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Testamenti dei Dodici Patriarchi IntraText CT - Lettura del testo |
XIII.
[1] E ora vi ordino, figlioli miei, ascoltate Giuda, vostro padre, e osservate le mie parole, facendo la volontà del Signore e obbedendo ai suoi comandamenti. [2] Non fate il male, seguendo i vostri desideri e i pensieri delle vostre volontà con superbia di cuore; non vantatevi delle opere e della forza della vostra giovinezza, perché questo é male davanti al Signore.
[3] Anch'io mi vantavo che in guerra non mi avesse ingannato nessun volto di donna bella e denigravo Ruben, mio fratello, per il fatto di Balla, moglie di mio padre; ma gli spiriti della gelosia e dell'impudicizia si schierarono contro di me, finché non incappai in Besue la Cananea e in Thamar, mia nuora. [4] Io l'avevo detto a mio suocero, che volevo consigliarmi con mio padre, e così sposare sua figlia; ma egli non volle, anzi mi mostrò un'infinita quantità d'oro che era attribuita in dote a sua figlia: egli era un re. [5] Poi la adornò d'oro e di perle e le fece mescere il vino a noi durante il banchetto. [6] Il vino travolse i miei occhi e il piacere ottenebrò il mio cuore.
[7] Innamoratomi di lei, con lei giacqui e trasgredii il comandamento del Signore e quello dei padri e la presi in moglie. [8] Il Signore mi retribuì secondo il consiglio della mia anima: infatti non ho goduto dei figli che ebbi da lei.