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Plinio Corrêa de Oliveira
Nobiltà ed élites tradizionali analoghe…

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9. Nella società devono esistere prìncipi e vassalli, padroni e proletari, ricchi e poveri, saggi ed ignoranti, nobili e plebei

 

Nel Motu proprio Fin dalla prima (18/12/1903), san Pio X così riassume la dottrina di Leone XIII sulle disuguaglianza sociali:

 

“I. La Società umana, quale Dio l'ha stabilita, è composta di elementi ineguali, come ineguali sono i membri del corpo umano; renderli tutti eguali è impossibile, e ne verrebbe la distruzione della medesima Società (Encycl. Quod Apostolici muneris).

“II. La eguaglianza dei vari membri sociali è solo in ciò che tutti gli uomini traggono origine da Dio Creatore; sono stati redenti da Gesù Cristo, e devono alla norma esatta dei loro meriti e demeriti essere da Dio giudicati, e premiati o puniti (Encycl. Quod Apostolici muneris).

“III. Di qui viene che, nella umana Società, è secondo la ordinazione di Dio che vi siano prìncipi e sudditi, padroni e proletari, ricchi e poveri, dotti e ignoranti, nobili e plebei, i quali, uniti tutti in vincolo di amore, si aiutino a vicenda a conseguire il loro ultimo fine in Cielo; e qui, sulla terra, il loro benessere materiale e morale (Encycl. Quod Apostolici muneris)”. 223

 

 




223 Acta Sanctae Sedis, Ex Typographia Polyglotta, Romae, 1903-1904, vol. XXXVI, p. 341.






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