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Testamenti dei Dodici Patriarchi IntraText CT - Lettura del testo |
VI.
[1] Lo spirito di Beliar non ha il potere di ingannare la volontà dell'uomo buono, perché l'angelo della pace guida la sua anima. [2] Egli guarda senza passione le cose che passano e non ammassa la ricchezza per il piacere. [3] Non si rallegra del piacere, [non causa dolore al prossimo,] non si sazia di leccornie, non si lascia ingannare dagli sguardi. Infatti la sua parte é il Signore.
[4] La volontà buona non bada né alla gloria né al disonore degli uomini; non conosce né alcun inganno, né menzogna, né contesa, né danneggiamento. Infatti il Signore abita in lui e illumina la sua anima; egli gioisce per tutti in ogni momento.
[5] La mente buona non ha due lingue, una per la benedizione e una per la maledizione, una per l'oltraggio e una per rendere onore, una per la tristezza e una per la gioia, una per la pace e una per la ribellione, una per la finzione e una per la verità, una per la povertà e una per la ricchezza, ma ha un solo atteggiamento verso tutti, semplice e puro. [6] Non ha duplice né la vista né l'udito. Tutto ciò che fa, dice o vede, sa che il Signore osserva l'anima sua. [7] Purifica la sua mente, per non essere condannato da Dio e dagli uomini. Allo stesso modo, di Beliar ogni opera é duplice: non conosce semplicità.