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Leo PP. XIII
Licet multa

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Capitolo V

Per quanto riguarda Voi, diletto Figlio Nostro e Venerabili Fratelli, con sommo zelo impegnatevi in modo che tutti i dotti, e tra essi soprattutto coloro che hanno ricevuto da Voi l’incarico di educare la gioventù, abbiano piena unità di pensiero e di convinzioni circa quei principi sui quali l’autorità della Sede Apostolica non lascia libertà di dissentire. Ma sulle questioni che consentono un libero dibattito tra persone colte, si esercitino pure gli intelletti, persuasi e consigliati da Voi in modo che la diversità delle opinioni non infranga l’unità degli animi e la concordia delle volontà. Su questo argomento, precetti ricolmi di sapienza e di severità trasmise ai dotti il Predecessore Nostro Papa Benedetto XIV, di immortale memoria, nella Costituzione Sollicita ac provvida; anzi, come esempio da imitare propose San Tommaso d’Aquino che usa sempre uno stile pacato e un linguaggio pieno di decoro, non solo quando insegna e correda la verità di validi argomenti, ma anche quando insegue e incalza gli avversari. Siamo lieti di raccomandare nuovamente ai dotti i precetti del Nostro Predecessore e di offrire lo stesso esempio, da cui non solo imparino come ci si deve comportare con gli avversari, ma anche sappiamo quale dottrina, tra le discipline filosofiche e teologiche, occorre tramandare e coltivare. Non una sola volta, diletto Figlio Nostro e Venerabili Fratelli, Vi abbiamo manifestato tutto il Nostro desiderio che la sapienza di San Tommaso sia reintrodotta nelle scuole cattoliche e sia tenuta ovunque nel massimo onore. Fummo anche promotori con Voi della istituzione di un magistero, conforme al pensiero di San Tommaso, nell’Accademia di filosofia superiore in Lovanio; e in questo progetto, come anche in tutte le altre iniziative, constatammo che eravate prontissimi ad esaudire i Nostri desideri e a fare la Nostra volontà. Pertanto, insistete nelle imprese iniziate e vigilate assiduamente affinché nella stessa Accademia le copiose fonti della filosofia cristiana, che sgorgano dalle opere di San Tommaso d’Aquino, si riversino con larga e ricca vena sugli uditori e siano condotte a fecondare tutte le altre discipline. In questa opera non permetteremo mai che Vi vengano a mancare né il consiglio né l’intervento Nostro, qualora occorressero.




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