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Giovanni Boccaccio
Decameron

IntraText - Concordanze

firenze

   Giornata,  Novella
1 1, Intro| alle mura della città di Firenze essere stati di vita tolti, 2 2, 1 | per ciò che, infino che in Firenze non fosse, sempre gli parrebbe 3 2, 3 | o fare alcuna pompa, di Firenze usciti, non si ritenner 4 2, 3 | successivamente or l’uno or l’altro a Firenze tornandosi, gran parte delle 5 2, 3 | mandarono, ed essi tutti e tre a Firenze avendo dimenticato a qual 6 2, 3 | e i tre fratelli, che in Firenze erano, in niuna cosa le 7 2, 3 | partendosi, di venire a Firenze, dove già la fama aveva 8 2, 3 | seco Agolante, si partì di Firenze, e a Parigi venuti, onorevolmente 9 2, 3 | ricco oltre modo si tornò a Firenze, avendol prima il conte 10 3, 7 | una sua donna, si parte di Firenze; tornavi in forma di peregrino 11 3, 7 | mostrarvi.~Fu adunque in Firenze un nobile giovane, il cui 12 3, 7 | sofferir si dispose a tornar in Firenze. E, messa ogni sua cosa 13 3, 7 | giunta, quella ne mandò a Firenze ad alcuno amico dell’ancontano 14 3, 7 | ne venne appresso; e in Firenze giunti, se n’andò ad uno 15 3, 9 | sua voglia sposatala, a Firenze se ne va per isdegno, dove 16 3, 9 | né mai ristette sì fu in Firenze; e quivi per avventura arrivata 17 3, 9 | contessa, sentendo lui di Firenze partito e tornato nel suo 18 3, 9 | contenta assai, e tanto in Firenze dimorò che ‘1 tempo del 19 4, Intro| di venire alcuna volta a Firenze, e quivi secondo le sue 20 4, Intro| mi menate voi una volta a Firenze, acciò che, faccendomi cognoscere 21 4, Intro| poscia pe’ nostri bisogni a Firenze andare quando vi piacerà, 22 4, Intro| pentessi d’averlo menato a Firenze.~Ma avere infino a qui detto 23 4, 7 | adunque, non è gran tempo, in Firenze una giovane assai bella 24 4, 8 | un altro potersi stare a Firenze. I valenti uomini, udendo 25 5, 9 | altre sue belle cose, che in Firenze fu già un giovane chiamato 26 5, 9 | delle più leggiadre che in Firenze fossero; e acciò che egli 27 6, 2 | grandissimo stato, mandati in Firenze certi suoi nobili ambasciadori 28 6, 2 | bianchi e vermigli che in Firenze si trovassero o nel contado. 29 6, 3 | motteggiare del vescovo di Firenze silenzio impone.~ ~Quando 30 6, 3 | mostrare.~Essendo vescovo di Firenze messer Antonio d’Orso, valoroso 31 6, 3 | savio prelato, venne in Firenze un gentile uom catalano, 32 6, 5 | vedute, se ne tornava a Firenze. Il quale, né in cavallo 33 6, 5 | costoro volendo essere il a Firenze, presi dal lavoratore in 34 6, 6 | li più gentili uomini di Firenze e i più antichi.~De’ quali 35 6, 6 | più antichi, non che di Firenze, ma di tutto il mondo o 36 6, 6 | che fossero, non che in Firenze, ma nel mondo o in maremma.~ 37 6, 9 | che in diversi luoghi per Firenze si ragunavano insieme i 38 6, 10 | quale io, non ha molto, a Firenze donai a Gherardo di Bonsi, 39 7, 1 | apparare.~Egli fu già in Firenze nella contrada di San Brancazio 40 7, 1 | muso volto vedesse verso Firenze, sicuramente e senza alcun 41 7, 1 | ed era rimaso volto verso Firenze, e per ciò Federigo, credendo 42 7, 6 | fattol montare a cavallo, a Firenze il ne menò, e lasciollo 43 7, 8 | la miglior figliuola di Firenze e la più onesta, egli non 44 8, 2 | fatto; e venendosene verso Firenze, si pensò il prete che ora 45 8, 2 | conviene andar sabato a Firenze a render lana che io ho 46 8, 3 | Era similmente allora in Firenze un giovane di maravigliosa 47 8, 3 | divenire i più ricchi uomini di Firenze, per ciò che io ho inteso 48 8, 3 | il più avventurato uom di Firenze, sono rimaso il più sventurato; 49 8, 5 | un giudice marchigiano in Firenze, mentre che egli, essendo 50 8, 5 | saper se egli s’usava a Firenze di trarre le brache a’ giudici, 51 8, 6 | poderetto non guari lontano da Firenze, che in dote aveva avuto 52 8, 6 | acconcio d’andare infino a Firenze per quelle cose in tuo servigio, 53 8, 6 | diede.~Bruno, andatosene a Firenze ad un suo amico speziale, 54 8, 6 | il porco, portatisene a Firenze, lasciaron Calandrino col 55 8, 7 | molti anni passati, che in Firenze fu una giovane del corpo 56 8, 7 | uomo), tornò da Parigi a Firenze; e quivi onorato molto sì 57 8, 7 | fosser la notte portate a Firenze; e così fu fatto.~Quivi 58 8, 9 | fu fatta un medico, che a Firenze da Bologna, essendo una 59 8, 9 | belle robe che medico di Firenze. In di Dio, io ho roba 60 8, 10 | vita, affermando che mai a Firenze non intendeva di ritornare.~ 61 8, 10 | intera ragione rimandò a Firenze a’ suoi maestri che co’ 62 9, 1 | fiorentini, che per aver bando di Firenze a Pistoia dimoravano, chiamati 63 9, 3 | quanti sensali aveva in Firenze, come se da spendere avesse 64 9, 5 | partirono; e venendosene verso Firenze, disse Bruno a Calandrino:~- 65 9, 5 | aveva ordinato, se n’andò a Firenze alla moglie di Calandrino, 66 9, 5 | conviene andare testé a Firenze: lavorate di forza. - E 67 9, 5 | consiglio a Calandrino che a Firenze se n’andasse e più non vi 68 9, 5 | pelato e tutto graffiato a Firenze tornatosene, più colassù 69 9, 6 | forse piene di paglia, di Firenze uscirono, e presa una lor 70 9, 6 | dover potere entrare in Firenze, e non ci siamo sì saputi 71 9, 6 | cavallo se ne vennero a Firenze, non meno contenti del modo 72 9, 8 | ciò dico che, essendo in Firenze uno da tutti chiamato Ciacco, 73 9, 8 | similmente in quei tempi in Firenze uno, il quale era chiamato 74 10, 6 | del re Manfredi furon di Firenze i ghibellin cacciati e ritornaronvi 75 10, Fine | si veggono, uscimmo di Firenze; il che secondo il mio giudicio 76 10, Fine | guida del discreto re verso Firenze si ritornarono. E i tre


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