Le scienze
umane nella formazione del catechista
242.
Il
catechista acquista la conoscenza dell'uomo e della realtà in cui vive anche
per mezzo delle scienze umane, che nel nostro tempo hanno raggiunto un grado
straordinario di sviluppo. « Nella cura pastorale si conoscano sufficientemente
e si faccia buon uso non soltanto dei principi della teologia, ma anche delle
scoperte delle scienze profane, in primo luogo della psicologia e della
sociologia, cosicché anche i fedeli siano condotti a una più pura e più matura
vita di fede ». (222)
È necessario
che il catechista entri in contatto almeno con alcuni elementi fondamentali di
psicologia: i dinamismi psicologici che muovono l'uomo; la struttura della
personalità; i bisogni e le aspirazioni più profonde del cuore umano; la
psicologia evolutiva e le tappe del ciclo vitale umano, la psicologia religiosa
e le esperienze che aprono l'uomo al mistero del sacro.
Le scienze
sociali procurano la conoscenza del contesto socio-culturale in cui l'uomo vive
e da cui è fortemente influenzato. Perciò è necessario che nella formazione del
catechista si faccia una « diagnosi delle condizioni sociologiche, culturali ed
economiche, in quanto processi collettivi che possono avere profonde
ripercussioni sulla diffusione del Vangelo ». (223)
Insieme con
queste scienze esplicitamente raccomandate dal Concilio Vaticano II, altre
devono essere presenti, in un modo o in un altro, nella formazione dei
catechisti, particolarmente le scienze dell'educazione e della comunicazione.
|