Caratteristiche
della catechesi dei giovani
(81)
184.
Data la
vastità del compito, tocca certamente ai Direttorii catechistici delle Chiese
particolari e delle Conferenze Episcopali nazionali e regionali specificare, in
aderenza al contesto, quanto conviene nei singoli posti.
Si possono
indicare certe linee generali comuni:
– Si terrà
presente la varietà della situazione religiosa: vi sono giovani che non sono
nemmeno battezzati, altri che non hanno completato l'iniziazione cristiana, o
sono in crisi di fede talora grave, altri ancora che sono propensi a fare o
hanno già fatto una scelta di fede e chiedono di essere aiutati.
– Non si deve
poi dimenticare che riesce proficua quella catechesi che può svolgersi
all'interno di una più ampia pastorale dei ragazzi, degli adolescenti e dei
giovani, la quale ha presente l'insieme dei problemi che riguardano la loro
vita. A questo scopo la catechesi va integrata con certe procedure, come la
lettura della situazione, l'attenzione alle scienze umane e dell'educazione, la
collaborazione di laici e dei giovani stessi.
– La ben
regolata azione del gruppo, l'appartenenza a valide associazioni
giovanili(82) e l'accompagnamento personale del giovane, tra cui, come
fatto eminente, la direzione spirituale, sono mediazioni quanto mai utili per
una efficace catechesi.
185.
Tra le
diverse forme di catechesi giovanile, sono da prevedere, a seconda delle
situazioni, il catecumenato giovanile in età scolare, catechesi
dell'iniziazione cristiana, catechesi su tematiche programmate, altri incontri
più o meno occasionali ed informali...
In termini più
globali, la catechesi ai giovani va proposta con percorsi nuovi, aperti alla
sensibilità e problematiche di questa età, che sono di ordine teologico, etico,
storico, sociale... In particolare, ottengono il loro giusto posto l'educazione
alla verità e alla libertà secondo il Vangelo, la formazione della coscienza,
l'educazione all'amore, il discorso vocazionale, l'impegno cristiano nella
società, la responsabilità missionaria nel mondo.(83) Occorre rilevare,
tuttavia, che frequentemente l'evangelizzazione contemporanea dei giovani deve
adottare una dimensione missionaria piuttosto che quella strettamente catecumenale.
Infatti, la situazione obbliga spesso l'apostolato tra i giovani a essere
animazione giovanile di indole umanizzatrice e missionaria, come primo
passo necessario perché maturino le disposizioni più favorevoli al momento strettamente
catechistico. Pertanto, molte volte nella realtà è opportuno intensificare l'azione
precatecumenale all'interno di processi globali educativi.
Uno dei nodi da
affrontare e sciogliere riguarda la differenza di « linguaggio » (mentalità,
sensibilità, gusti, stile, vocabolario...) tra giovani e Chiesa (catechesi,
catechisti). Si insiste perciò sulla necessità di un « adattamento della
catechesi ai giovani », sapendo tradurre nel loro linguaggio « con pazienza e
saggezza, senza tradirlo, il messaggio di Gesù ».(84)
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