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Plinio Corrêa de Oliveira Nobiltà ed élites tradizionali analoghe… IntraText CT - Lettura del testo |
4. In una democrazia traviata, la libertà diventa tirannia e l'uguaglianza degenera in livellamento meccanico
Dopo aver definito la natura della vera democrazia, Pio XII descrive quella falsa:
6. “In contrasto con questo quadro dell'ideale democratico di libertà e d'uguaglianza in un popolo governato da mani oneste e provvide, quale spettacolo offre uno Stato democratico lasciato all'arbitrio della massa! La libertà, in quanto dovere morale della persona, si trasforma in una pretensione tirannica di dare libero sfogo agl'impulsi e agli appetiti umani a danno degli altri. L'uguaglianza degenera in un livellamento meccanico, in una uniformità monocroma: sentimento del vero onore, attività personale, rispetto della tradizione, dignità, in una parola, tutto quanto dà alla vita il suo valore, a poco a poco sprofonda e dispare. E sopravvivono soltanto, da una parte, le vittime illuse dal fascino appariscente della democrazia, confuso ingenuamente con lo spirito stesso della democrazia, con la libertà e l'uguaglianza; e dell'altra parte, i profittatori più o meno numerosi che hanno saputo, mediante la forza del danaro o quella dell'organizzazione, assicurarsi sugli altri una condizione privilegiata e lo stesso potere”. 33
Su questi principi del Radiomessaggio natalizio del 1944 si basa gran parte degli insegnamenti di Pio XII enunciati nelle allocuzioni al Patriziato ed alla Nobiltà romana nonché alla Guardia Nobile Pontificia.
Come vedremo in seguito, a partire da questa situazione oggettivamente descritta dal Pontefice, è evidente che, perfino al giorno d'oggi, in uno Stato ben ordinato, sia esso monarchico, aristocratico oppure democratico, alla nobiltà ed alle élites tradizionali tocca un'alta e indispensabile missione.