Giornata,  Novella

 1     2,  6 |           ebbe tempo, tutto questo raccontò a Currado. Il che Currado
 2     2,  6 |       Cicilia, e tra l’altre cose, raccontò d’Arrighetto che, essendo
 3     2,  7 |      meglio ogni cosa ragguardata, raccontò a Pericone ciò che su v’
 4     2,  7 |           infino a quel punto, gli raccontò. Di che Antigono pietosamente
 5     2,  8 |        uomini tutto come era stato raccontò, pregandogli che col re
 6     3,  7 |            angoscia d’Aldobrandino raccontò e a lei disse chi ella era,
 7     3,  7 |           fatto avea pienamente le raccontò.~La donna di due così fatti
 8     3,  7 |       avvenute, de’ suoi accidenti raccontò. Per che i fratelli e gli
 9     3,  8 |        purgatoro, e in pien popolo raccontò la revelazione statagli
10     3,  9 | ordinatamente e con pietose parole raccontò ciò che già fatto avea per
11     3,  9 |            infino a quel giorno le raccontò per sì fatta maniera, che
12     3,  9 |         ciò che stato era, e come, raccontò. Per la qual cosa il conte,
13     4,  2 |          donne, loro ordinatamente raccontò la novella. Queste donne
14     4,  5 |          d’Elisabetta e di Lorenzo raccontò, e con loro insieme, dopo
15     5,  2 |           e baciò.~La Gostanza gli raccontò ogni suo accidente, e l’
16     5,  2 |         signore n’andò e tutto gli raccontò, cioè i suoi casi e quegli
17     5,  7 |      figliuola era intervenuto gli raccontò. Ma egli, men presto a creder
18     8,  3 |           de’ capi, infino la fine raccontò loro ciò che essi fatto
19     8,  7 |     largamente e alla sua donna il raccontò, la quale con le maggior
20     8,  10|       giorno Salabaetto dolendosi, raccontò ciò che fatto aveva e il
21     9,  9 |           ritrosa moglie di Talano raccontò, alla quale Iddio quel gastigamento
22    10,  7 |  ordinatamente ogni cosa udita gli raccontò. Di che il re fece gran
23    10,  7 |          parlando, ogni cosa stata raccontò, e poi la canzone cantò
24    10,  9 |          fosse infino a quel punto raccontò all’abate. L’abate, lieto