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Costituzioni Sinodali IntraText CT - Lettura del testo |
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FORMAZIONE DEI MINISTRI
I. PREMESSA 69) Il Concilio Vaticano II ha presentato un’ecclesiologia di comunione, definendo la Chiesa come popolo di Dio71, nel quale, pur con differenti funzioni, tutti sono ministri72. In questa ottica nessun ministero, neppure quello gerarchico, può essere “sopra”, ma deve porsi “all’interno” del popolo di Dio, nel quale tutti esercitano il triplice ministero e nell’uguaglianza della dignità svolgono differenti funzioni. Come la Chiesa è “una” nella circolarità della catechesi-liturgia-carità, così è essenziale alla comunione ecclesiale il rapporto presbiteri-laici. La laicità è una qualità del popolo di Dio nel suo insieme, presbiteri e laici; tuttavia acquista un significato più specifico nei Christifideles laici: questi, infatti, rivestono nella Chiesa, con la loro profezia, la peculiare funzione di animazione del temporale.
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71 Cf Concilio Vaticano II, Lumen Gentium (LG), Costituzione dogmatica, n. 9. 72 Cf LG, n. 10. |
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