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Ci reca grande gaudio il
vostro zelo, con il quale vi dedicate alla salvezza della pietà cattolica e
agl’interessi delle vostre diocesi, e soprattutto ad apprestare difese in modo
che rientrino nella norma della fede la retta educazione della gioventù, sia clericale,
sia laica, e la dottrina di ogni genere di scienze divine e umane. Perciò Ci
giunse graditissima la vostra lettera, alla fine dell’anno scorso, con la quale
Ci riferite che l’intrapresa costruzione del grande Liceo o della Università
degli studi (cui vi impegnate nella città di Washington) procede così
felicemente che ormai per merito vostro tutto è già predisposto per insegnare, quest’anno,
le dottrine teologiche. Dal Venerabile Fratello Giovanni Keane, Vescovo
titolare di Jasus, rettore dello stesso Liceo, da voi inviato presso di Noi,
ricevemmo volentieri gli statuti e le leggi della vostra Università che avete
sottoposto alla Nostra autorità e al Nostro giudizio. In questa vicenda,
giudichiamo assai meritevole di ogni lode la vostra decisione (nel centenario
della costituzione nel vostro Stato della gerarchia ecclesiastica) di erigere
un monumento, nella fausta inaugurazione della vostra Università, a perpetua
memoria dell’auspicato evento. Pertanto Noi, assunto subito l’impegno di agire
secondo i vostri desideri, affidammo le leggi della vostra Università, a Noi
recapitate, ai diletti Cardinali di S.R.C. del Sacro Collegio di Propaganda
Fide per farle loro conoscere ed esaminare, in modo che Ci riferissero i loro
giudizi su di esse. Ora, riferite a Noi le loro opinioni, Noi consentiamo
volentieri con le vostre richieste e con questa lettera approviamo, con la
Nostra autorità, gli statuti e le leggi della vostra Università e ad essa
attribuiamo i diritti specifici di una giusta e legittima Università. Pertanto
alla vostra accademia assegniamo il potere di condurre gli alunni, la cui
preparazione sia stata confermata mediante prove, ai livelli così detti
accademici e inoltre alla laurea di docenza, sia nelle dottrine filosofiche e
teologiche, sia in diritto pontificio e in altre discipline in cui si è soliti
conferire il grado e la laurea, quando negli anni avvenire saranno istituite le
cattedre di tali discipline nella sede dell’accademia.
Vogliamo poi che tu,
diletto Figlio Nostro, e che voi, Venerabili Fratelli, tuteliate con vigile
zelo il corretto programma di studi e la disciplina degli alunni nella vostra
Università, sia personalmente, sia tramite Presuli scelti tra voi e da voi
giudicati idonei a ricoprire tale incarico. E poiché la principale tra le sedi
episcopali degli Stati Uniti dell’America del Nord è Baltimora, assegniamo
all’Arcivescovo di Baltimora e ai suoi successori l’incarico di esercitare il
potere di supremo moderatore o di cancelliere dell’accademia. Desideriamo
inoltre che siano resi noti a questa Sede Apostolica il metodo di studi, ossia
i programmi delle discipline che si insegnano nella vostra Università, e in
primo luogo i corsi di filosofia e di teologia, in modo che siano confermati e
ratificati dalla Nostra approvazione. Desideriamo che gl’insegnamenti della
stessa Università, in ogni genere di discipline, siano ordinati in modo che i
giovani chierici e i laici abbiano uguale opportunità di soddisfare il nobile
desiderio di sapere nel ricco pascolo della scienza. Vogliamo poi che in queste
facoltà sia istituita una scuola ove si insegni anche il diritto pontificio e
il diritto ecclesiastico pubblico, in quanto sappiamo che questa dottrina è di
grande importanza, soprattutto in questi tempi. Esortiamo perciò Voi tutti
perché provvediate ad associare alla vostra Università (per quanto indicano gli
statuti) i vostri seminari, i collegi e gli altri istituti cattolici, salva e impregiudicata
tuttavia la libertà di tutti. Affinché poi provengano frutti più copiosi dalle
varie discipline del Grande Liceo, è bene che soprattutto presso le scuole di
teologia e di filosofia non siano ammessi per ora coloro che compirono quegli
studi che sono segnalati nei decreti del terzo Concilio plenario di Baltimora e
anche coloro che vogliono impegnarsi o a cominciare o a proseguire i corsi di quell’indirizzo.
Poiché questa grande
Università degli studi non solo è volta ad accrescere il decoro della vostra
patria, ma promette anche pingui e salutari frutti, sia con la diffusione della
sana dottrina, sia con la tutela della pietà cattolica, a buon diritto
confidiamo che i fedeli americani, per la loro nobiltà d’animo, per la loro
generosità, non si faranno pregare da voi per condurre a termine la splendida
opera. Istituita dunque con questa Nostra lettera l’Università di Washington,
prescriviamo che non si proceda a fondare altri istituti di tal genere senza
aver consultato la Sede Apostolica. Pensiamo che quanto abbiamo dichiarato e
stabilito con questa lettera diventi per voi perspicuo argomento di studio e di
sollecitudine, affinché la gloria e la prosperità della religione cattolica in
codesta regione si accrescano ogni giorno. Per il resto supplichiamo vivamente
Dio clementissimo, dal quale provengono ogni bene e ogni dono perfetto,
affinché conduca le vostre imprese a un esito favorevole e lieto, conforme ai
voti delle anime vostre; e perché ciò si avveri felicemente, impartiamo con
molto affetto in Dio l’Apostolica Benedizione, come testimonianza di sincero
amore, a te, diletto Figlio Nostro, e a Voi, Venerabili Fratelli, e a tutto il
Clero e ai fedeli a Voi affidati, come auspicio di tutti i doni celesti.
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