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Testamenti dei Dodici Patriarchi

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TESTAMENTO DI GAD, NONO FIGLIO DI GIACOBBE E DI ZELFA

 

 

 

I.

 

[1] Copia del testamento di Gad, le cose che disse ai suoi figli all'età di centoventicinque anni. Egli disse loro:

[2] "Ascoltate, figlioli miei: nacqui come nono figlio a Giacobbe; ero coraggioso alla guardia dei greggi. [3] Di notte guardavo il gregge e quando veniva il leone, il lupo, il leopardo, l'orso o un'altra fiera ad assalire il gregge, la inseguivo e la raggiungevo; la prendevo con la mano per un piede, la scagliavo quanto si può scagliare un sasso e l'ammazzavo.

[4] Una volta, mio fratello Giuseppe pascolava il gregge insieme con noi per trenta giorni e, essendo giovanetto, si ammalò per il gran caldo. [5] Ritornò a Hebron da nostro padre, che lo mise a letto vicino a sé, perché lo amava. [6] Giuseppe disse a nostro padre che i figli di Zelfa e di Balla uccidevano le bestie più belle e le mangiavano contrariamente alla volontà di Ruben e di Giuda. [7] Infatti mi aveva visto levare un agnello dalla bocca di un orso, che ammazzai; ma uccisi anche l'agnello. Mi dispiacque per l'agnello, perché non poteva vivere: lo mangiammo. [8] Per questo vissi adirato contro Giuseppe fino al giorno in cui fu venduto. [9] Lo spirito dell'odio era dentro di me e non avrei voluto né sentirlo né vederlo, perché ci aveva biasimato in faccia dicendo che mangiavamo le bestie del gregge senza Giuda. Qualunque cosa, infatti, dicesse al padre, gli credeva.

 

 




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