Giornata,  Novella

 1     4,  4|                  Novella quarta~ ~Gerbino, contra la fede data dal
 2     4,  4|      lasciò un figliuolo nominato Gerbino; il quale, dal suo avolo
 3     4,  4|         valorosamente operate dal Gerbino da uno e da un altro raccontate
 4     4,  4|           in vano gli orecchi del Gerbino aveva tocchi; anzi, non
 5     4,  4|          interamente l’ardore del Gerbino apertole, lui e le sue cose
 6     4,  4|        ciò gli mandò. La quale il Gerbino con tanta allegrezza ricevette,
 7     4,  4|           la giovane e d’altra il Gerbino, avvenne che il re di Tunisi
 8     4,  4|         dal padre e venutasene al Gerbino.~Similmente il Gerbino,
 9     4,  4|         al Gerbino.~Similmente il Gerbino, questo maritaggio sentendo,
10     4,  4|      amore e del proponimento del Gerbino, e del suo valore e della
11     4,  4|        sicurato da lui che né dal Gerbino né da altri per lui in ciò
12     4,  4|           dello innamoramento del Gerbino aveva alcuna cosa sentita,
13     4,  4|    Palermo e imposegli che il bel Gerbino da sua parte salutasse e
14     4,  4| ambasciata e a Tunisi ritornossi. Gerbino questo udendo e sappiendo
15     4,  4|      sopravenne. La qual veggendo Gerbino, a’ suoi compagni disse:~-
16     4,  4|           ferma.~Non erano al bel Gerbino tante parole bisogno, per
17     4,  4|      erano a far quello di che il Gerbino gli confortava con le parole.
18     4,  4|  apprestarono alla difesa.~Il bel Gerbino, a quella pervenuto, fe’
19     4,  4|           la nave fosse lor dare. Gerbino, il qual sopra la poppa
20     4,  4|           Ultimamente, veggendosi Gerbino poco util fare, preso un
21     4,  4|          della nave e chiamato il Gerbino, presente agli occhi suoi
22     4,  4|           tua fede l’ha meritata.~Gerbino, veggendo la crudeltà di
23     4,  4|        crudelmente molti n’uccise Gerbino; e, già crescente il fuoco
24     4,  4|    dimandavano), fece prendere il Gerbino; ed egli medesimo, non essendo
25     4,  5|         di compassione del misero Gerbino e della sua donna, dopo