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III Libro di Ezra IntraText CT - Lettura del testo |
IX.
[1] Allora Esdra, alzatosi, dal cortile del tempio andò nella stanza di Ioanan, figlio di Eliasibo, [2] dove passò la notte senza toccare pane n‚ bere acqua, facendo cordoglio per le gravi trasgressioni del popolo. [3] In tutta la Giudea e in Gerusalemme fu fatto un editto destinato a tutti coloro che erano tornati dall'esilio, perché si radunassero in Gerusalemme. [4] A quanti non fossero venuti nel giro di due o tre giorni, secondo la decisione degli anziani più importanti, sarebbe stato confiscato il bestiame ed essi sarebbero stati esclusi dalla comunità di coloro che erano rientrati dall'esilio. [5] Gli appartenenti alla tribù di Giuda e di Beniamino si radunarono a Gerusalemme nel giro di tre giorni. Era il ventesimo giorno del nono mese. [6] Tutto il popolo sedette nello spiazzato del tempio, tremando per la pioggia sopraggiunta. [7] Alzatosi, Esdra disse loro: "Voi avete trasgredito la Legge, sposando donne straniere: così avete aggiunto un altro peccato a Israele: [8] ma ora riconoscete [glorificate] il Signore, Dio dei nostri padri. [9] Fate la Sua volontà e separatevi dalle genti che abitano questa terra e dalle mogli allogene". [10] Allora tutto il popolo proclamò a gran voce: "Noi faremo così come hai detto. [11] Ma siamo in molti ed è la stagione delle piogge; non ce la facciamo a restare all'aperto [e non abbiamo trovato rifugio]. Inoltre il nostro affare non è da sbrigarsi in un giorno o due. Siamo moltissimi ad aver commesso questo peccato. [12] Restino qui i capi del popolo; e quanto a coloro che abitano dispersi per il paese, quelli almeno che hanno mogli allogene, torneranno nel tempo che verrà loro fissato, [13] portando con s‚ gli anziani e i giudici ciascuno della sua zona, finché non sia distolta da noi l'ira del Signore per questo affare". [14] Gionata, figlio di Azaelo, e Iesia, figlio di Thocano, accettarono questa proposta; Mosollamo, Levi e Sabbataio l'appoggiarono. [15] I reduci dall'esilio si comportarono interamente secondo questa deliberazione. [16] Il sacerdote Esdra si scelse degli uomini fra i capifamiglia, tutti indicati per nome. Essi si riunirono per esaminare il problema nella neomenia del decimo mese. [17] Quest'affare riguardante gli uomini che avevano sposato donne allogene fu condotto a termine nella neomenia del primo mese. [18] Si trovò così che dei sacerdoti intervenuti alla riunione, quelli che avevano mogli allogene erano: [19] fra i figli di Giosuè, figlio di Iosedek, e i loro fratelli: Masea, Eleazaro, Ioribo e Iodano. [20] Essi si impegnarono a cacciare le loro mogli e a offrire capri in sacrificio espiatorio per il loro sbaglio. [21] Fra i figli di Emmer, c'erano Anania, Zabdaio, Manes, Samaio, Iiel e Azaria. [22] Fra i figli di Faisur, c'erano Elionais Massia, Ismaelo, Nathanaelo, Okidelo e Saltha. [23] Fra i leviti: Iozabdo, Semei, Kolio (detto anche Kalita), Pathaio, Ouda e Ioana. [24] Fra i cantori del tempio c'erano Eliasibo e Bakkhuro. [25] Fra i portieri c'erano Sallumo e Tolbane. [26] Fra i semplici israeliti c'erano: dei figli di Foro: Ierma, Iezia, Melkhia, Miamino, Eleazaro, Asibia e Bannaia. [27] Dei figli di Elam: Matania, Zaccaria, Iezrielo, Obadio, Ieremoth ed Elia. [28] Dei figli di Zamoth: Eliada, Eliasimo, Othonia, Iarimoth, Sabatho e Zerdaia. [29] Dei figli di Bebai: Ioanne, Anania, Zabdo ed Emathi. [30] Dei figli di Mani: Olamo, Manukho, Iedaio, Iasubo, Asaelo e Ieremoth. [31] Dei figli di Addi: Naatho, Moossia, Lakkuno, Naido, Beskaspasmy, Sesthel, Balnuo e Manassea. [32] Dei figli di Annan: Eliona, Asaia, Melkhia, Sabbaia e Simone Khosamaio. [33] Dei figli di Asom: Maltannaio, Mattathia, Sabannaius, Elifalat, Manasse e Semei. [34] Dei figli di Baani: Geremia, Momdio, Maero, Iuel, Mamdai, Pedia, Anos, Karabasion, Eliasibo, Mamnitanaimo, Eliasi, Bannus, Eliali, Somei, Selemia e Nathania. Dei figli di Ezora: Sessi, Ezril, Azaelo, Samato, Zambri e Iosepo. [35] Dei figli di Nooma: Mazitia, Zabadaia, Edais, Iuel e Banaia. [36] Tutti questi avevano sposato donne allogene; ma le ripudiarono, cacciandole insieme ai figli. [37] I sacerdoti, i leviti e i semplici israeliti si stanziarono in Gerusalemme e nella regione. Alla neomenia del settimo mese - i figli d'Israele erano tutti nei loro stanziamenti [38] tutto il popolo si radunò insieme nella piazza davanti alla porta orientale del tempio. [39] Dissero a Esdra, sommo sacerdote e lettore, di portare la Legge di Mosè, che era stata data dal Signore, Dio d'Israele. [40] E il sommo sacerdote Esdra portò la Legge a tutto il popolo, dall'uomo alla donna, e a tutti i sacerdoti, perché l'ascoltassero nella neomenia del settimo mese. [41] Egli lesse, stando nella piazza davanti alla porta del tempio, dal mattino fino a mezzogiorno davanti agli uomini e alle donne. Tutti prestavano attenzione alla lettura della Legge. [42] Esdra, sacerdote e lettore della Legge, si pose in piedi sulla tribuna di legno che era stata apprestata, [43] e accanto a lui stavano Mattathia, Sammus, Anania, Azaria, Uria, Ezechia, Baalsamo alla sua destra, [44] e alla sua sinistra, Fadaio, Misael, Melkhia, Lothasubo, Nabaria e Zaccaria. [45] Esdra prese il libro della Legge alla presenza della folla - stando seduto dignitosamente davanti a tutti [46] e quando lo aprì, tutti si alzarono. Allora Esdra benedì il Signore, Dio altissimo, Dio sabaoth, onnipotente [47] e tutto il popolo rispose: "Amen". Alzate poi le braccia e inginocchiatisi a terra, adorarono il Signore. [48] I leviti Giosuè, Anniuth, Sarabia, Iadino, Iakubo, Sabbataio, Autaia, Maianna, Kalita, Azaria, Iozabdo, Anania e Falia insegnavano la Legge del Signore, interpretandola mentre la leggevano per il popolo. [49] Attarate disse ad Esdra, sommo sacerdote e lettore, ai leviti che insegnavano al popolo e a tutti: [50] "Questo giorno è sacro al Signore". Tutti stavano piangendo nell'ascoltare la Legge del Signore. [51] "Andate, mangiate vivande grasse e bevete bevande dolci; fatene parte a coloro che non ne hanno. [52] Ch‚ questo giorno è sacro al Signore. Non vi rattristate, perché il Signore vi glorificherà". [53] Anche i leviti invitavano tutto il popolo con queste parole: "Questo giorno è sacro: non vi rattristate". [54] Tutti allora se ne andarono a mangiare, a bere e a far festa. Ne davano a chi non ne aveva e facevano grande festa, [55] perché avevano capito il senso delle parole che erano state loro insegnate. Poi si riunirono...