Giornata,  Novella

1     2,  2|       antica e lascio correr due soldi per ventiquattro denari;
2     7,  8|        culo, come egli hanno tre soldi, vogliono le figliuole de’
3     8,  2|        ed ebbine buon mercato de soldi ben cinque, per quel che
4     8,  6|        Calandrino forse quaranta soldi, li quali egli gli diede.~
5     9,  4|       mio farsetto per trentotto soldi; son certo, che egli cel
6     9,  4|         riavrem per trentacinque soldi, ricogliendol testé, ché,
7     9,  4|        miglioriam noi questi tre soldi?~L’Angiulieri, udendol così
8     9,  4|       vuo’ tu migliorar que’ tre soldi? Non credi tu che io te
9     9,  4| lasciassi a costui per trentotto soldi! Egli vale ancor quaranta