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Plinio Corrêa de Oliveira Nobiltà ed élites tradizionali analoghe… IntraText CT - Lettura del testo |
3. Uno dei difetti più gravi e frequenti della sociologia moderna consiste nel sottovalutare la tradizione
Allocuzione di Paolo VI ai pellegrini slovacchi provenienti di diversi Paesi, soprattutto dagli Stati uniti e dal Canada (14/9/1963), nell'XI centenario dell'arrivo dei santi Cirillo e Metodio alla Grande Moravia:
“È una caratteristica dell'educazione cattolica trarre dalla storia non solo materiale culturale e memorie del passato, ma anche una tradizione vivente, un coefficiente spirituale di formazione morale, un indirizzo costante per un retto e coerente progresso nella marcia del tempo, una garanzia di stabilità e permanenza, che dà a un popolo la sua dignità, il suo diritto a vivere, il suo dovere di agire in armonia con altri popoli. Uno dei difetti della sociologia moderna fra i più frequenti ed i più seri, è quello di sottovalutare la tradizione, cioè presumere che una società forte e coerente possa stabilirsi senza tenere conto delle fondamenta storiche sulle quali riposa, e ritenere che la rottura con la cultura ereditata dalle generazioni precedenti possa essere più benefica alla vita di un popolo che lo sviluppo progressivo, fedele e saggio, del suo patrimonio di convinzioni ed abitudini. Più ancora, se questo patrimonio si arricchisce con i valori universali e immortali che la Fede cattolica istilla nella coscienza di un popolo, allora il rispetto alla tradizione significa garantire la vita morale di questo popolo; significa dargli una coscienza della sua esistenza e renderlo meritevole di quei aiuti divini che conferiscono alla città di questo mondo qualcosa dello splendore e della perennità della città celeste”. 243