Giornata,  Novella

 1     9,  8|               Novella ottava~ ~Biondello fa una beffa a Ciacco d’
 2     9,  8|     uno, il quale era chiamato Biondello, piccoletto della persona,
 3     9,  8|       il quale, avvicinatosi a Biondello, disse:~- Che vuol dir questo?~
 4     9,  8|     Che vuol dir questo?~A cui Biondello rispose:~- Iersera ne furono
 5     9,  8|     accortosi dello ‘nganno di Biondello e in sé non poco turbatosene,
 6     9,  8|        ridere di questa beffa.~Biondello, vedutolo, il salutò, e
 7     9,  8| indugio al fatto, partitosi da Biondello, con un saccente barattiere
 8     9,  8|        Messere, a voi mi manda Biondello, e mandavi pregando che
 9     9,  8|   levatura avea, avvisando che Biondello, il quale egli conosceva,
10     9,  8|     mai ch’egli ebbe ritrovato Biondello, al quale egli disse:~-
11     9,  8|        de’ Cavicciuli?~Rispose Biondello:~- Mai no; perché me ne
12     9,  8|      e’ si vuole.~Disse allora Biondello:~- Bene, io vo verso là,
13     9,  8|      gli farò motto.~Partitosi Biondello, Ciacco gli andò appresso
14     9,  8|       trarre altro, se non che Biondello, ad instanzia di cui che
15     9,  8|     prima innanzi non gli poté Biondello dire una parola, né domandar
16     9,  8|    uomo da motteggiar con lui.~Biondello piagnendo si scusava e diceva
17     9,  8|        e ridendo il domandò:~- Biondello, chente ti parve il vino
18     9,  8|        messer Filippo?~Rispose Biondello:~- Tali fosser parute a
19     9,  8|       ben da bere come avesti.~Biondello, che conoscea che contro
20     9,  9|    assai riso dello sventurato Biondello, lieta cominciò così a parlare.~