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Leo PP. XIII Pergrata nobis IntraText CT - Lettura del testo |
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Capitolo IXSe poi consideriamo le origini stesse dei mali, riteniamo che il desiderio sfrenato di immoralità, che così grandemente s’impose nel secolo passato, non sia stato né l’unica, né la causa principale. Certamente esso pervase anche gli animi dei vostri, come il contagio di una malattia, e nella sua diffusione determinò molte disgrazie. Nondimeno sembra che non si allontanino molto dal vero coloro che pensano che un danno maggiore sia stato recato dalle fazioni dei partiti politici, dalle discordie interne, dalle agitazioni delle rivolte popolari. In realtà nessuna forza ha potuto spegnere, nessun intrigo ha potuto far vacillare il sentimento religioso e l’antica fede dei Portoghesi nei confronti del Pontificato romano. Anche negli stessi sconvolgimenti pubblici, l’opinione del popolo fu sempre che il patto e la concordia dello Stato con la Chiesa fossero il supremo principio secondo il quale si devono governare le società cristiane. Per questo motivo il sacro vincolo dell’unità religiosa non solo è rimasto intatto, ma ha rappresentato, insieme all’autorità e al potere delle leggi, il fondamento della costituzione politica. Queste cose, così gradite e piacevoli a ricordarsi, mostrano che la condizione del Cattolicesimo, adottati i rimedi adatti, senza difficoltà può diventare di gran lunga migliore. Esistono infatti i buoni semi; se questi si svilupperanno nella fermezza degli animi e nella concordia delle intenzioni, produrranno l’abbondanza dei frutti desiderati. |
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