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III Libro di Ezra IntraText CT - Lettura del testo |
I.
[1] Giosia celebrò a Gerusalemme la Pasqua in onore del suo Signore; sacrificò la pasqua nel quattordicesimo giorno del primo mese. [2] Dispose i sacerdoti nel tempio del Signore vestiti delle vesti liturgiche e distribuiti secondo le loro funzioni. [3] Disse ai leviti, che in Israele avevano la funzione di servi del tempio, di purificarsi per quando dovevano deporre l'arca santa del Signore nel tempio, che aveva costruito il re Salomone, figlio di David. Egli disse: "Non sarà più compito vostro alzarla sulle vostre spalle; [4] ora vostro compito è provvedere al culto del Signore, Dio vostro, e essere a disposizione del Suo popolo Israele. Fate i preparativi divisi nelle vostre famiglie e nelle vostre tribù, secondo le prescrizioni di David, re d'Israele, e secondo lo splendore di Salomone, suo figlio. [5] State nel tempio secondo la divisione tradizionale delle famiglie levitiche, davanti ai vostri fratelli, i figli d'Israele, secondo l'ordine stabilito. [6] Sacrificate la pasqua, preparate i sacrifici per i vostri fratelli; celebrate la Pasqua secondo il comando che il Signore dette a Mosè". [7] Giosia fece dono a quelli del popolo che erano presenti di trentamila fra agnelli e capretti, e tremila vitelli. Il donativo fu fatto sul tesoro reale: gli animali furono distribuiti al popolo, ai sacerdoti e ai leviti, come era stato promesso. [8] Khelkia, Zaccaria ed Esyelo, soprintendenti del tempio, donarono per la Pasqua ai sacerdoti duemilaseicento fra agnelli e capretti e trecento vitelli. [9] Iekhonia, i fratelli Samaia e Natanael, Asabia, Okhielo e Ioram, che erano chiliarchi, distribuirono ai leviti per la Pasqua cinquemila fra agnelli e capretti e settecento vitelli. [10] Il rito si svolse così: i sacerdoti e i leviti stavano in piedi splendidamente vestiti, [11] divisi per famiglie e tenendo in mano gli azimi. [12] Di fronte al popolo, secondo le funzioni che ciascuno aveva ereditato dagli avi, presentavano le offerte al Signore, come è prescritto nel libro di Mosè; e ciò avveniva al mattino presto. [13] Arrostirono la pasqua sul fuoco come prescritto, e bollirono in caldaie e lebeti le altre vittime. Il buon odore si diffondeva. Poi ne distribuirono a tutto il popolo. [14] In seguito fecero i preparativi per s‚ e per i loro fratelli, i sacerdoti figli d'Aronne, perché i sacerdoti furono impegnati a offrire il grasso fino a notte tarda e i leviti fecero i preparativi per s‚ e per i loro fratelli, i sacerdoti figli d'Aronne. [15] C'erano anche i discendenti di Asaf, musici del tempio; anche loro stavano al loro posto, secondo le prescrizioni di David. C'erano anche Asaf, Zaccaria ed Eddinus, funzionari del re, e i custodi delle porte a ciascuna porta. Non era necessario che nessuno si muovesse dal suo servizio, perché i loro fratelli leviti avevano predisposto tutto per loro. [16] Così quel giorno fu organizzato il rito dei sacrifici in onore del Signore per la celebrazione della Pasqua e per l'offerta dei sacrifici sull'altare del Signore secondo l'ordine del re Giosia. [17] I figli d'Israele, che si trovavano in Gerusalemme in quel tempo, celebrarono la Pasqua e poi la festa degli azimi per sette giorni. [18] Una Pasqua simile non si era celebrata in Israele dai tempi del profeta Samuele. [19] Nessun re d'Israele aveva mai celebrato una Pasqua come questa di Giosia. E insieme con lui la celebrarono anche i sacerdoti, i leviti, i giudei e tutto Israele, quanti si trovarono a Gerusalemme. [20] Questa Pasqua fu celebrata nel diciottesimo anno di regno di Giosia. [21] Poiché il cuore di Giosia era pieno di pietà, le sue opere ebbero successo davanti al Signore. [22] Le sue opere stanno scritte nella parte precedente della cronaca, come egli si comportò nei confronti di coloro che peccavano e erano empi verso il Signore, più di ogni altro popolo e regno; quanto ebbe a soffrire per tutto, cioè come le parole del Signore si eressero contro Israele. [23] Fu dopo questo fatto di Giosia, che il faraone, il re d'Egitto, andò a far guerra a Karkemis sull'Eufrate; Giosia uscì in campo ad affrontarlo; [24] il re d'Egitto gli mandò dei messi a dirgli: "Re di Giuda, che hai a che fare con me? [25] Forse che io sono inviato dal Signore Iddio contro di te? E' sull'Eufrate che vado a far guerra. Ora il Signore è con me; il Signore si affretta con me. Allontanati e non contrastare il Signore". [26] Giosia, sul suo carro, non si ritirò; ma cominciò a combattere contro di lui, senza badare alle parole del profeta Geremia che venivano dalla bocca del Signore. [27] Dette battaglia contro di lui nella pianura di Megiddò. I capi calarono contro il re Giosia. [28] Il re allora disse ai suoi servi: "Portatemi fuori dalla battaglia, ché son ferito gravemente". Subito i suoi servi lo allontanarono dal campo di battaglia. [29] Salì sul suo secondo carro e fu riportato a Gerusalemme, dove morì e fu sepolto nella tomba dei suoi avi. [30] In tutta la Giudea si fece lutto per Giosia e il profeta Geremia compose un lamento su di lui. Cantori e cantatrici hanno parlato di lui nelle lamentazioni fino ad oggi; era stato ordinato che ciò diventasse un'usanza per sempre per tutta la stirpe d'Israele. [31] Questo sta scritto nel libro della storia dei re di Giuda. La narrazione particolareggiata delle azioni di Giosia, della sua gloria e della sua conoscenza della Legge del Signore, le cose compiute da lui prima di quelle ora narrate e le cose narrate qui, tutto è raccontato nel libro dei re d'Israele e di Giuda. [32] Allora quelli del popolo, preso Iekhonia, figlio di Giosia, lo fecero re al posto di Giosia suo padre, quando era in età di ventitr‚ anni. [33] Egli regnò su Giuda e su Gerusalemme per tre mesi. Ma il re d'Egitto lo depose dal trono di Gerusalemme [34] e impose al popolo un tributo di cento talenti d'argento e di un talento d'oro; [35] il re d'Egitto pose sul trono della Giudea e di Gerusalemme il fratello di questo: Ioakim. [36] Ioakim fece incarcerare i maggiorenti, e, arrestato anche suo fratello Zario, lo deportò in Egitto. [37] Quando Ioakim salì sul trono della Giudea e di Gerusalemme aveva circa venticinque anni: egli fece ciò che per il Signore è male. [38] Contro di lui mosse Nabucodonosor, re di Babilonia, che lo incatenò con una catena di bronzo e lo deportò in Babilonia. [39] Nabucodonosor prese anche suppellettili sacre appartenenti al Signore e, portatele via, le depose nel suo tempio in Babilonia. [40] Gli avvenimenti che riguardano lui, la sua impurità e la sua empietà sono scritti nel libro degli Annali dei re. [41] Al suo posto salì al trono suo figlio Ioakim. Quando fu fatto re, aveva diciotto anni. [42] Regnò tre mesi e dieci giorni in Gerusalemme, facendo ciò che è male davanti al Signore. [43] Un anno dopo, Nabucodonosor, mandata una spedizione, lo fece portare in Babilonia insieme con le suppellettili sacre del Signore [44] e nominò re della Giudea e di Gerusalemme Sedecia, che aveva allora ventun anni e ne regnò undici. [45] Egli fece ciò che per il Signore è male e non badò alle parole pronunciate dal profeta Geremia, che venivano dalla bocca di Dio. [46] Il re Nabucodonosor gli fece giurare fedeltà sul nome del Signore, ma egli spergiurando si ribellò. Avendo indurito la sua cervice e il suo cuore, trasgredì i comandamenti del Signore, Dio d'Israele. [47] Anche i capi del popolo e dei sacerdoti commisero molte empietà e trasgressioni, più di quante impurità non abbiano commesse tutte le genti insieme. Essi contaminarono il tempio del Signore, che Egli aveva reso sacro in Gerusalemme. [48] Il Dio dei loro padri li richiamò per mezzo del Suo messaggero, perché aveva compassione di loro e della Sua dimora. [49] Ma essi derisero i Suoi messaggeri e nel giorno in cui il Signore parlò si burlarono dei Suoi profeti, finché Egli, sdegnato contro il Suo popolo per le sue empietà, decise di inviare contro di esso i re dei caldei. [50] I caldei uccisero a fil di spada i giovani giudei intorno al loro santo tempio e non risparmiarono n‚ ragazzo n‚ ragazza, n‚ vecchio n‚ giovane, ma (Dio) mise tutti nelle loro mani. [51] Presero e portarono in Babilonia tutte le sacre suppellettili del Signore, sia grandi sia piccole, i tesori del Signore e quelli del re. [52] Bruciarono la casa del Signore e distrussero le mura di Gerusalemme. Bruciarono col fuoco le sue torri. [53] Distrussero completamente tutte le cose gloriose di Gerusalemme. (Nabucodonosor) condusse gli scampati in Babilonia con la forza, [54] dove furono schiavi a lui e ai suoi discendenti, finché non presero il potere i Persiani, compiendo così la parola del Signore pronunciata per bocca di Geremia: [55] "Finché il paese non abbia saldato il conto dei suoi sabati - tutto il tempo della sua desolazione - esso riposerà fino al compimento di settanta anni".