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Congregazione per il Clero
Direttorio Generale per la Catechesi

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  • PARTE V LA CATECHESI NELLA CHIESA PARTICOLARE
    • CAPITOLO I Il ministero della catechesi nella Chiesa particolare e i suoi agenti
        • La comunità cristiana e la responsabilità di catechizzare
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La comunità cristiana e la responsabilità di catechizzare

220. La catechesi è una responsabilità di tutta la comunità cristiana. L'iniziazione cristiana, infatti, « non deve essere opera soltanto dei catechisti o dei sacerdoti, ma di tutta la comunità dei fedeli ». (143) La stessa educazione permanente della fede è una questione che spetta a tutta la comunità. La catechesi è, pertanto, una azione educativa realizzata a partire dalla responsabilità peculiare di ogni membro della comunità, in un contesto o clima comunitario ricco di relazioni, affinché i catecumeni e i catechizzandi si incorporino attivamente nella vita della comunità.

Di fatto, la comunità cristiana segue lo sviluppo dei processi catechistici, sia con i bambini, sia con i giovani o con gli adulti, come un fatto che la coinvolge e la impegna direttamente. (144) È ancora la comunità cristiana che, alla fine del processo catechistico, accoglie i catechizzandi in un ambiente fraterno « in cui potranno vivere nel modo più pieno ciò che hanno appreso ». (145)

221. La comunità cristiana non soltanto molto al gruppo dei catechizzandi, ma riceve anche molto da essi. I nuovi convertiti, soprattutto i giovani e gli adulti, aderendo a Gesù Cristo, apportano alla comunità che li accoglie nuova ricchezza umana e religiosa. Così la comunità cresce e si sviluppa, poiché la catechesi non soltanto conduce alla maturità della fede i catechizzandi, ma la stessa comunità in quanto tale.

Anche se tutta la comunità cristiana è responsabile della catechesi, e anche se tutti i suoi membri devono dare testimonianza della fede, solo alcuni ricevono il mandato ecclesiale di essere catechisti. Insieme con la missione originaria che hanno i genitori nei confronti dei loro figli, la Chiesa conferisce ufficialmente a determinati membri del Popolo di Dio, specificamente chiamati, la delicata missione di trasmettere organicamente la fede in seno alla comunità. (146)




143) AG 14. In questo senso si esprime CT 16: « La catechesi è stata sempre e resterà un'opera, di cui tutta la Chiesa deve sentirsi e voler essere responsabile ». Cf anche: MPD 12; RICA 41; CIC 774, 1.



144) « La catechesi deve poggiarsi nella testimonianza della comunità ecclesiale » (DCG 1971 35); cf parte IV, cap. 2.



145) CT 24.



146) « Oltre a questo apostolato, che spetta assolutamente a tutti i fedeli, i laici possono anche essere chiamati in diversi modi a collaborare più immediatamente coll'apostolato della Gerarchia, a somiglianza di quegli uomini e donne che aiutavano l'apostolo Paolo nell'evangelizzazione, faticando molto per il Signore » (LG 33). Questa dottrina conciliare è stata raccolta dal CIC 228 e 759.






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