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Costituzioni Sinodali

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  • FAMIGLIA
    • II - PASTORALE DEI FIDANZATI
      • C - Comunità parrocchiale e fidanzati
          • 11
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C - Comunità parrocchiale e fidanzati

11) L'amore di Dio per l'umanità e di Cristo per la Chiesa, annunciato e testimoniato dalla comunità dei credenti sulla base della comune fede ricevuta nel battesimo, è reso visibile in modo del tutto peculiare sia dalla parrocchia, porzione della famiglia di Dio, che dalla famiglia, piccola chiesa in cui lo sposo e la sposa rappresentano Cristo e la Chiesa. Ciò implica un concetto più profondo della sacramentalità che, avendo come punto di partenza Cristo, Sacramento del Padre, abbraccia la Chiesa, suo grande sacramento, il battesimo e gli altri sacramenti, tra cui quello del matrimonio, che si esplica in modo articolato nella parrocchia.

Per questo motivo, la comunità parrocchiale non sia tenuta estranea alla preparazione dei fidanzati al matrimonio e dia vita ad una celebrazione del sacramento, affinché esso risulti occasione di evangelizzazione e specchio limpido della realtà ecclesiale16.

A tal fine:

11.1     Si annunci a tutta la comunità parrocchiale che, nei giorni stabiliti, ha inizio il corso di preparazione al matrimonio. Si preghi durante le messe domenicali per il buon esito dello stesso e si invitino i fedeli a pregare.

11.2     Si proponga loro di continuare il cammino intrapreso inserendosi nei gruppi di formazione permanente.

11.3 Nelle comunità parrocchiali, dove sia possibile attuarlo, si visitino i fidanzati alla vigilia delle nozze.

11.4 Sia il corso di preparazione che la celebrazione del matrimonio avvengano preferibilmente nella parrocchia dello sposo o della sposa17, oppure anche dove i fidanzati effettivamente vivono la loro esperienza di fede o nella parrocchia del quartiere dove gli sposi andranno a risiedere dopo il matrimonio.

11.5    Il matrimonio sia che si celebri nella propria parrocchia, come di norma18, sia che si celebri altrove, sia adeguatamente preparato da parte del presbitero, accogliendo fraternamente i fidanzati, stabilendo con loro una relazione attenta e calda, spiegando loro il rito, scegliendo con loro le letture, riflettendo e pregando con loro19.




16 Cf DPF, n. 69.



17 Cf DPF, n. 56.



18 Cf DPF, n. 82; CEI, Decreto generale sul Matrimonio (DGM), 5/11/1990, n. 24.



19 Cf DPF, nn. 71-73.






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