Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Leo PP. XIII
Materna Ecclesiae

IntraText CT - Lettura del testo

Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

Capitolo III

Nessuno dubita che Cartagine abbia primeggiato fin dai primordi della Chiesa Africana. A buon diritto, infatti, i Vescovi di quella città hanno ottenuto di precedere gli altri per autorità, e la stessa Chiesa di Cartagine, come si legge in Sant’Agostino , è definita la testa dell’Africa. In realtà, era tale l’autorità dei Pontefici Cartaginesi in Africa, che essi erano informati su tutte le questioni della Chiesa: sapevano quali risposte dare ai Vescovi, quali ambasciatori inviare al Principe, e se convocare i concili di tutte le province. Sull’argomento, la testimonianza del Nostro Predecessore San Leone IX è assai onorevole e grave: richiesto di un giudizio sul diritto dell’Arcivescovato di Cartagine, così rispose al Vescovo Tommaso: "Senza dubbio, dopo il Romano Pontefice, il primo Arcivescovo e il massimo Metropolitano di tutta l’Africa è il Vescovo di Cartagine; egli non può perdere, a vantaggio di un altro Vescovo, in tutta l’Africa, il privilegio una volta ottenuto dalla santa romana e apostolica Sede, ma lo conserverà fino alla fine dei secoli e finché ivi si invocherà il nome del Nostro Signore Gesù Cristo, sia che Cartagine giaccia abbandonata, sia che un giorno risorga in gloria. Ciò è chiaramente dimostrato dal concilio del Beato martire Cipriano; dai sinodi di Aurelio; da tutti i concili Africani e, ciò che più importa, dai decreti dei Nostri venerabili Predecessori Pontefici Romani".




Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

IntraText® (V89) Copyright 1996-2007 EuloTech SRL