I genitori,
primi educatori della fede dei propri figli
(166)
226.
La
testimonianza di vita cristiana, offerta dai genitori nel seno della famiglia,
arriva ai bambini avvolta di tenerezza e di rispetto materno e paterno. I figli
percepiscono, così, e vivono gioiosamente la vicinanza di Dio e di Gesù
manifestata dai genitori; questa prima esperienza cristiana lascia
frequentemente una traccia decisiva che dura per tutto il tempo della vita.
Tale risveglio religioso infantile nell'ambito familiare ha un carattere «
insostituibile ». (167)
Questa prima
iniziazione si consolida quando, in occasione di certi avvenimenti familiari o
di feste, ci « si preoccupa di esplicitare in famiglia il contenuto cristiano o
religioso di tali avvenimenti ». (168) Tale iniziazione si
approfondisce di più se i genitori commentano e aiutano a interiorizzare la
catechesi più metodica che i loro figli, più cresciuti, ricevono nella comunità
cristiana. Infatti, « la catechesi familiare precede, accompagna e arricchisce
ogni altra forma di catechesi ». (169)
227.
I genitori
ricevono nel sacramento del matrimonio la grazia e la responsabilità dell'educazione
cristiana dei loro figli, (170) ai quali testimoniano e trasmettono
insieme i valori umani e religiosi. Tale azione educativa, al contempo umana e
religiosa, è un « vero ministero », (171) per mezzo del quale si
trasmette e si irradia il Vangelo fino al punto che la stessa vita di famiglia
si fa itinerario di fede e scuola di vita cristiana. Nella misura in cui i
figli crescono, anche lo scambio si fa mutuo e, « in un dialogo catechistico di
questo tipo, ognuno riceve e dà ». (172)
Per questo
occorre che la comunità cristiana presti una attenzione specialissima ai
genitori. Attraverso contatti personali, incontri, corsi e anche mediante una
catechesi per adulti diretta ai genitori, bisogna aiutarli ad assumere il compito
— oggi particolarmente delicato — di educare nella fede i loro figli. Questo è
ancora più urgente nei luoghi nei quali la legislazione civile non permette o
rende difficile una libera educazione nella fede. (173) In questi casi,
la « chiesa domestica » (174) è, praticamente, l'unico ambito dove i
bambini e i giovani possono ricevere una autentica catechesi.
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