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Testamenti dei Dodici Patriarchi IntraText CT - Lettura del testo |
V.
[1] Cattive sono le donne, figlioli miei, e poiché non hanno nessun potere sull'uomo, usano l'inganno della bellezza per attrarlo a sé. [2] Quello poi che non hanno la forza di sedurre con la bellezza, lo vincono con l'inganno.
[3] Altre cose di esse mi disse l'angelo di Dio e mi insegnò che le donne sono più esposte dell'uomo allo spirito di impudicizia: nel cuore tramano contro gli uomini; attraverso gli ornamenti ingannano le menti degli uomini; attraverso lo sguardo iniettano il veleno; a questo punto li hanno davvero resi schiavi. [4] La donna infatti, a viso aperto, non ha la forza di far violenza all'uomo, ma può fargli del male con la bellezza impudica. [5] Dunque, figlioli miei, fuggite l'impudicizia e ordinate alle vostre mogli e alle vostre figlie di non adornare le loro teste e i loro sguardi per non ingannare le menti; ogni donna che si serva di questi inganni é destinata alla punizione eterna.
[6] Fu in questo modo infatti che ammaliarono i Vigilanti, prima del diluvio. Perché quelli le guardarono a lungo e così ne ebbero il desiderio e concepirono l'azione nella mente. Presero forma umana e apparvero loro, mentre erano unite ai loro mariti. [7] Esse concepirono nella mente il desiderio delle loro immagini e dettero vita ai giganti; ché i Vigilanti erano apparsi loro alti fino al cielo.