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Congregazione per il Clero
Direttorio Generale per la Catechesi

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  • PARTE V LA CATECHESI NELLA CHIESA PARTICOLARE
    • CAPITOLO II La formazione per il servizio della catechesi
        • La formazione dei catechisti all'interno delle comunità cristiane
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La formazione dei catechisti all'interno delle comunità cristiane

246. Fra le vie della formazione del catechista emerge, anzitutto, la propria comunità cristiana. È in essa che il catechista sperimenta la propria vocazione e alimenta costantemente il proprio senso apostolico. Nel compito di assicurare la loro progressiva maturazione come credenti e testimoni la figura del sacerdote è fondamentale. (233)

247. Una comunità cristiana può realizzare vari tipi di azioni formative in favore dei propri catechisti:

a) Una di esse consiste nell'alimentare costantemente la vocazione ecclesiale dei catechisti, tenendo viva in essi la coscienza di essere mandati dalla propria Chiesa.

b) È altresì molto importante procurare la maturazione della fede dei propri catechisti, attraverso la via ordinaria, con cui la comunità cristiana educa nella fede i propri operatori pastorali e i laici più impegnati. (234)

Quando la fede dei catechisti non è ancora matura, è consigliabile che essi partecipino all'itinerario di tipo catecumenale per giovani e adulti. Può essere quello ordinario della propria comunità, o uno creato specificamente per loro.

c) La preparazione immediata alla catechesi, fatta con il gruppo di catechisti, è un eccellente mezzo di formazione, soprattutto se accompagnato dalla valutazione di tutto ciò che è stato sperimentato nelle sessioni di catechesi.

d) Nell'ambito della comunità, si possono realizzare anche altre attività formative: corsi di sensibilizzazione alla catechesi, per esempio all'inizio dell'anno pastorale; ritiri e convivenze nei tempi forti dell'anno liturgico; (235) corsi monografici sui temi più necessari o urgenti; una formazione dottrinale più sistematica, per esempio studiando il Catechismo della Chiesa Cattolica.

Sono attività di formazione permanente che, insieme con il lavoro personale del catechista, appaiono molto convenienti. (236)




233) « I sacerdoti e i religiosi devono aiutare i fedeli laici nella loro formazione. In questo senso i Padri del Sinodo hanno invitato i presbiteri e i candidati agli Ordini a prepararsi accuratamente ad essere capaci di favorire la vocazione e la missione dei laici » (ChL 61).



234) Cf ChL 61.



235) « Sono anche da raccomandare le iniziative parrocchiali... finalizzate alla formazione interiore dei catechisti, come le scuole di preghiera, le convivenze di fraternità e di condivisione spirituale, i ritiri spirituali. Queste iniziative non isolano i catechisti, ma li aiutano a crescere nella spiritualità propria e nella comunione tra di loro » (GCM 22).



236) Cf DCG (1971) 110.






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