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Congregazione per il Clero Direttorio Generale per la Catechesi IntraText CT - Lettura del testo |
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I catechisti laici 230. Anche l'azione catechistica dei laici ha un carattere peculiare dovuto alla loro condizione nella Chiesa: « Il carattere secolare è proprio e particolare ai laici ». (182) I laici esercitano la catechesi a partire dal loro inserimento nel mondo, condividendo tutte le forme di impegno con gli altri uomini e donne e apportando alla trasmissione del Vangelo sensibilità e connotazioni specifiche: « Questa evangelizzazione (...) acquista una certa nota specifica e una particolare efficacia dal fatto che viene compiuta nelle comuni condizioni del secolo ». (183) Infatti, nel condividere la stessa forma di vita di coloro che catechizzano, i catechisti laici hanno una speciale sensibilità per incarnare il Vangelo nella vita concreta degli esseri umani. Gli stessi catecumeni e catechizzandi possono trovare in loro un modello cristiano nel quale proiettare il loro futuro di credenti. 231. La vocazione del laico per la catechesi scaturisce dal sacramento del Battesimo ed è irrobustita dalla Confermazione, sacramenti mediante i quali egli partecipa all'« ufficio sacerdotale, profetico e regale di Cristo ». (184) Oltre alla vocazione comune all'apostolato, alcuni laici si sentono chiamati interiormente da Dio ad assumere il compito di catechisti. La Chiesa suscita e discerne questa vocazione divina e conferisce la missione di catechizzare. Il Signore Gesù invita così uomini e donne, in una maniera speciale, a seguire Lui maestro e formatore dei discepoli. Questa chiamata personale di Gesù Cristo e il rapporto con Lui, sono il vero motore dell'azione del catechista. « Da questa amorosa conoscenza di Cristo nasce irresistibile il desiderio di annunziare, di evangelizzare e di condurre altri al "sì" della fede in Gesù Cristo ». (185) Sentirsi chiamato a essere catechista e ricevere dalla Chiesa la missione per farlo, può acquisire, di fatto, gradi diversi di dedizione, secondo le caratteristiche di ciascuno. A volte, il catechista può collaborare al servizio della catechesi per un periodo limitato della sua vita, o anche semplicemente in modo occasionale; resta pur sempre un servizio e una collaborazione preziosa. L'importanza del ministero della catechesi, tuttavia, consiglia che nella diocesi vi sia un certo numero di religiosi e di laici, stabilmente e generosamente dediti alla catechesi, riconosciuti pubblicamente, i quali — in comunione con i sacerdoti e il Vescovo — contribuiscono a dare a questo servizio diocesano la configurazione ecclesiale che gli è propria. (186)
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182) LG 31. In ChL 15 si analizza dettagliatamente questo «carattere secolare ». 183) LG 35. 184) AA 2b; cf Rituale Romanum, Ordo Baptismi Parvulorum, n. 62, Edito Typica, Typis Polyglottis Vaticanis 1969; RICA 224. 185) CCC 429. 186) Il Codice di Diritto Canonico stabilisce che l'autorità della Chiesa possa affidare ufficialmente un officio o servizio ecclesiale ai laici, prescindendo dal fatto che quel servizio sia o no un « ministero » non ordinato formalmente istituito come tale: « I laici che risultano idonei, sono giuridicamente abili ad essere assunti dai sacri Pastori in quegli uffici ecclesiastici e in quegli incarichi (officia ecclesiastica et munera), che sono in grado di esercitare secondo le disposizioni del diritto » (CIC 228 §1); cf EN 73; ChL 23. |
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