Ruolo del
catechista
(17)
156.
Nessuna
metodologia, per quanto sperimentata, dispensa dalla persona stessa del
catechista in ogni fase del processo di catechesi.
Il carisma
datogli dallo Spirito, una solida spiritualità, una trasparente testimonianza
di vita costituiscono l'anima di ogni metodo e soltanto le proprie qualità
umane e cristiane garantiscono il buon uso dei testi e di altri strumenti di
lavoro.
Il catechista è
intrinsecamente un mediatore che facilita la comunicazione tra le persone e il
mistero di Dio e dei soggetti tra di loro e con la comunità. Per questo deve
adoperarsi perché la sua visione culturale, condizione sociale e stile di vita
non facciano ostacolo al cammino della fede, creando piuttosto le condizioni
più adatte perché il messaggio cristiano sia ricercato, accolto e approfondito.
Non dimentica
che l'adesione credente delle persone è frutto della grazia e della libertà, e
quindi fa sì che la sua attività sia sempre sostenuta dalla fede nello Spirito
Santo e dalla preghiera.
Infine, di
sostanziale importanza è la relazione personale del catechista con il soggetto.
Essa si nutre di passione educativa, di creatività ingegnosa, di adattamento e
insieme di massimo rispetto per la libertà e maturazione della persona.
In forza del
suo sapiente accompagnamento, il catechista assolve un servizio tra i più
preziosi dell'azione catechistica: aiuta i soggetti a discernere la vocazione
cui Dio li chiama.
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