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Plinio Corrêa de Oliveira Nobiltà ed élites tradizionali analoghe… IntraText CT - Lettura del testo |
23. La soppressione delle disuguaglianze è condizione sine qua non per l'eliminazione della religione
Tali disuguaglianza, Dio non le vuole soltanto fra gli esseri dei regni inferiori - minerale, vegetale e animale - ma anche fra gli uomini e per tanto fra i popoli e le nazioni.
Con queste disuguaglianza, che Dio creò armoniche fra loro e benefiche per ogni categoria di esseri, nonché per ogni essere in particolare, volle Egli fornire all'uomo abbondanti mezzi per poter sempre contemplare le Sue infinite perfezioni. Le disuguaglianza fra gli esseri sono ipso facto una scuola sublime ed amplissima di antiateismo.
È quanto sembra avere ben compreso lo scrittore comunista francese Roger Garaudy (successivamente “convertito” all'islamismo), quando rileva l'importanza dell'eliminazione delle disuguaglianze sociali per la vittoria dell'ateismo nel mondo:
“Non è possibile per un marxista dire che l'eliminazione delle credenze religiose è una condizione sine qua non per la costruzione del comunismo. Karl Marx mostrava, al contrario, che solo la realizzazione completa del comunismo, rendendo trasparenti le relazioni sociali, avrebbe reso possibile la scomparsa della concezione religiosa del mondo. Per un marxista, dunque, la costruzione del comunismo è condizione sine qua non per eliminare le radici sociali della religione, e non l'eliminazione delle credenze religiose la condizione per la costruzione del comunismo”. 239
Voler distruggere l'ordine gerarchico dell'universo è quindi privare l'uomo delle risorse perché possa liberamente esercitare il più fondamentale dei suoi diritti: quello di conoscere, amare e servire Dio; ossia, è desiderare la maggiore delle ingiustizie e la più crudele delle tirannidi.