II. IL
DOVERE DI SOVVENIRE ALLE NECESSITÀ DELLA CHIESA
305) Tutti i battezzati, in
forza della comune appartenenza alla Chiesa che li rende corresponsabili nella
sua missione, hanno il dovere di preoccuparsi anche delle sue esigenze di
carattere economico, in ambito sia locale che universale184.
305.1) La sollecitudine verso il "sovvenire
alle necessità della Chiesa" trova la sua attuazione sia attraverso le
tradizionali forme di contribuzione, a cui si aggiungono quelle di istituzione
più recente (ad es. le quote dell'8/oo attribuite alla Diocesi), che
nell'impegno responsabile rivolto alla gestione economica della vita della
Chiesa. Tale sollecitudine avrà come doveroso riscontro forme opportune di
pubblicità (p. es. inserzioni su INSIEME, o quotidiani locali).
305.2)
Le comunità ecclesiali e gli uffici competenti prestino molta attenzione nella
ricerca e nella scelta di coloro i quali sono chiamati ad offrire la propria
disponibilità, collaborazione e competenza professionale nell'amministrazione
dei beni, specialmente nei consigli per gli affari economici.
305.3)
Nella Curia Diocesana sia istituito in forma stabile l'ufficio del
"servizio diocesano per la promozione del sostegno economico alla
Chiesa"; è compito di questo ufficio progettare, coordinare, sostenere e,
per quanto di competenza, realizzare l'azione di sensibilizzazione al sovvenire
alle necessità della Chiesa in collegamento con il "servizio
centrale" della C.E.I. Il servizio sarà diretto da un incaricato diocesano
nominato dal Vescovo, assistito da un gruppo di lavoro diocesano anch'esso di
nomina vescovile e da una rete di referenti parrocchiali.
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