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Testamenti dei Dodici Patriarchi

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TESTAMENTO DI DANÉ SETTIMO FIGLIO DI GIACOBBE E DI BALLA

 

 

I.

 

[1] Copia delle parole di Dané che disse ai suoi figli all'estremo dei suoi giorni, all'età di centoventicinque anni.

[2] Chiamò la sua famiglia intorno a sé e disse:

"Ascoltate, figli di Dané le mie parole,

fate attenzione alle parole di vostro padre.

[3] Io ho provato nel mio cuore e in tutta la mia vita che la verità accompagnata da giustizia di opere é cosa bella e cara a Dio e che la menzogna e l'ira sono cose cattive, perché insegnano all'uomo ogni malvagità.

[4] Oggi vi confesso, figlioli miei, che nel mio cuore io decisi la morte di Giuseppe, uomo buono e veritiero. [5] Gioii della sua vendita, perché il padre lo amava più di noi. [6] Infatti lo spirito dell'invidia e della vanagloria mi diceva:Anche tu sei suo figlio. [7] E uno degli spiriti di Beliar mi aiutava dicendo:  Prendi la spada e con questa uccidi Giuseppe; così, una volta morto, il padre amerà te. [8] Quello che mi persuadeva così era lo spirito dell'ira. Come un leopardo succhia un capretto, così (l'ira) mi aveva messo dentro di succhiare Giuseppe.

[9] Ma il Dio dei miei padri non permise che cadesse nelle mie mani, perché lo trovassi solo e lo uccidessi, facendo così scomparire il secondo scettro di Israele.

 

 




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