. Vi consiglio però di cangiar 497 25| gridarlo forte in faccia ai calunniatori: vi ho mai chiesto un centesimo, 498 5 | fronte resa ampia dalla calvizie incipiente, gli occhi grandi, 499 14| aveva gi... notato questo cambiamento nell'animo degli amici, 500 6 | appena ci ha veduti, ha cambiato avviso. Gnorsì. Ci ha detto