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Luigi Pirandello
Il turno
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XIV
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XIV
Quantunque
don
Diego
fosse
gi
...
entrato
in
convalescenza
,
Pepè
Alletto
usciva
, una
sera
,
raggiante
di
felicit
... dalla
casa
di lui, allorché,
pervenuto
all'
imboccatura
del
R.
..
bato
oltre
via
Mazzara
, si
trovò
davanti
Mauro
Salvo che gli faceva la
posta
in
compagnia
dei
fratelli
e dei
cugini
Garofalo
.
Senza
bisogno
di molta
perspicacia
,
Pepè
si
era
accorto
anche lui dell'
innamoramento
di
Mauro
Salvo,
fin
dalla prima
volta
che aveva
riveduto
Stellina
in
casa
del
marito
.
Stellina
stessa
gliel
'aveva poi
confermato
,
ridendone
. Nessun
pericolo
dunque da questa
parte
. Ma
Pepè
conosceva
bene
il Salvo e lo
sapeva
capace
d'ogni
violenza
. Cosicché, non per
paura
, ma per non
dar
luogo
a qualche altra
scenata
compromettente
, si
era
finora
comportato
in modo da non
offrirgli
il
minimo
pretesto
. Si
sentiva
inoltre
protetto
dalla
benevolenza
dei
fratelli
di lui,
Totò
e
Gasparino
, e dei
cugini
Garofalo
, che
disapprovavano
l'
agire
di
Mauro
, non
foss'
altro perché faceva loro
correre
il
rischio
d'aver
chiusa
la
porta
di
casa
Alcozèr
, dove, in
compagnia
di
Stellina
e
pigliando
a
godersi
il
vecchio
marito
, si
passavano
serate
deliziose
.
Ma la
porta
,
ultimamente
, per la
malattia
di
don
Diego
,
era
rimasta
chiusa
per loro; e
ora
essi perciò si erano
accordati
con
Mauro
, se non nella
gelosia
che questi
sentiva
, almeno nell'
invidia
per
Pepè
, a cui la
porta
seguitava
ad
aprirsi
.
Pepè
aveva
gi
...
notato
questo
cambiamento
nell'
animo
degli
amici
, e
pi-
d'una
volta
aveva
cercato
di
schivarli
. Ma
ora
, ecco, essi, con
Mauro
alla
testa
, gli venivano
incontro
.
Mauro
gli
disse
bruscamente
,
fermandolo
:
- Vieni con me. Ho da
parlarti
.
- Perché? - gli
domandò
l'
Alletto
,
provandosi
a
sorridergli
. - Non puoi
parlarmi
qua?
-
C'
è troppa
gente
, - gli
rispose
asciutto
il Salvo.
Cammina
.
Pepè
sporse
il
labbro
e si
strinse
nelle
spalle
, per
significare
che non
intendeva
che cosa si potesse voler da lui con quell'
aria
rissosa
, di
mistero
, e
disse
:
- Io
credo
... non
so
... di farmi gli
affari
miei, senza
disturbar
nessuno.
Ma il Salvo lo
interruppe
a
voce
alta
, con
violenza
:
- Gli
affari
tuoi? Quali,
morto
di
fame
?
- Oh! -
esclamò
Pepè
. -
Bada
come
parli
...
-
Morto
di
fame
, sì; -
raffibbiò
Mauro
,
parandoglisi
di
fronte
minaccioso
. - E non
rispondere
, o ti
do
tanti
cazzotti
da farti
impazzire
.
Pepè
alzò
gli
occhi
al
cielo
, con la
bocca
aperta
, come per
dire
: " Mi
scappa
la
pazienza
! " - poi
sbuffò
:
-
Senti
,
caro
mio: non ho
piacere
né
voglia
di
attaccar
lite
con nessuno, io.
- Sta
bene
! - s'
affrettò
a
concluder
Mauro
. - E allora, giacché vuoi far la
pecora
,
bada
a questo
soltanto
: di non
metter
pi-
piede
, d'
ora
in poi, in
casa
di
don
Diego
Alcozèr
.
- Come! Perché? Chi può
proibirmelo
?
- Te lo
proibisco
io!
- Tu? E perché?
- Perché così mi
piace
! Non ci
vado
io, e non
devi
andarci
neanche tu. Né tu, né nessuno, hai
capito
?
- Questa è
bella
! E se il
Ravì
mi
conduce
con sé?
-
Arrivi
al
portone
, e dietro
front
! Se no, alle
corte
:
domani
sera
io sarò li: se ti
vedo
entrare
,
guaj
a te! Non ti
dico
altro. E
ora
vattene
a
casa
.
-
Buona
sera
, -
scappò
detto
a
Pepè
nell'
intontimento
prodottogli
dalla
perentoria
intimazione
.
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