L'importanza
della gioventù per la società e la Chiesa
(76)
182.
La Chiesa,
se vede i giovani come « speranza », li avverte oggi come « una grande sfida
per l'avvenire della Chiesa » stessa.(77)
Il rapido e
tumultuoso cambiamento culturale e sociale, l'aumento numerico, l'affermarsi di
un consistente periodo di giovinezza prima di far parte delle responsabilità
degli adulti, la carenza di lavoro e in certi paesi le condizioni di permanente
sottosviluppo, le pressioni della società dei consumi..., tutto giova a
profilare il pianeta giovani come mondo dell'attesa, non di rado del disincanto
e della noia, anzi dell'angoscia e dell'emarginazione. L'allontanamento dalla
Chiesa, o almeno una diffidenza nei suoi confronti, serpeggia in tanti come
atteggiamento di fondo. Vi si riflettono spesso la carenza del sostegno
spirituale e morale delle famiglie e le debolezze della catechesi ricevuta.
D'altra parte
forte e impetuosa è in tanti di loro la spinta alla ricerca di senso, alla
solidarietà, all'impegno sociale, alla stessa esperienza religiosa...
183.
Ne derivano
alcune conseguenze in ordine alla catechesi.
Il servizio
della fede avverte anzitutto le luci e le ombre della condizione giovanile così
come sono in concreto nelle diverse regioni ed ambienti di vita.
Cuore della
catechesi è l'esplicita proposta di Cristo al giovane del Vangelo,(78)
proposta diretta a tutti i giovani su misura dei giovani, nella comprensione
attenta dei loro problemi. Nel Vangelo essi infatti compaiono diretti
interlocutori di Cristo che rivela ad essi la loro « singolare ricchezza », e
insieme li impegna in un progetto di crescita personale e comunitario di
decisivo valore per le sorti della società e della Chiesa.(79)
Perciò i
giovani non devono essere considerati soltanto oggetto di catechesi, ma altresì
« soggetti attivi, protagonisti dell'evangelizzazione e artefici del rinnovamento
sociale ».(80)
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