A queste nazioni cattoliche uniamo anche il
Belgio, dove il sentimento religioso è sempre così vivo ed operoso, e dove per
lo specialissimo affetto che da lungo tempo nutriamo per esso, vorremmo, che
l’azione benefica della Chiesa si diffondesse sempre più largamente nella vita
pubblica e privata. È necessario inoltre di continuare in Prussia l’opera della
pacificazione religiosa, finché sia condotta al suo compimento. Il molto che si
è ottenuto finora, l’animo ben disposto di S. M. l’Imperatore e la buona
volontà da cui vediamo sempre animati coloro che ivi tengono la somma delle
cose, Ci fanno sperare che non saranno inutili le Nostre cure per migliorare
ancora di più le condizioni della Chiesa cattolica in quel regno, e soddisfare
così le giuste brame di quelle popolazioni cattoliche, per la loro fermezza e
costanza tanto benemerite della religione. E le stesse cure intendiamo
estendere altresì ai diversi Stati della Germania, affinché siano tolte di
mezzo o modificate le leggi, che non lasciano alla Chiesa la libertà necessaria
per l’esercizio del suo spirituale potere. Voglia il cielo, che tutti si
risolvano a mettersi per questa via! Ma un voto particolare facciamo pel regno
cattolico di Baviera, col quale la Santa Sede ha vincoli speciali, e dove
bramiamo ardentemente che la religione abbia una vita sempre più prospera e
feconda.
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