167) Nello stesso tempo, una reale esperienza
personale di preghiera da parte di ogni credente è premessa e condizione
imprescindibile per una vera e piena celebrazione della liturgia: lo insegna
anche l'esperienza, mostrando come la scomparsa o la crisi della preghiera
personale trascini con sé anche la preghiera liturgica e la trasformi
inesorabilmente in un vuoto ritualismo. I fedeli, perciò, coltivino momenti e
spazi di preghiera silenziosa e individuale e li vivano sempre da membri di una
Chiesa che ha nell'Eucaristia la fonte e il culmine134 della sua
adorazione e della sua lode, così che ogni forma di preghiera personale possa
condurre e orientare alla celebrazione eucaristica e alla liturgia. Per parte
loro, le comunità cristiane non solo richiamino la necessità della preghiera
personale, ma propongano cammini praticabili, educhino al giusto equilibrio tra
preghiera personale e preghiera liturgica e mettano a disposizione testi e
sussidi adatti alle diverse situazioni spirituali dei fedeli.
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