Giornata,  Novella

 1     1,  4 |       Novella quarta~ ~Un monaco, caduto in peccato degno di gravissima
 2     1,  5 |           uomo ch’ella non è, m’è caduto nell’animo, donne mie belle,
 3     1,  7 |       pensiero di messer Cane era caduto ogni cosa che gli si donasse
 4     1,  8 | meritamente, gli era de’ Grimaldi caduto il soprannome e solamente
 5     2,  5 |        rientrare: per ciò che, se caduto non fossi, vivi sicuro che,
 6     2,  5 |           sarebbe infin nel fondo caduto forse non senza suo gran
 7     2,  7 |        pure avveduto Marato esser caduto in mare; il che sentendo
 8     2,  10|        essendo a lui il calendaro caduto da cintola e ogni festa
 9     4,  1 |   vergogna quello che già gli era caduto nell’animo di dover fare.~
10     4,  3 |            quello che nello animo caduto mi sia intendo di dimostrarvi,
11     4,  6 |         veggendo la giovane e lui caduto ritirandosi in grembio,
12     4,  7 |         accidente cadde che prima caduto era Pasquino, non senza
13     5,  4 |        gran fatica e pericolo, se caduto fosse, pervenne in sul verone,
14     7,  9 |          quale come la donna vide caduto, disse verso Nicostrato:~-
15     9,  6 |          e trovato che quello che caduto era non era tal cosa, non
16    10,  6 |          modo vedere, nel pensier caduto di dover, non solamente
17    10,  6 |          così tosto della memoria caduto le violenze fatte alle donne
18    10,  9 |          è il nostro fine, a me è caduto nel animo di dimostrarvi