Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Alfabetica    [«  »]
accidental 1
accidente 33
accidenti 17
acciò 217
accoglienze 2
accomandandolo 1
accomandatala 1
Frequenza    [«  »]
221 detto
221 fatta
218 su
217 acciò
216 allora
216 via
215 avere
Giovanni Boccaccio
Decameron

IntraText - Concordanze

acciò

    Giornata,  Novella
1 Pro | la noia minore.~Adunque, acciò che in parte per me s’ammendi 2 1, Intro| al sommo si pervenia.~E acciò che dietro a ogni particularità 3 1, Intro| isconci parlari. E però, acciò che quello che ciascuna 4 1, Intro| apertissimo argomento.~E perciò, acciò che noi per ischifaltà o 5 1, Intro| lietamente viver disporre. E acciò che ciascun pruovi il peso 6 1, Intro| tacendo ciascun, disse: «Acciò che io prima essemplo dea 7 1, Intro| suona, ciascun qui sia, acciò che per lo fresco si mangi».~ 8 1, 1 | maravigliose cose incominciare, acciò che, quella udita, la nostra 9 1, 1 | santa e ultima unzione, acciò che io, se vivuto son come 10 1, 1 | giorno così fosse tenuto, acciò che da tutti potesse essere 11 1, 1 | ricorressimo. E per ciò, acciò che noi per la sua grazia 12 1, 2 | infallibile verità ne dimostri, acciò che quello che noi crediamo 13 1, 4 | loro vedere il suo difetto, acciò che poi non avesser cagione 14 1, 4 | e di farlo incarcerare, acciò che esso solo possedesse 15 1, 5 | entrare altrove che a Genova; acciò che quivi, per terra andando, 16 1, 5 | e, finito il desinare, acciò che col presto partirsi 17 1, 6 | denari non osan toccare) acciò ch’egli dovesse verso lui 18 1, 7 | per che, se ciò avvenisse, acciò che di mangiare non patisse 19 1, 9 | intendo che ti son fatte, acciò che, da te apparando, io 20 1, 10 | sentito tornare. Per che, acciò che voi vi sappiate guardare, 21 1, 10 | guardare, e oltre a questo acciò che per voi non si possa 22 1, 10 | voglio venerenda ammaestrate; acciò che come per nobiltà d’animo 23 1, Fine | provedere per l’avvenire, e acciò che quello che la reina 24 1, Fine | avanti dette da Pampinea, acciò che milensa non paresse, 25 1, Fine | mio il vostro insieme; e acciò che quello che a me par 26 1, Fine | novellare e davanti mostrarlovi, acciò che ciascuno abbia spazio 27 1, Fine | più di dire mi piacerà. E acciò che alcun non creda che 28 2, 1 | solo ritrovato. Il che, acciò che io al comandamento della 29 2, 1 | signor di questa terra, acciò che romor non si faccia, 30 2, 1 | sembianti di volermi menare acciò che questo santo mi guarisca; 31 2, 1 | e sopra il corpo posto, acciò che per quello il beneficio 32 2, 2 | vedessero, di rubarlo; e perciò, acciò che egli niuna suspezion 33 2, 2 | donna piacque, levatisi, acciò che questa cosa non si potesse 34 2, 3 | potesse conducere; il che acciò che io, che onestamente 35 2, 3 | moglie dare), per qui venire, acciò che la vostra santità mi 36 2, 3 | la vostra santità, e sì acciò che per voi il contratto 37 2, 3 | vostra benedizion ne doniate, acciò che con quella, sì come 38 2, 4 | ristorare i danni suoi, acciò che la onde ricco partito 39 2, 5 | faccenda per tutto il giorno acciò che a Andreuccio non potesse 40 2, 5 | imbrattò. Il quale luogo, acciò che meglio intendiate e 41 2, 6 | quale, ora che venuta è, acciò che io mai d’aver ben più 42 2, 6 | onorata mia madre; ora, acciò che niuna parte in quello 43 2, 6 | ad imaginare. Alla quale, acciò che compiuta fosse, volle 44 2, 7 | dolorosa vita cagione.~E acciò che io partitamente di tutti 45 2, 7 | contrastare a certe frontiere, acciò che più avanti non potesse 46 2, 7 | Basano re di Capadocia, acciò che sopra Osbech dall’una 47 2, 7 | morte me non dimentichi, acciò che io di vantar mi possa, 48 2, 7 | piacere era contento; e acciò che da ogni ingiuria che 49 2, 7 | una cameretta nella poppa, acciò che i fatti non paressero 50 2, 7 | far fosse le dimostrò; e acciò che altro per indugio intervenir 51 2, 8 | mostrarono appresso. Il che, acciò che meglio far si potesse, 52 2, 8 | peccato, altramente dispose; e acciò che a mano di vile uomo 53 2, 8 | alcuna dota; e per ciò, acciò che tua sorella senza dota 54 2, 9 | discaro d’averlo udito, acciò che dagli ‘ngannatori guardar 55 2, 9 | disidero, di far ciò che può acciò che con quella esser possa, 56 2, 9 | l tuo ingegno è cotanto, acciò che io ti faccia certo della 57 2, 9 | signoria del soldano era; acciò che i mercatanti e le mercatantie 58 3, 1 | trovar modo a questi fatti, acciò che da Masetto non fosse 59 3, 2 | camera entrare.~Per che, acciò che vedesse in che maniera 60 3, 2 | una stufa lavatosi bene, acciò che non forse l’odore del 61 3, 2 | tempo portavano lunghissimi, acciò che a quel segnale la mattina 62 3, 3 | perviene a’ fatti; per che, acciò che male e scandalo non 63 3, 3 | mano e holla recata a voi, acciò che voi gliele rendiate 64 3, 3 | e delle vostre orazioni, acciò che Iddio gli tragga di 65 3, 3 | mandata la borsa e la cintura, acciò che al frate non togliesse 66 3, 3 | venuta ad iscusarmivi, e acciò che voi crediate che io 67 3, 4 | ella era contenta, e che, acciò che Iddio gli facesse la 68 3, 4 | il suo piacere.~Di che, acciò che l’ultime parole non 69 3, 5 | domandò il suo pallafreno, acciò che il Zima gliele profferesse 70 3, 5 | simigliante delle mie cose. E acciò che voi di questo prendiate 71 3, 5 | maggior noia cagione.~Per che, acciò che ciò non avvenga, ora 72 3, 5 | piacevole e intero compimento.~E acciò che io non t’abbia altra 73 3, 6 | sofferire, e di dirlovi, acciò che voi conosceste che merito 74 3, 6 | già presso alla morte.~E acciò che voi non credeste queste 75 3, 7 | egli mi piace di parlarne, acciò che per innanzi meglio li 76 3, 7 | altro esercizio. E per ciò, acciò ch’io più vero parli, non 77 3, 7 | purghino e colle messe, acciò che a loro, che per viltà, 78 3, 7 | gli uomini la lussuria, acciò che, rimovendosene gli sgridati, 79 3, 7 | usura e i malvagi guadagni, acciò che, fatti restitutori di 80 3, 7 | ingegnarsi di compiacergli, acciò che da amarla non si rimovesse 81 3, 7 | marito, e disse:~- Madonna, acciò che io vi consoli del vostro 82 3, 7 | riceve l’offese; ma tuttavia, acciò che Iddio alla mia salute 83 3, 7 | il luogo che voi tenete, acciò che coloro non portino le 84 3, 7 | sien puniti. La qual cosa acciò che avvenga, in onor di 85 3, 9 | potesser venir fatto. Dove, acciò che per conseguente il marito 86 3, 9 | quello che v’aggraderà, acciò che io poi me ne vada.~La 87 3, 10 | dovesse con lei tenere, acciò che essa non s’accorgesse 88 4, Intro| non una novella intera (acciò che non paia che io voglia 89 4, Intro| mescolare), ma parte d’una, acciò che il suo difetto stesso 90 4, Intro| lasciarnegli alcuna vedere, acciò che esse da così fatto servigio 91 4, Intro| voi una volta a Firenze, acciò che, faccendomi cognoscere 92 4, 1 | innamorata donna.~La quale, acciò che niuno di ciò accorger 93 4, 1 | discreto ordine alli loro amori acciò che segreti fossero, tornatosi 94 4, 1 | cotanto amasti; le quali acciò che tu l’avessi, pose Iddio 95 4, 2 | incresce, e in fino ad ora, acciò che più non vi sia fatto 96 4, 2 | incominciò a confortare, acciò che di leggier non fosse 97 4, 2 | compagno suo, al quale, acciò che paura non avesse dormendo 98 4, 2 | alla caccia, e non si fa, acciò che voi non siate venuti 99 4, 3 | gran noia e di pericolo, acciò che da quella con più forte 100 4, 3 | mandasse la colpevole donna, acciò che a lui non fosse biasimo 101 4, 3 | sorella che io ti meni, acciò che più non venghi alle 102 4, 4 | veduto avesse, volentieri, acciò che questo avvenuto non 103 4, 5 | diliberò di questa cosa, acciò che né a loro né alla sirocchia 104 4, 6 | dell’altra fu menato. E acciò che niuna cagione mai, se 105 4, 6 | pure, il suo voler vedendo, acciò che egli d’altro non sospecciasse, 106 4, 6 | pareva averlacara che, acciò che da me non si partisse, 107 4, 7 | dove egli menar la voleva, acciò che quivi più adagio e con 108 4, 7 | salvia non suole avvenire. Ma acciò che ella alcuno altro offender 109 4, 8 | che, stesa oltre la mano acciò che si svegliasse, il cominciò 110 4, 8 | simigliante tra gli uomini, acciò che noi sentiamo se alcuna 111 4, Fine | la prendo volentieri; e acciò che meglio t’avveggi di 112 4, Fine | chenti sono le tue novelle, acciò che più giorni che questo 113 5, 1 | feroce divenne.~E in brieve (acciò che io non vada ogni particular 114 5, 1 | conceduto il suo disio, acciò che più noia gli fosse il 115 5, 1 | apparecchiano a donarti; la quale, acciò che tu l’usate forze ripigli 116 5, 1 | nozze della tua Efigenia, acciò che in quelle goda della 117 5, 1 | cautamente l’una mandò al porto, acciò che niun potesse impedire 118 5, 1 | una ne lasciò alla porta, acciò che alcun dentro non gli 119 5, 2 | disiderare d’andare a Tunisi, acciò che gli occhi saziasse di 120 5, 3 | Vogliantelo aver detto, acciò che tu poi, a se questo 121 5, 3 | quello s’andò a nascondere, acciò che, se quella gente quivi 122 5, 3 | noi cel mettemmo in casa, acciò che i lupi nol manicassero.~- 123 5, 4 | trasportato la giovanezza, acciò che tu tolga a te la morte 124 5, 4 | legittima moglie la Caterina, acciò che, come ella è stata questa 125 5, 4 | che messer Lizio volea, acciò che con sicurtà e lungo 126 5, 5 | più pace, proponendo seco, acciò che più simil caso non avvenisse, 127 5, 6 | finestra lasciata aperta, acciò che egli prestamente dentro 128 5, 6 | ad ora di terza tenuti, acciò che da tutti potessero esser 129 5, 6 | l’uno all’altro rivolti, acciò che morendo io e vedendo 130 5, 6 | voglio che tu gli conosca, acciò che tu veggi quanto discretamente 131 5, 7 | donna con la sua compagnia, acciò che il malvagio tempo non 132 5, 7 | grandinando tuttavia.~E acciò che io ogni particella non 133 5, 7 | fosse la cosa. La giovane, acciò che a Pietro non fosse fatto 134 5, 7 | poi appiccato per la gola; acciò che una medesima ora togliesse 135 5, 7 | ella lui vuol per marito, acciò che contro alla legge, dove 136 5, 7 | dove la figliuola era, acciò che, se fatto non fosse 137 5, 8 | crudeltà vendicata; il che acciò che io vi dimostri e materia 138 5, 8 | di questo le nacque, che, acciò che questo a lei non avvenisse, 139 5, 9 | il farò volentieri, non acciò solamente che conosciate 140 5, 9 | che in Firenze fossero; e acciò che egli l’amor di lei acquistar 141 5, 9 | debba piacere di donarlomi, acciò che io per questo dono possa 142 5, 10 | cose assai ancora dicono.~E acciò che io non ti tenga più 143 5, 10 | quanti paternostri io dirò, acciò che Iddio gli faccia lume 144 5, 10 | mente fin che tu possa, acciò che quale asin in parete 145 6, 2 | dell’arti reputate più vili, acciò che di quelle alle necessità 146 6, 6 | gli conosce, come fo io; e acciò che voi non intendeste d’ 147 6, 10 | podere e la divozion sua, acciò ché il beato santo Antonio 148 6, 10 | penna dell’agnol Gabriello, acciò che non si guasti, in una 149 7, Intro| confetti ebbero il digiun rotto acciò che di canto non fossero 150 7, 1 | prima, né Federigo altressì, acciò che ogni volta non convenisse 151 7, 1 | e la donna altressì; ma, acciò che Gianni nulla suspicar 152 7, 1 | abbia, nuocere -.~La donna, acciò che Federigo per avventura 153 7, 2 | andare dicendo per tutto, acciò che per gli uomini si conosca 154 7, 2 | dentro, come io ci uscii, acciò che alcuna persona entrar 155 7, 4 | e posesi alle finestre, acciò che tornare vedesse la donna 156 7, 5 | alcune petruzze in bocca, acciò che esse alquanto la favella 157 7, 5 | massimamente quello da mezza scala, acciò che il geloso su non potesse 158 7, 6 | tiratasi verso la camera, acciò che Leonetto l’udisse, rispose:~- 159 7, 7 | viene tutta trapassi. E acciò che questo abbia effetto, 160 7, 7 | disio come avuto hai; e acciò che tu questo creda, io 161 7, 7 | piaceri acconsentirmi; e io, acciò che questa cosa non mi bisognasse 162 7, 8 | fermo e tirerebbelo a sé, acciò che egli non aspettasse: 163 7, 9 | Nicostrato ama Pirro, il quale, acciò che credere il possa, le 164 7, 9 | fanciulli datigli da’ padri loro acciò che in casa sua, per ciò 165 7, 10 | al fine del suo disidero, acciò che Tingoccio non avesse 166 7, Fine | si mettesser le tavole, acciò che poi adagio si potessero 167 8, 1 | credette che egli il facesse, acciò che ‘l compagno suo non 168 8, 2 | credi che io te gli rechi; acciò che tu mi creda, io ti lascerò 169 8, 3 | adunque a cercar di costoro, acciò che senza indugio e prima 170 8, 6 | cagione per che voi siete qui, acciò che, se altro avvenisse 171 8, 7 | sollecitudine in piacere a costei, acciò che per lo piacerle il suo 172 8, 7 | per Dio che voi m’apriate, acciò che io possa costì dentro 173 8, 7 | a dirgli che se ne vada, acciò che io possa poi tornare 174 8, 7 | facciate fare un buon fuoco, acciò che, come io entrerò dentro, 175 8, 7 | che nella torre venisse, acciò che essa potesse parlargli.~ 176 8, 7 | conosciuto che tu non facesti. E acciò che tu del disidero degli 177 8, 7 | disporrò alla morte ricevere, acciò che Iddio abbia misericordia 178 8, 7 | dove io ho lei avuta, acciò che io t’avessi della tua 179 8, 7 | essendo già il sol basso, acciò che quivi non gli cogliesse 180 8, 9 | Bruno, parendogli star bene, acciò che ingrato non paresse 181 8, 9 | uscio della via uno orinale, acciò che coloro che avessero 182 8, 9 | belle vostre robe in dosso, acciò che voi per la prima volta 183 8, 9 | colui che noi manderemo. E acciò che voi siate d’ogni cosa 184 8, 10 | cambiasse e mandassegli loro; acciò che, non faccendolo egli, 185 8, 10 | modo ella dovesse tenere acciò che a Monaco non andasse, 186 8, 10 | richiesta gli fosse, e sì acciò che niuna cosa gli potesse 187 9, 1 | e non potendo, le venne, acciò che la lor seccaggine si 188 9, 1 | quantunque egli fosse possibile, acciò che, non faccendolo essi, 189 9, 2 | conoscea; poi pensarono, acciò che la negazione non avesse 190 9, 4 | sei mesi gli dovesse dare, acciò che vestir si potesse e 191 9, 5 | merende e d’altri onoretti, acciò che solleciti fossero a’ 192 9, 5 | andasse e più non vi tornasse, acciò che Filippo, se niente di 193 9, 9 | giuoco quello che io farò. E acciò che tu non m’impedischi, 194 9, 10 | Carapresa di Giudice Leo, acciò che il prete col marito 195 10, 1 | lei voglio che sia vostro, acciò che nelle vostre contrade 196 10, 3 | Il quale se tu uccidi, acciò che tu possa senza impedimento 197 10, 3 | sentendolati domandare, acciò che tu non fossi solo colui 198 10, 3 | diliberai di donarlati, e acciò che tu l’avessi, quel consiglio 199 10, 4 | divenir me l’ha fatta. Ma acciò che voi più apertamente 200 10, 4 | di lei innamorar mi fece acciò che il mio amore fosse, 201 10, 5 | giardino da lei addomandato, acciò che per quel potesse lui 202 10, 7 | avrai assapere mel facci, acciò che io, consolata morendo, 203 10, 8 | altro io non t’amassi, m’è, acciò che io viva, cara la vita 204 10, 8 | Sofronia mi sia restituita, acciò che io lietamente vostro 205 10, 8 | ingegnossi di farglisi vedere, acciò che Tito riconoscendolo 206 10, 9 | magnificenzie del Saladino, acciò che per le cose che nella 207 10, 9 | invitati gli avesse; per ciò, acciò che negar non potesser d’ 208 10, 9 | una camera entratosene, acciò che niuna sua cara cosa 209 10, 9 | almeno a veder mi vegniate, acciò che io possa in quella, 210 10, 9 | donna. La quale presala, acciò che l’usanza di lui compiesse, 211 10, 10 | fatta gente; e per ciò, acciò che io troppo da voi non 212 10, 10 | pregarono che moglie prendesse, acciò che egli senza erede né 213 10, 10 | voglio esser contento; e acciò che io non abbia da dolermi 214 10, 10 | onorevolmente ricever la possiate, acciò che io mi possa della vostra 215 10, 10 | erano state le prestasse, acciò che così non andasse davanti 216 10, Fine | m’è carissimo. E per ciò, acciò che per troppa lunga consuetudine 217 10, Fine | farlo cognoscere a tutte, acciò che per ignoranza non vi


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