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Congregazione per il Clero Direttorio Generale per la Catechesi IntraText CT - Lettura del testo |
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La formazione pedagogica 244. Insieme con le dimensioni che si riferiscono all'essere e al sapere, la formazione del catechista deve coltivare anche il saper fare. Il catechista è un educatore che facilita la maturazione della fede che il catecumeno o il catechizzando realizza con l'aiuto dello Spirito Santo. (227) La prima realtà, di cui occorre tener conto in questo settore decisivo della formazione, è quella di rispettare la pedagogia originale della fede. Il catechista, infatti, si prepara al fine di facilitare la crescita di una esperienza di fede, della quale non è depositario. Essa è stata posta da Dio nel cuore dell'uomo e della donna. Compito del catechista è solo quello di coltivare questo dono, offrirlo, alimentarlo e aiutarlo a crescere. (228) La formazione cercherà di far maturare nel catechista la capacità educativa, che implica: la facoltà di attenzione verso le persone, l'abilità per interpretare e rispondere alla domanda educativa, l'iniziativa nell'attivare processi di apprendimento e l'arte di condurre un gruppo umano verso la maturità. Come avviene in ogni arte, la cosa più importante è che il catechista acquisisca il proprio stile d'impartire la catechesi, adattando alla sua personalità i principi generali della pedagogia catechistica. (229) 245. Più concretamente: si dovrà abilitare il catechista e in particolar modo colui che si dedica a pieno tempo alla catechesi, a saper programmare nel gruppo di catechisti l'azione educativa, ponderando le circostanze, elaborando un piano realistico e — dopo la realizzazione — a valutarlo criticamente. (230) Deve essere capace di animare un gruppo, utilizzando con discernimento le tecniche dell'animazione di gruppo che offre la psicologia. Questa capacità educativa e questo saper fare con le conoscenze, attitudini e tecniche che comporta, « vengono acquistate meglio se sono date di pari passo con lo svolgersi del loro impegno apostolico (per esempio, durante le riunioni in cui vengono preparate e verificate le lezioni di catechismo) ». (231) Il traguardo o la meta ideale è quella, secondo cui i catechisti dovrebbero essere i protagonisti del loro apprendimento, mettendo la formazione sotto il segno della creatività e non solo della mera assimilazione di regole esterne. Perciò la formazione deve essere molto vicina alla pratica: bisogna partire da quella per arrivare a questa. (232)
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227) L'importanza della pedagogia è stata sottolineata da CT 58: « Tra le numerose e prestigiose scienze umane, che registrano ai nostri giorni un immenso progresso, la pedagogia è senza dubbio una delle più importanti.. La scienza dell'educazione e l'arte dell'insegnare sono oggetto di continue rimesse in discussione, in vista di un migliore adattamento o di una più grande efficacia ». 228) Cf CT 58. 229) Cf DCG (1971) 113. 230) Ibid. 231) DCG (1971) 112. 232) Cf GCM 28. |
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