Tutto Ci consiglia, Signor Cardinale, a
tenerci costantemente su questa via; e non fa d’uopo qui dichiararne
particolarmente i motivi. Accenneremo solo al gravissimo bisogno che ha la
società di tornare ai veri principi di ordine, tanto sconsigliatamente
abbandonati e negletti. Per questo abbandono si è rotta tra popoli e sovrani e
tra le diverse classi sociali quella pacifica armonia, nella quale è riposta la
tranquillità e il pubblico benessere; si è indebolito il sentimento religioso e
il freno del dovere; per cui è sorto vigoroso e si è diffuso largamente lo
spirito d’indipendenza e di rivolta, che va fino all’anarchia e alla
distruzione della stessa sociale convivenza. Il male cresce a dismisura e dà a
pensare seriamente a molti uomini di governo, i quali cercano in ogni modo di
arrestare la società sul fatale pendìo e di richiamarla a salute. E bene sta;
ché con tutte le forze si deve fare argine ad un torrente così rovinoso. Ma la
salvezza non verrà senza la Chiesa: senza la salutare influenza di lei, che sa
indirizzare con sicurezza le menti alla verità, e formare gli animi alla virtù
e al sacrificio, né la severità delle leggi, né i rigori della giustizia umana,
né la forza armata varranno a scongiurare il pericolo presente, e molto meno a
ristabilire la società sulle naturali ed inconcusse sue fondamenta.
|