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III Libro di Ezra IntraText CT - Lettura del testo |
V.
[1] Dopo furono scelti per tornare in patria i capi delle famiglie secondo le tribù di appartenenza. Con loro andavano le mogli, i figli, le figlie, i servi, le serve e il bestiame. [2] Dario li fece scortare da mille cavalieri, perché li accompagnassero a Gerusalemme senza che avessero molestie. + E con musica, timpani e flauti [3] e tutti i loro fratelli facevano festa e aveva permesso loro di rientrare in patria con quelli. + [4] Questi sono i nomi degli uomini che rientrarono in patria, elencati per famiglie e per tribù, e secondo le loro funzioni. [5] Sacerdoti, discendenti di Finees, figlio di Aronne: Giosuè, figlio di Iosedek, figlio di Saraio, e Zorobabele, figlio di Salathiel, figlio di Ioakim, della casa di David, della stirpe di Fares, della tribù di Giuda. [6] E' questo che al tempo di Dario, re dei persiani, durante il suo secondo anno di regno, nel mese di Nisan che è il primo mese, fece quel discorso pieno di saggezza. [7] Sono questi gli abitanti della Giudea, che rientrarono in patria dalla schiavitù dell'esilio; sono quelli che aveva deportato in Babilonia Nabucodonosor, re di Babilonia. [8] Rientrarono in Gerusalemme e in tutto il resto della Giudea, ciascuno nella sua città; sono quelli che arrivarono con Zorobabele e Giosuè, con Neemia, Zaraio, Resaio, Enenio, Mardocheo, Beelsaro, Asfaras, Borolio, Roimo, Baana, i quali diressero il ritorno. [9] Il numero dei semplici giudei e dei loro capi era il seguente: i figli di Foros erano duemilacentosettantadue. [10] I figli di Safat erano quattrocentosettantadue. I figli di Aree erano settecentocinquantasei. [11] I figli di Faatmoab, cioè i discendenti di Giosuè e di Ioab, erano duemilaottocentododici. [12] I figli Olamo erano milleduecentocinquantaquattro. I figli di Zato novecentoquarantacinque. I figli di Khorbe settecentocinque. I figli di Bani erano seicentoquarantotto. [13] I figli di Bebai settecentoventitr‚. I figli di Asgad erano milletrecentoventidue. [14] I figli di Adonikam erano seicentosessantasette. I figli di Bagoi erano duemilasessantasei. I figli di Adino erano quattrocentocinquantaquattro. [15] I figli di Ater, (cioè di) Ezechia, erano novantadue. I figli di Kilan e di Azeta erano sessantasette. I figli di Azuro erano quattrocentotrentadue. [16] I figli di Annia erano centouno. I figli di Arom erano <...>. I figli di Bassai erano trecentoventitr‚. I figli di Arifo erano centododici. [17] I figli di Baitero erano tremilacinque. I figli di Baithlomon erano centoventitr‚. [18] Gli uomini di Neteba erano cinquantacinque. Quelli di Enato erano centocinquantotto. Gli uomini di Baitasmon erano quarantadue. [19] Gli uomini di Kariathiario erano venticinque. Gli uomini di Kapira e di Berot erano settecentoquarantatr‚. [20] I Khadiasi e gli Ammidi erano quattrocentoventidue. Gli uomini di Kimara e di Gabbe erano seicentoventuno. [21] Gli uomini di Makalon erano centoventidue. Quelli di Baitolio erano cinquantadue. I figli di Nifis erano centocinquantasei. [22] I figli dell'altro Kalamo e di Onus erano settecentoventicinque. I figli di Ierekho erano trecentoquarantacinque. [23] I figli di Sanaas erano tremilacentotrenta. [24] Sacerdoti: i figli di Ieddo, figlio di Giosuè, quindi della discendenza di Anasib, erano novecentosettantadue. I figli di Emmero erano millecinquantadue. [25] I figli di Fassuro erano milleduecentoquarantasette. I figli di Kharme erano millediciassette. [26] Leviti: i figli di Giosuè, di Kadmielo, di Banno, di Sudio erano settantaquattro. [27] Cantori del tempio: i figli di Asaf erano centoventotto. [28] Portieri: i figli di Salum, i figli di Atar, i figli di Tolman, i figli di Akub, i figli di Ateta, i figli di Sobai; in tutto erano centotrentanove. [29] Servi del tempio: i figli di Esau, i figli di Asifa, i figli di Tabaoth, i figli di Keras, i figli di Sua, i figli di Fadaio, i figli di Labana, i figli di Angaba, [30] i figli di Akud, i figli di Uta, i figli di Ketab, i figli di Agaba, i figli di Sybai, i figli di Anan, i figli di Kathua, i figli di Gheddur, [31] i figli di Iairo, i figli di Daisan, i figli di Noeba, i figli di Khaseba, i figli di Gazera, i figli di Ozio, i figli di Finoe, i figli di Asara, i figli di Basthai, i figli di Asana, i figli di Maani, i figli di Nafisi, i figli di Akuf, i figli di Akhiba, i figli di Asur, i figli di Farakim, i figli di Basaloth, [32] i figli di Meedda, i figli di Kutha, i figli di Kharea, i figli di Barkhus, i figli di Serar, i figli di Thomoi, i figli di Nasi, i figli di Atifa. [33] Figli dei servi di Salomone: i figli di Assafioth, i figli di Farida, i figli di Ieeli, i figli di Lozon, i figli di Isdael, i figli di Safythi, [34] i figli di Aghia, i figli di Fakareth-sabie, i figli di Sarothie, i figli di Masias, i figli di Gas, i figli di Addus, i figli di Subas, i figli di Aferra, i figli di Barodis, i figli di Safat, i figli di Amon. [35] Fra tutti, i servi del tempio e i figli dei servi di Salomone, erano trecentosettantadue. [36] Quanto a quelli che seguono e rientrarono in patria da Thermeleth e da Thelersas, sotto la guida di Kharaath, di Adan e di Amar, [37] non poterono dimostrare che l'origine delle loro famiglie era ebraica. Sono i figli di Dalan figlio di Tuban, e i figli di Nekodan; assommavano a seicentocinquantadue. [38] Fra i sacerdoti, aspiravano all'esercizio del sacerdozio, ma non poterono dimostrare la loro origine: i figli di Obbia, i figli di Akkos, i figli di Ioddus che aveva sposato Auglia, una delle figlie di Farzellaio, e che fu chiamato col nome di quest'ultimo. [39] A questi, essendo stato ricercato il loro attestato genealogico nel registro e non essendo stato trovato, fu tolto il diritto di esercitare il sacerdozio [40] e [Neemia e] Attaria disse loro di non partecipare alle cerimonie sacre, finché non fosse sorto un sommo sacerdote che avesse la capacità di indicare come stessero realmente le cose. [41] In tutto gli israeliti erano, contando a partire dai dodicenni e senza includere nel numero i servi e le serve, quarantaduemilatrecentosessanta. I loro servi e le loro serve ammontavano a settemilatrecentosette. I suonatori di arpa e i suonatori di cetra erano duecentoquarantacinque. [42] I cammelli erano quattrocentotrentacinque; i cavalli settemilatrentasei, i muli duecentoquarantacinque, le bestie da tiro cinquemilacinquecentoventicinque. [43] Alcuni capifamiglia, quando arrivarono al tempio di Dio che è in Gerusalemme, si impegnarono a ricostruirlo nello stesso posto, contribuendo ciascuno secondo le proprie sostanze, [44] e a dare al fondo per i lavori del tempio mille mine d'oro e cinquemila mine d'argento. Fornivano anche cento vesti per i sacerdoti. [45] I sacerdoti, i leviti e i semplici giudei si stanziarono in Gerusalemme e nella regione. I suonatori del tempio, i portieri e tutti gli altri israeliti si stabilirono ciascuno nel suo villaggio. [46] Giunto il settimo mese ed essendo i figli di Israele ciascuno nel suo stanziamento, si radunarono tutti insieme nello spiazzato antistante la prima porta, quella rivolta a oriente. [47] Giosuè, figlio di Iosedek, assieme ai suoi fratelli sacerdoti, e Zorobabele, figlio di Salathiel, assieme ai suoi fratelli, approntarono l'altare del Dio d'Israele, [48] sul quale offrire olocausti secondo le prescrizioni contenute nel libro di Mosè, uomo di Dio. [49] E a loro si unirono alcuni appartenenti ad altri popoli della regione. Essi innalzarono l'altare nello stesso luogo, per quanto fossero odiati da tutti i popoli che abitavano la regione e fossero da essi oppressi. Offrirono al Signore vari sacrifici e gli olocausti, quelli del mattino e quelli della sera. [50] Celebrarono inoltre la festa delle Capanne, come è prescritto nella Legge, e i sacrifici giornalieri, come era dovuto, [51] e oltre a questo pensarono alle offerte perpetue e a tutti gli altri sacrifici: per i sabati, le neomenie e tutte le sacre feste. [52] E quanti avevano fatto un voto a Dio, cominciarono a offrirgli sacrifici a partire dalla neomenia del settimo mese, per quanto il tempio non fosse stato ancora costruito. [53] Essi dettero danaro per i lapicidi e per i muratori e cibo, bevande e + carri + per i Sidonii e per i Tirii, perché portassero dal Libano legni di cedro mediante zattere fino al porto di Ioppe, secondo l'ordine scritto per loro da Ciro, re dei persiani. [54] Nell'anno secondo, nel secondo mese, giunto al tempio di Dio in Gerusalemme Zorobabele, figlio di Salathiel, lui e Giosuè, figlio di Iosedek, e i suoi fratelli e i sacerdoti leviti e tutti coloro che erano rientrati in Gerusalemme dall'esilio [55] gettarono le fondamenta del tempio di Dio nella neomenia del secondo mese del secondo anno del ritorno in Giudea e a Gerusalemme. [56] Essi posero i leviti, da diciotto anni in su, a capo dei lavori per il Signore. Sorvegliavano tutti insieme i lavori del tempio Giosuè coi suoi figli, e con i fratelli fra i quali c'era Kadmiel, mentre fra i figli c'era Emadabun: c'erano anche i discendenti di Ioda, figlio di Iliadun, coi loro figli e fratelli: erano tutti leviti. [57] I costruttori costruirono il tempio del Signore. I sacerdoti stavano in piedi nelle loro vesti liturgiche con musiche e trombe e insieme a loro i leviti, figli di Asaf, che inneggiavano con cembali al Signore e lo benedicevano con le parole di David, re di Israele. [58] Essi cantavano ad alta voce benedicendo il Signore, dicendo che la Sua bontà e la Sua gloria sono per tutto Israele per sempre. [59] Tutto il popolo suonava le trombe e gridava a gran voce inneggiando al Signore per la ricostruzione della Sua casa. [60] A vedere la ricostruzione del tempio, vennero alcuni fra i più vecchi dei sacerdoti <e> dei leviti e dei capi delle famiglie, i quali avevano visto il tempio precedente: gridavano e piangevano fortemente, [61] come facevano anche molti altri che gridavano in mezzo al suono delle trombe e nell'esultanza, così forte [62] che il popolo per il pianto non riusciva a sentire le trombe. E la folla suonava così forte che si sentiva da lontano. [63] I nemici della tribù di Giuda e di Beniamino, avendo sentito, vennero per sapere che cosa significasse il suono delle trombe. [64] Vennero così a sapere che i reduci dall'esilio stavano ricostruendo il tempio del Signore, Dio d'Israele. [65] Avvicinatisi pertanto a Zorobabele, a Giosuè e ai capi delle famiglie, dissero loro: "Noi vogliamo partecipare alla ricostruzione del tempio; [66] perché anche noi obbediamo al vostro Signore e gli facciamo sacrifici dal tempo di Asbasareth, re degli Assiri, il quale ci deportò in questo luogo". [67] Risposero loro Zorobabele, Giosuè e i capi delle famiglie d'Israele: "Non è affare vostro e nostro insieme ricostruire il tempio per il Signore nostro Dio: [68] noi soli infatti lo ricostruiremo per il Signore di Israele, secondo quanto ci ha ordinato Ciro, re dei persiani". [69] Allora i popoli della regione, opprimendo i giudei, cercarono di impedire la ricostruzione con le loro manovre. [70] Tramavano, sobillavano il popolo, provocavano rivolte e così impedirono che si completasse la ricostruzione per tutto il tempo della vita del re Ciro. [71] Così gli israeliti furono costretti a sospendere i lavori per due anni, fino al regno di Dario.