D’altra parte, coloro che sono influenti in
quanto investiti di sacra autorità, devono fare in modo – qualsiasi cosa
facciano in veste ufficiale – che i governanti della popolazione possano e
debbano fidarsi completamente di loro e non pensino che sia stata forse
trascurata da loro qualsiasi occasione di difendere quelle leggi che alla
Chiesa non importa siano difese. La contesa delle parti politiche offre per lo
più motivo di sospetto e di diffidenza: e questo voi avete sufficientemente
conosciuto per diretta esperienza. Senza dubbio è primo e supremo dovere dei
cattolici, ed espressamente del Clero, non riverire mai, né riconoscere col
pensiero ciò che sia lontano dall’obbedienza e dalla fede nella Chiesa, o sia
incompatibile con la conservazione dei suoi diritti. Quantunque poi sia lecito
a ciascuno difendere onestamente e legittimamente la propria opinione sulle
cose meramente politiche, purché non si opponga alla religione e alla
giustizia, tuttavia voi vedete, Venerabili Fratelli, quanto sia rovinoso l’errore
di coloro – se pur ve ne sono – che non distinguono sufficientemente la cosa
sacra da quella civile, e utilizzano la religione a difesa delle parti
politiche.
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