Giornata,  Novella

 1     1,  1| gittato a’ fossi a guisa d’un cane. E, se egli si pur confessa,
 2     1,  7| parlar debbo; il quale messer Cane della Scala, magnifico signore,
 3     1,  7|  tutto il mondo suona, messer Cane della Scala, al quale in
 4     1,  7|     Ma nel pensiero di messer Cane era caduto ogni cosa che
 5     1,  7|      giorno, desinando messer Cane, davanti da lui assai nella
 6     1,  7|     ritornò a cavallo.~Messer Cane, il quale intendente signore
 7     3,  6|      come tu se’ degno, sozzo cane vituperato che tu se’. Ohimè,
 8     3,  6|       Ché non rispondi, sozzo cane? Che ha colei più di me?
 9     4,  6|      sofferi che a guisa d’un cane sia sepellito o nella strada
10     5,  8|       ragionare, a guisa d’un cane rabbioso, con lo stocco
11     6,  3|      l’uditore, e non come ‘1 cane; per ciò che, se come il
12     6,  3|       per ciò che, se come il cane mordesse il motto, non sarebbe
13     6,  3|       risponditore morda come cane, essendo come da cane prima
14     6,  3|    come cane, essendo come da cane prima stato morso, non par
15     8,  6|   dopo l’altra, di quelle del cane confettate in aloè, e pare
16     8,  6|  fecene far due di quelle del cane, le quali egli fece confettare
17     8,  9|     in quella lingua del gran Cane vuol tanto dire quanto imperadrice