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Luigi Pirandello
Il turno
IntraText CT - Lettura del testo
XXIV
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XXIV
Don
Diego
Alcozèr
, il
giorno
dopo le
nozze
del
Coppa
con
Stellina
,
vide
per
istrada
Pepè
Alletto
, e lo
chiamò
a sé. Mentre il
giovanotto
,
torbido
in
volto
e come
svanito
, gli s'
avvicinava
, egli
spalmò
una
mano
,
appoggiò
il
pollice
su la
punta
del
naso
e si
provò
ad
agitar
per
aria
le altre quattro
dita
tremule
:
- Tanto di
naso
,
don
Pepè
!
Mannaggia
la
prescia
!
- Non mi
seccate
,
vecchiaccio
stolido
! -
proruppe
Pepè
,
scrollandosi
tutto con
rabbioso
dispetto
.
Ma
don
Diego
lo
trattenne
per un
braccio
.
- Eh
via
, non siate
furioso
: venite qua... Io, voi e il nostro
ex-suocero
dobbiamo
anzi
consolarci
a
vicenda
,
oramai
. Venite a
casa
mia:
Marcantonio
verr
...
pi-
tardi
; e questa
sera
stessa, se non vi
dispiace
,
intavoleremo
una
partitina
di
calabresella
... Ci
terremo
compagnia
...
Pepè
,
chiuso
nel
funebre
cordoglio
, si
lasciò
andar
taciturno
dietro l'
Alcozèr
che,
tentennando
su le
deboli
gambette
a ogni
passo
,
sogghignava
sotto il
naso
e si
volgeva
di tanto in tanto a
sbirciare
l'
aspirante
suo
erede
sconfitto
.
-
Scusate
se
rido
,
don
Pepè
! Nella
vita
c'
è da
piangere
e
c'
è da
ridere
. Ma io son
vecchio
e non ho
pi-
tempo
di fare tutt'e due le
cose
.
Preferisco
ridere
. Del
resto
,
piangete
voi per me...
Povero
don
Pepè
, non
crediate
però, vi
compatisco
! Per
togliervi
subito d'
impaccio
,
lasciate
che vi
dichiari
che
sapevo
tutto:
so
che
aspiravate
alla
mano
di
Stellina
, dopo la mia
morte
, e che
Marcantonio
era
d'
accordo
. Ho
detto
perciò il ~nostro
ex-suocero
~. Ebbene, che
male
c'
è? Io, anzi, vi
assicuro
che n'ero
contentone
, e
sapete
perché? A
parte
i
meriti
vostri,
so
che quando si
desidera
ardentemente
la
morte
di uno, quest'uno non
muore
mai. E vi
tenevo
caro
, come un
amuleto
.
Ora
, invece, che v'
importa
pi-
ch'io
campi
o ch'io
muoja
? Mentre quella
volta
... vi
ricordate
?
dite
la
verit
..., mi ci
conduceste
apposta
fin
laggi-
, ai
Tempii
, sotto quel
diluvio
?
Perdio
:
pensare
,
don
Pepè
, che ci eravate quasi
arrivato
... Che
rabbia
deve
farvi questo
pensiero
! Una
polmonite
coi
fiocchi
... Il
Signore
vi ha
fatto
assaporare
la mia
morte
, e poi ve l'ha
tolta
quasi di
bocca
, come un
tozzo
di
pane
,
povero
don
Pepè
! E
ora
...
L'
Alletto
si
fermò
davanti al
portoncino
di
don
Diego
.
- Se
dovete
seguitare
a
dir
codeste
sciocchezze
, vi
lascio
.
- No no,
salite
,
caro
don
Pepè
, - gli
rispose
l'
Alcozèr
,
trattenendolo
di
nuovo
per un
braccio
. -
Salite
! Mi
dispiace
che non ci
troverete
pi-
la vostra
futura
moglie
... Faccio per
ridere
... Non ci
sente
nessuno...
Entrati
in
casa
,
don
Diego
condusse
Pepè
in
giro
per le
stanze
,
indovinando
e quasi
gustando
l'
amaro
piacere
che
doveva
cagionargli
la
vista
di quel
luogo
, ove
Stellina
aveva
abitato
. Nella
saletta
da
pranzo
si
fermò
e,
additando
un
lato
della
tavola
sparecchiata
,
disse
come a se stesso:
-
Sedeva
lì
a
desinare
... Poi
lì
, vicino alla
finestra
, si
metteva
a
leggere
i
romanzi
, che le
prestava
Fifo
Garofalo
...
Nella
camera
da
letto
non gl'
indicò
nulla; ma, nello
svestirsi
per
indossar
l'
abito
di
casa
,
vedendo
che
Pepè
guardava
il
letto
matrimoniale
attraverso le
tende
dell'
alcova
,
sogghignò
forte
, poi
finse
di
trarre
un
profondo
sospiro
e
andò
a
battergli
una
mano
su la
spalla
.
- Eh,
caro
don
Pepè
,
doman
l'altro
compisco
settantatré
anni
, eh eh... Se aveste avuto un po'
pi-
di
pazienza
...
Basta
, non voglio
affliggervi
... Ecco,
suonano
alla
porta
:
sar
...
Marcantonio
.
Il
Ravì
non s'
aspettava
di
trovar
l'
Alletto
in
casa
di
don
Diego
. Appena lo
vide
, si
cangiò
in
volto
e
gridò
:
-
Lasciatemene
andare
!
Don
Diego
lo
trattenne
per la
giacca
.
-
Lasciatemene
andare
! -
ripeté
pi-
forte
don
Marcantonio
. - Non posso
vedermelo
davanti!
- Eh
via
, perché? perché? - gli
disse
l'
Alcozèr
senza
lasciarlo
. - Vieni qua...
Rimettiamo
la
pace
.
- Lui, lui m'ha
rovinato
la
figlia
! -
insistette
don
Marcantonio
.
E
don
Diego
,
rabbonendolo
:
- Ma no, perché? ~
Factum
infectum
~... con quel che
segue
. E`
pi-
sconsolato
di te,
povero
giovanotto
...
S-
,
s-
,
stringetevi
la
mano
.
-
Neanco
se viene
Dio
! -
protestò
l'altro.
- Eh
via
,
Marcanto
'! Da' qua la
mano
;
don
Pepè
,
datemi
la vostra... Così! La
pace
è fatta. La
colpa
di
don
Pepè
è stata una
sola
, come gli facevo
notare
poco fa! la
prescia
!
Colpa
scusabile
in un
giovanotto
...
-
Nossignore
! -
negò
il
Ravì
. - La
colpa
sua è stata d'aver
condotto
qua quel
birbante
matricolato
, che non
riconoscerò
mai per
genero
finché
campo
, e che non voglio neanche
nominare
. Mia
figlia
,
ora
, per me, è come se
fosse
morta
! Non la
vedrò
pi-
... E me l'avete
uccisa
voi,
don
Pepè
!
Lasciatemi
...
lasciatemi
piangere
... Voi me l'avete
uccisa
! Non ve lo avevo
detto
io che colui sarebbe
stato
la vostra
rovina
e la
rovina
di mia
figlia
?
-
Scusate
, -
disse
Pepè
,
turbato
dal
pianto
del
Ravì
e
commosso
. - E io non sono
stato
ingannato
e
tradito
peggio
di voi?
Ammesso
che sia
stato
io a
spingerlo
a venire, che non è, lo avrei forse
fatto
, se avessi potuto
sospettare
o
supporre
...
-
Signori
miei, - li
interruppe
don
Diego
, - volete
dare
ascolto
a un
vecchio
? Non ci
pensiamo
pi-
! E` il
meglio
che ci
resti
da fare: le
recriminazioni
adesso
sono
inutili
...
Accendiamo
il
lume
,
piuttosto
, e
facciamoci
la
calabresella
.
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